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Sardegna, le tappe da non perdere

Alghero, Cagliari e dintorni. Alla scoperta di alcuni luoghi caratteristici della Sardegna

L’autunno. Stagione perfetta per avere un momento intimo, tranquillo, lontano dalla frenesia del quotidiano. Pensateci bene. L’estate è certamente il periodo più attivo in Sardegna, con tutti i turisti che da tutto il mondo vengono a visitare le spiagge più ambite della regione. Ma non appena scatta il 23 settembre, le strade delle città balneari e dei capoluoghi cambiano connotati.

Questo non significa che perdano il loro fascino. Tutto il contrario. Rappresentano una grossa occasione per i turisti, lontani dal calore e dal tumulto estivo. È proprio in quell’istante che si accorgono del capitale artistico, architettonico e naturale della Sardegna. Alghero e Cagliari sono solo alcune delle tappe consigliate per questo piccolo tour regionale. Per farlo, però, conviene munirsi di un’auto, una cartina e un piccolo taccuino dove segnarsi tutti i posti da visitare.

Alghero – la città di corallo

Si comincia dal paese più vicino a livello geografico, Alghero, situato nella Riviera del Corallo, chiamata così per la presenza massiccia di questa pianta scarlatta diffusa in quella zona del Mediterraneo. Il paese ha un’origine secolare, datata attorno al 1100, con la fondazione avvenuta di fatto grazie alla famiglia dei Doria.

Prima della sua creazione, però, la zona di Alghero era popolata già nell’età del bronzo, come risulta dai resti del complesso nuragico di Palmavera. Come riportato dal sito ufficiale, oggi è visibile solo un quarto della struttura costruita nel neolitico. I resti riportano la presenza di due torri circondate da delle mura in pietre, e dalla cosiddetta capanna delle riunioni, che possedeva all’epoca un ruolo fondamentale nelle decisioni politiche e per i riti religiosi.Il complesso è posizionato all’interno del parco di Porto Conte, uno spazio tutto da scoprire per la fauna e le sue conformazioni, che variano fino a formare un promontorio collocato all’estremità dell’area, Capo Caccia.

Alghero è tuttavia conosciuta per essersi sviluppata sotto l’influenza aragonese e catalana, come si evince dallo stemma comunale e, non per ultime, dai bastioni e dalle torri (Porta Terra, san Giovanni, Sulis), ancora oggi rimaste intatte sin dalla sua realizzazione.

Cagliari – un capoluogo d’arte

È un percorso lungo, certo; ma ne vale assolutamente la pena. Sia che si tratti di un viaggio in aereo partendo da una città della penisola sia di un’attraversata in macchina all’interno dell’isola, Cagliari ripagherà lo sforzo con dei panorami mozzafiato e ricchi di storia.

Ogni monumento, dalla chiesa di quartiere alle mura dei castelli, racconta un pezzo delle sue origini. Si parte dall’età romanica, rappresentata dalla Basilica di San Saturnino e dall’Anfiteatro, e si continua con il periodo medievale con la Cattedrale di Santa Maria e Santuario di Nostra Signora di Bonaria, costruiti rispettivamente nel XIII e XVIII secolo. Difficile pensare a Cagliari senza i Bastioni di Saint Remy, la Torre dell’Elefante e Torre di San Pancrazio, situati in uno dei quartieri più conosciuti di Cagliari, Castello; o a il castello di San Michele, posizionato su uno dei sette colli su cui la città è cresciuta.

Per chi è amante della natura e vuole invece scoprire una zona ricca di vegetazione, il Parco naturale regionale Molentargius è la risposta che fa al caso vostro: 1600 ettari di verde si alternano con un’area azzurra formata da bacini d’acqua dolce e salata. Qui è possibile osservare da vicino dei graziosi fenicotteri rosa, grazie ai quali il parco è diventato centrale per quanto riguarda la riproduzione della specie nel Mediterraneo.

Le grotte – il tesoro nascosto della Sardegna

Se avete ancora del tempo a disposizione, la visita di alcune grotte della Sardegna è un’esperienza irripetibile per gli occhi, immersi in un luogo che necessita di un particolare adattamento. Ci si prepara a dovere, scendendo per esempio i 654 gradini della Escala del Cabirol di Alghero che portano all’entrata della grotta di Nettuno, raggiungibile anche dal mare. La luce piano piano si assopisce, ma lo sguardo riesce comunque a focalizzarsi sulla magnificenza di quelle stalattiti e stalagmiti che si sono depositate in centinaia di anni.

La grotta di Santa Barbara (a Iglesias, 59 km da Cagliari) si può persino percorrere con un trenino nei primi 300 metri dall’ingresso, mentre a pochi chilometri di distanza si può visitare la Grotta di Su Mannau, lunga ben 8 km. Di questi sono percorribili solo 500 metri, sufficienti a restituire lo splendore di questa zona sotterranea formata da piccoli laghi di rara bellezza che si sono sviluppati, insieme alle sue colonne calcaree, nel corso di 15 milioni di anni. Più a sud si trova infine Is Zuddas, una caverna davvero suggestiva per la sua sala dell’organo e le sue formazioni di cristallo che ricordano dei piccoli ciuffi di corallo, chiamati fiori di grotta proprio per la loro origine.

Info

-FRECCE delle Grotte di Antonio Piccinnu, Porto di Alghero banchina Garibaldi
cellulare +39.368-3536824 / +39.333-6196855 tel. – fax +39.079/975213
e-mail: info@grottedinettuno.it

-Grotta di Santa Barbara, Via Monte Barlau – SS 126
tel 0781491300

Grotta di Su Mannau, Loc. Su Mannau, SS126
cell. +39 347-54-13-624
Telefono Fisso: 0781 580411
e-mail: sumannau@tiscali.it

Grotta Is Zuddas, Santadi Carbonia – Iglesias 09010 Sardegna – Italia
Email: iszuddas@tiscali.it
Telefono: +39 0781 955741
Cellulare: +39 340 061 62 33

Riccardo Lo Re

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