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Tempio Pausania da scoprire

La città è una piccola gemma incastonata nel tempo, in perfetto equilibrio tra l’epoca moderna e il suo passato millenario. Otto tappe per scoprirla

In questa cittadina e nei suoi dintorni è possibile vivere a pieno la vita e i costumi tipici della Sardegna imparando inoltre a conoscere il paesaggio circostante dominato da macchia mediterranea, massicci montuosi e corsi d’acqua incontaminati.Così, se nel centro abitato potremo godere dei meravigliosi edifici in granito e dei numerosi luoghi storici e naturali, tra cui la bellissima via Fonte Nuova, ad un massimo di 20 minuti di distanza avremo a portata “di macchina” tombe antiche, percorsi naturali, piccoli borghi e boschi di olivastri millenari. Ecco una lista in 8 tappe dei luoghi più suggestivi a Tempio Pausania e dintorni.

Centro storico e piazza Faber

Passeggiare per centro storico di Tempio Pausania trasmette una certa tranquillità. Specialmente in questa zona della città, le case e i palazzi sembrano volersi mettere silenziosamente in mostra con il loro granito grigio e le semplici ma suggestive strutture settecentesche che rimandano ai centri urbani del sud della Corsica.

In quest’area i luoghi storici non mancano, è possibile incontrare infatti chiese ed edifici amministrativi la cui data di costruzione va dal 1200 al 1700. Tra gli edifici legati al comune, quelli di maggiore rilevanza sono il grande Palazzo del Municipio risalente al 1832 che domina piazza Gallura, una delle più importanti piazze della città. Poco distante poi il palazzo Pes, sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra che ospita al suo interno una splendida collezione di oggetti liturgici da tutto il territorio vicino.

Tra gli edifici religiosi di grande interesse storico e artistico vi sono invece l’Oratorio di Santa Croce risalente al 1200 circa e la Cattedrale di San Pietro Apostolo, anch’essa risalente al 1200 e caratterizzata da due portali di cui uno, quello principale posizionato sul lato destro, costituisce una magnifica opera neoclassica arricchita da finestre e cornici.

Ma uno dei luoghi più caratteristici e suggestivi di Tempio Pausania è senza dubbio Piazza Faber, intitolata a Fabrizio de Andrè nel 2016 e progettata da Renzo Piano in onore dell’intima amicizia che lo legava al cantautore, il quale visse per oltre vent’anni nella piccola città.
In questa piazza la prima cosa che salta all’occhio è la presenza di numerosi teli colorati appesi sopra le teste di chi vi passeggia, è proprio questo l’omaggio del grande architetto, che idea delle vere e proprie vele che possano giocare con la luce del sole e animare l’area.

Suggestivo anche il meccanismo che “anima” i triangoli colorati: la sera infatti questi vengono arrotolati per diventare dei lunghi pastelli Faber Castell, come ulteriore tributo al cantautore che amava utilizzarli per disegnare. Durante gli eventi e le festività inoltre, questi vengono illuminati o usati come teli da proiezione.

Sempre in questo luogo si trova lo Spazio Faber, un palazzo risalente al 1600 sede dell’ufficio turistico e che ospita, tra il suo porticato e l’interno, una mostra permanente dedicata all’artista e diversi eventi stagionali.

Corso Matteotti

Il Corso Matteotti è la via dello shopping di Tempio Pausania, una delle zone più frequentate e vive della città dove i cittadini e i turisti amano trascorrere la serata. È ancora oggi usanza degli anziani chiamare questa via “la currieddha” per la vecchia collocazione della pretura in uno dei palazzi che si affacciano su Piazza Don Minzoni.

Intorno al corso ci sono diversi punti di interesse che vale la pena visitare, tra questi in via Vittorio Veneto la Pizzeria Bosco, famosa a livello nazionale e internazionale e premiata con le “Tre Rotelle” dalla Guida alle pizzerie d’Italia del Gambero Rosso.

Molto caratteristica anche la piccola Piazza d’Italia, anticamente chiamata “piazza di l’ara” perché della misura di un’ara esatta. Qui è possibile fare una pausa in tutto relax sorseggiando un caffè in uno dei bar che vi si affacciano.

Sempre ad un passo da corso Matteotti infine si trova piazza del Carmine, interessante per il museo gratuito del tenore Bernardo De Muro che ospita una raccolta degli abiti e degli strumenti del mestiere.

Viale Fonte Nuova

Una delle zone più suggestive di tutta Tempio Pausania è senza dubbio viale Fonte Nuova. Si tratta di una lunga via alberata popolata di lecci e lastricata in pietra nella parte pedonale, che culmina nell’accessibile bosco di San Lorenzo il cui nome deriva dalla chiesa che si trova al suo interno.

Passeggiando per il viale è obbligatoria una tappa allo splendido monumento ai caduti, eretto nel 1920 e dedicato ai soldati caduti nelle due guerre mondiali. Si tratta di un piccolo tempio in stile neoclassico, completo di tre targhe che recano i nomi dei soldati perduti nei conflitti.

