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Premio Pegasus al giornalista sardo Gianni Garrucciu

Il successo arriva dopo la pubblicazione di un libro nato da una conversazione con Papa Francesco sulla fame nel mondo

Gianni Garrucciu

L’incontro con Papa Francesco del giornalista sardo Gianni Garrucciu continua a mietere successi in Italia e all’estero. È Il libro Fame, una conversazione con Papa Francesco, scritto dall’ex caporedattore del Tgr della Rai per la San Paolo Edizioni, che ha ottenuto altri due importanti riconoscimenti. Il primo a Cattolica, nel corso dell’International Literary Award, dove, presso il Teatro della Regina, Garrucciu ha ricevuto il Trofeo Pegasus 2021.

L’ambito trofeo vuole essere un riconoscimento non solo al libro ma anche all’impegno sociale abbracciato nella sua attività letteraria e giornalistica dallo scrittore sassarese, tra l’altro legato alla Costa Smeralda per alcune sue apprezzate partecipazioni alla rassegna letteraria Porto Cervo Libri. «Pegasus – ha detto il patron della manifestazione, l’editore Roberto Sarra – rappresenta il sogno, la ricerca, l’immaginazione che Gianni Garrucciu ha sempre inseguito fin dalla sua prima pubblicazione. È un simbolo di libertà e anche di aiuto, nel risolvere le imprese più difficili. Del resto Garrucciu è l’autore che ha fatto parlare tre papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco».

Ma nei giorni scorsi al giornalista sassarese è andato anche lo Switzerland Literary Prize, il primo premio della letteratura svizzera, nato per accomunare le popolazioni di tutto il mondo, per condividere emozioni e valorizzare le culture linguistiche. Un nuovo punto d’incontro dove mettersi in gioco in un Paese, come la Svizzera, dalla forte connotazione, paesaggistica, storica e culturale. «Fame, una conversazione con Papa Francesco – si legge nella motivazione del premio -, è un libro importante, soprattutto perché la pandemia ci ha messo di fronte alle ingiustizie che minano la nostra unità. Tra queste ci sono la povertà e i danni inflitti al Pianeta, attraverso l’uso irresponsabile e l’abuso dei beni che la stessa Terra mette a disposizione dell’umanità. Il libro di Garrucciu attraverso le testimonianze dei grandi del pianeta, denuncia questi abusi e ci induce a fare profonde riflessioni».

Partendo da una lunga conversazione privata con Papa Francesco, Garrucciu stimola il lettore penetrando acutamente, insieme al Pontefice, nei più sottili anfratti della riflessione sulla malnutrizione, sull’insicurezza alimentare e sui suoi paradossi. A sostegno delle parole di Francesco, ecco poi seguire il racconto del direttore esecutivo del Wfp David Beasley, di due economisti della Fao, di un medico della Oms, che ogni anno studiano ed elaborano dati e pubblicazioni sul tema della fame. Garrucciu porta i lettori dentro il problema con passione e attenzione ai dati di realtà, raccolti fra i testimoni più importanti delle istituzioni mondiali, i volontari e gli abitanti delle zone più a rischio del pianeta. La questione della fame, infatti, non riguarda solo la descrizione delle sofferenze, ma anche la volontà di riscatto sociale ed economico. Ne deriva un libro ricco, che cattura il lettore con la forza dei dati e della narrazione, e che obbliga a pensare a quello che vogliamo essere e che vogliamo che il mondo intorno a noi sia in futuro.

Gigi Maestri

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