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La Gallura volano dell’economia dell’Isola

Un recente studio del Cipnes ha messo a confronto la crescita di due territori: il sassarese e la Gallura. Con il nord est che da dieci anni a questa parte continua a registrare dati positivi

È considerata il motore economico di tutto il nord dell’Isola, ma non solo. Perché la Gallura da decenni è il fulcro di importanti investimenti, di scelte lungimiranti che agevolano lo sviluppo e la crescita. Senza dimenticare l’influsso, particolarmente rilevante e impattante, delle destinazioni turistiche costiere come Porto Cervo. In un recente studio condotto dagli uffici del Cipnes Gallura, sono state messe sotto la lente di ingrandimento il tasso di crescita delle imprese della Gallura e di Sassari prendendo come riferimento un arco temporale di dieci anni: dal 2012 al 2022. La fotografia restituita dai dati pubblicati nel 2023 rappresenta un incremento delle aziende a Olbia. Gli esperti del Cipnes ne spiegano le motivazioni: «Olbia e la Gallura sono larea in cui gli imprenditori investono di più, quella cui credono di più sia per le ottime occasioni di sviluppo economico che crea, sia per le grandi condizioni ambientali che offre. E così – ininterrottamente – da dieci anni, come dimostrano le pubblicazioni della Camera di Commercio di Sassari. Né la crisi del 2012, quando il Pil italiano crollò a causa dei debiti sovrani, né la pandemia del 2020, quando per molti mesi le attività economiche sono state paralizzate o rallentate, Olbia e la Gallura hanno smesso di crescere». E per quanto riguarda il numero di imprese in Gallura, Olbia è la capofila della classifica con 7.670 imprese attive, seguita da Arzachena 2011, Tempio Pausania 1313, La Maddalena 918, San Teodoro (879), Budoni (729), Santa Teresa Gallura (692), Palau (625).

Davide Mosca

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