Nella zona del boschetto è invece possibile visitare la Fonte Nuova o Funtana Noa, dalla quale sgorga acqua pura e dalle proprietà diuretiche, a disposizione di chiunque voglia provarla.

 

Come arrivare
Da Piazza Gallura è necessario percorrere via Roma fino a piazza d’Italia per poi immettersi in via Antonio Gramsci. Una volta girato a destra dopo pochi metri, l’inizio di via Fonte Nuova si troverà immediatamente sulla sinistra.

Aggius e il museo del Banditismo

A 10 minuti di macchina e 15 di treno da Tempio Pausania si trova il piccolo centro di Aggius, famoso per la sua tradizione tessile, per il Museo del Banditismo e del panorama osservabile dai punti più alti della zona, da cui è possibile contemplare durante le giornate estive, l’arcipelago della Maddalena, la Costa Smeralda e l’Asinara.

Adagiato sulle rocce granitiche dei Monti di Aggius e immerso nella flora mediterranea verde di lecci, il piccolo borgo è oggi una splendida cittadina ospitale in cui dominano le case di granito e che affonda le proprie origini nella preistoria.

Così, nel corso dei millenni a dei piccoli insediamenti succederà una villa romana dal territorio sconfinato, un possedimento prima dei pisani e poi degli aragonesi fino al 1700, quando passa ai Savoia. Dal 1500 fino alla metà dell’800, Aggius è teatro degli scontri delle famiglie di banditi locali, tuttavia oggi di questi conflitti resta solo il Museo del Banditismo. Proprio il museo nasce nel palazzo dove prima c’era la Pretura, come a ripetere e consolidare la volontà di chi lo ha creato di raccontare una storia che merita una riflessione su come, dopo tanti delitti e scorribande, adesso il territorio meriti un duraturo periodo di pace dedito a scongiurare il banditismo in modo permanente.

Il museo si articola in 4 stanze che raccolgono testimonianze, documenti, armi e attrezzi dei banditi, mostrando da un lato la loro grande abilità e capacità di tenere sotto controllo anche ampie zone della Sardegna ma dall’altra esibendone la ferocia e il sangue freddo. Per chi vuole conoscere la storia dell’isola è una tappa d’obbligo per il suo immenso valore storico.

Come arrivare
Partendo da Tempio Pausania e da Piazza Gallura, svoltare a sinistra nell’ultimo tratto di via Roma che diventa subito via Ferracciu. Svoltare a destra e seguire via Tuveri, quindi arrivare fino a Viale Valentino e girare a destra procedendo dritti fino alla rotonda.
Inserirsi nella 4° uscita della rotonda e immettersi sulla SS127 seguendo le indicazioni per Aggius.

 

Orari e info utili
Il Museo del Banditismo di Aggius è aperto solo dal 1 aprile al 15 ottobre, dal martedì alla domenica, con orario 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00.
Ticket intero: 4€ – Ridotto: 3€
In inverno la struttura apre solo su prenotazione.

Nuraghe Majori

Nuraghe Majori non potrebbe trovarsi in una zona più emblematica del paesaggio gallurese. Edificato su una collina di granito a 498 metri sul livello del mare, è immerso nella vegetazione tipica della Sardegna e soprattutto della Gallura. Passeggiando in mezzo al sito infatti si possono subito notare alcune querce da sughero, lecci e ontani, mentre sul sentiero i colorati cespugli di corbezzolo e il pungitopo dominano la strada.

Il nuraghe si presenta come una struttura unica in granito, il cui tetto è rimasto integro nel tempo e oggi è visitabile sia all’interno che sopra, nel bastione accessibile da una scala laterale.
La vista dalla sommità permette all’osservatore di abbracciare con un solo sguardo la valle circostante per chilometri, ammirando sia i centri abitati vicini che le montagne.

 

Come arrivare
Il nuraghe dista solo 2,5 Km e 6 minuti di macchina da Tempio Pausania. Per arrivare al sito partendo da Piazza Gallura è sufficiente svoltare a sinistra per via Roma e poi via Ferracciu. Prendere la prima strada a destra e seguire via Tuveri, quindi arrivare fino a Viale Valentino e girare a destra procedendo dritti fino alla rotonda.
Alla rotonda, immettersi nella 3° uscita sulla SS133 di Palau e seguire le indicazioni fino al nuraghe.

 

Orari e info utili
Dal 1 aprile al 13 ottobre, Nuraghe Majori è aperto al pubblico e visitabile dalle 9:00 alle 19:00, inclusa la domenica, mentre dal 1 novembre al 31 marzo è aperto solo su prenotazione.
Ticket senza guida: 3,00€ a persona – Ticket con guida 3,50€ a persona.
Gruppi di oltre 20 persone con visita guidata: 2,50€ a ticket

Ulivastri Luras

Vicino a Luras, un piccolo paese di 2500 abitanti a 25 minuti da Tempio Pausania, c’è un bosco i cui abitanti sono famosi in tutto il mondo per la loro longevità.
Stavolta però non si tratta di persone ma di alberi, olivastri che secondo le stime di chi li ha studiati hanno centinaia, se non migliaia di anni. A toccare il record fra loro è S’Ozzastru, noto in tutto il mondo come Il Grande Patriarca e come l’albero più vecchio d’Europa, secondo gli studi dell’Università di Sassari ha circa 4000 anni sulle spalle e un diametro di 12 metri.

