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Ottobre, un altro mese da record in Sardegna per i flussi turistici

A certificarlo i dati dei porti e aeroporti che nella somma complessiva dei turisti arrivati in Sardegna nel 2022 portano a 7 milioni gli arrivi sull’Isola

Ottobre sardegna

I numeri sono certamente impressionanti. Soprattutto considerate le crisi internazionali, da quella sanitaria a quella geopolitica. Eppure, i flussi turistici in Sardegna non sono solo aumentati ma stanno cominciando a riempire quei mesi che tradizionalmente vengono considerati di “spalla” e che da sempre sono difficili da proporre e da “vendere”. La fotografia di un anno straordinario per l’Isola è stata rappresentata dai dati forniti dall’Autorità di Sistema portuale del mare di Sardegna e dai tre aeroporti della Regione. In particolare stupisce il mese di ottobre e complice il tempo clemente e ancora soleggiato c’è da aspettarsi qualche sorpresa anche per novembre. Secondo i dati forniti dallAutorità di sistema portuale del mare di Sardegna, nel mese di ottobre nei porti sardi si sono registrati 115.587 arrivi (Olbia 67.783; Porto Torres 31.154; Golfo Aranci 10.059; Cagliari 6.591), in crescita rispetto al 2021 (+5,4%), ma anche al 2019 (+26,12%). Dal 1 giugno al 31 ottobre sono arrivati complessivamente oltre 2 milioni di passeggeri.

A ottobre, nei tre aeroporti isolani sono arrivati 372.326 passeggeri (Cagliari 200.486; Olbia 102.298; Alghero 69.542), tra voli di linea e non, con un incremento del 40% rispetto al 2021 e del 10% nei confronti del 2019. Da giugno sono quasi 3 milioni gli arrivi, mentre dallinizio dellanno circa 4,2 milioni.

«Le aspettative non sono state tradite neanche nel mese di ottobre ha spiegato il presidente della Regione Christian Solinas, commentando i dati degli arrivi negli scali portuali e aeroportuali – e la Sardegna ha continuato a registrare numeri record, consolidando una stagione veramente positiva per il comparto, a riprova che lobiettivo di un concreto allungamento della stagione turistica è raggiungibile. Dallinizio dellanno, tra aeroporti e porti, siamo vicini ai 7 milioni di arrivi, superando i numeri del 2019. La Regione è fortemente impegnata per consolidare la proposta turistica, che vada oltre i mesi estivi, e per risolvere la vicenda della continuità territoriale, così da garantire il diritto alla mobilità dei sardi e un andamento regolare del flusso turistico verso lIsola».  Soddisfazione è stata, poi espressa, anche dell’assessore regionale delegato al turismo, Gianni Chessa: «Abbiamo le carte in regola per puntare ad una definitiva destagionalizzazione e andare oltre il consolidato turismo balneare, per una concreta affermazione della Sardegna nel mercato nazionale e internazionale. È ripresa anche la stagione fieristica e, dopo la presenza dello stand della Sardegna al Ttg Travel Experience di Rimini e un evento promozionale a Monaco di Baviera, in questi giorni siamo presenti al Wtm di Londra, mentre nel fine settimana, a Milano, presenteremo “Sardegna, terra di Cammini tutto lanno. Racconteremo lIsola che vuole affermarsi come meta privilegiata per gli appassionati del turismo lento». L’evento di Milano è in programma l’11 e il 12 novembre: «Due giorni di incontri e di confronto con esperti, giornalisti, autori e camminatori per parlare di Cammini ha spiegato Chessa – come strumento di valorizzazione turistica della bellezza, dell’identità e dellaccoglienza delle aree interne e come possibile argine allo spopolamento».

Davide Mosca

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