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La giornalista Monica Setta: “Amo i sardi, gente leale, coerente e generosa”

La conduttrice ha raccontato dei suoi esordi e di quando Montanelli la scelse come capo redattore

Monica Setta

Volto noto della tv di Stato tra le più amate dal pubblico, Monica Setta è reduce da una stagione di impegni televisivi ricca di successi e grandi soddisfazioni.

Oltre alla conduzione di Uno Mattina in Famiglia su Rai 1 con Tiberio Timperi, trasmissione dagli ascolti record grazie allautorevolezza della bravissima giornalista pugliese trapiantata a Roma, Rai 2 le ha affidato un format nuovo intitolato Generazione Z, ideato dalla stessa conduttrice, in onda nel pomeriggio e dedicato ai giovani. La sua carriera è un unicum di collaborazioni prestigiose che la vedono già protagonista, appena laureata, della carta stampata più seguita. A 23 anni è subito professionista ed inizia ad imporsi anche in tv per il suo stile deciso e leloquio forbito ma al tempo stesso comprensibile a tutti, anche ai non addetti ai lavori.

Capace di raggiungere share altissimi con costi minimi, non per niente è una grande esperta di economia, Monica Setta, oltre alle conduzioni nei principali canali nazionali di Rai, Mediaset e La7, è impegnata sulle frequenze di Isoradio con Il Sorpasso”, programma di approfondimento dei fatti del giorno in onda per unora alle 20 dal lunedì al venerdì.

Preferisce la carta stampata o il piccolo schermo?

«Tra carta stampata, tv, radio e web non mi sono fatta mancare nulla.

È il metodo quello che conta, non il mezzo, ed io cerco la notizia dovunque. Mi piace raccontare storie inedite che lascino qualcosa a chi le segue che sia tv, radio o sul mio giornale».

Il giornalismo era il suo sogno o è un amore sbocciato dopo la maggiore età?

«È sempre stato il mio sogno fin da bambina. Ho iniziato a scrivere a 14 anni sul Quotidiano di Brindisi e non ho più smesso.

Praticamente ho fatto una gavetta ultradecennale ma a 30 anni Indro Montanelli mi scelse come capo della redazione economia del suo nuovo quotidiano, La Voce.

La passione per il giornalismo è la mia vita e posso dire che oggi è più forte di sempre».

E della Sardegna cosa apprezza in particolare?

«Adoro tutta la Sardegna perché un fratello di mio padre venne da Bussi a Porto Torres e dunque ho zia e cugini che mi hanno fatto conoscere Stintino fin da quando ero piccola. Ma il mio grande amore è la Costa Smeralda.

Sono venuta al Cala di Volpe la prima volta nel 1995 e più avanti quando mia figlia Gaia ha trascorso lì lunghi periodi in agosto: quell’albergo, per me, è il più bello del mondo.

E poi amo i sardi. Gente leale, coerente, generosa.

Alcuni dei miei migliori amici appartengono a questa magnifica terra!»

Gigi Maestri

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