Passeggiare tra questi alberi è come venire catapultati indietro nel tempo e oggi il sito è frequentato da turisti da tutto il mondo venuti per omaggiare S’Ozzastru e i suoi fratelli.
Non è necessario pagare un ticket per entrare.

 

Come arrivare
Partendo dalla stazione di servizio posta all’ingresso est di Tempio Pausania, segui la SS127 verso Riu Manzone e prendi la 2° uscita per rimanere sulla SS127.
Segui la SS127 per circa 5 Km fino a raggiungere le indicazioni per Luras e immettiti nella SP136, entrando nella rotonda successiva e prendendo la 3° uscita.
Prosegui sulla SP136 fino al bivio con la SP137 e immettiti in quest’ultima girando a sinistra, dopo circa 9 Km giungerai ad un bivio con la segnalazione della strada diretta agli olivastri millenari, immettiti nella strada sterrata per arrivare a destinazione.

Monte Limbara

Nelle terre del massiccio di Limbara la natura regna sovrana e l’uomo, il benvenuto in questo luogo, convive con la natura circostante nel pieno rispetto dell’ecosistema.

Questo granitico massiccio montuoso si colloca sul confine meridionale delle regioni storiche di Gallura e Logudoro ed è il terzo massiccio più alto dell’isola con i suoi 1362 metri nella punta più alta, punta Balistreri.
La maggior parte del territorio è gestita dall’ente Forestas, l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna, che nel corso del tempo ha provveduto a fissare delle regole per tutti i visitatori che mettessero al primo posto la preservazione della montagna.
Durante l’esplorazione dei 7 percorsi disponibili, tutti a difficoltà di scalata differenti e alcuni dei quali percorribili in macchina e mountain bike, è infatti proibito utilizzare attrezzature che possano in alcun modo modificare in modo permanente la parete rocciosa.

Le passeggiate tra i sentieri del massiccio montuoso regalano viste e scorci più unici che rari sia in estate, quando il paesaggio è verde e rigoglioso che in inverno, momento in cui la montagna si ammanta di neve. La flora comprende corbezzoli, agrifogli, pini, querce da sughero e molte altre tipologie di di alberi e cespugli mentre sugli itinerari è possibile avvistare volpi, mufloni, cinghiali, conigli, gatti selvatici e molte altre specie endemiche.
L’ingresso al sito è libero.

 

Come arrivare
Partendo dalla stazione di servizio posta all’ingresso est di Tempio Pausania, segui la SS127 verso Riu Manzone e prendi la 2° uscita per rimanere sulla SS127.
Rimani sulla stessa strada, quindi prendi l’uscita a destra per Oschiri, quindi prosegui dritto fino ad immetterti nella SS392.
Prosegui dritto fino al bivio con la SP51, immettiti su questa strada per iniziare a percorrere i tornanti che ti porteranno sulla montagna.

Tomba dei Giganti di Pascaredda

La Tomba dei Giganti di Pascaredda sorge in un luogo famoso per la costante presenza dell’uomo nel corso dei millenni, questo grazie soprattutto alla ricchezza del paesaggio, costituito da foreste, fiumi e un terreno ricco di nutrienti.

Non è raro trovare una tomba dei giganti in Sardegna, questo tipo di monumento megalitico è infatti presente in molte aree rurali, nonostante tutto però poter visitare questi luoghi intrisi di magia è sempre suggestivo.

Immersa nel silenzio della natura, la tomba risalente al 1500 a.C. è costituita da un complesso di grandi lastre poste in posizione verticale che abbracciano il visitatore con la loro forma semicircolare. Al centro dell’esedra ecco il monolito granitico alto due metri e lavorato a mano, l’ingresso alla vera e propria tomba funeraria.

Il sito merita senz’altro una visita, sia per la bellezza della camera funeraria, situata sotto terra alla fine del corridoio, sia per l’energia e le leggende di cui siti come questi sono intrisi e la cui storia ancora è avvolta nel mistero dopo migliaia di anni.
Il sito è ad ingresso libero.

 

Come arrivare
La Tomba dei Giganti di Pascaredda dista 5 Km e mezzo da Tempio Pausania.
Partendo dalla cittadina dalla stazione di servizio posta all’ingresso est, segui la SS127 verso Riu Manzone e prendi la 2° uscita per rimanere sulla SS127.
Segui la SS127 fino a raggiungere le indicazioni per la Tomba dei Giganti Pascaredda, quindi svolta a destra e segui le indicazioni fino al sito archeologico.

Benedetta Piras

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