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Kiarìn, i prodotti per la pelle che arrivano dalla tradizione sarda

L’azienda fonda la sua produzione sulla ricetta segreta di una donna che realizzava unguenti a base di erbe contro le bruciature

Kiarìn

Sono i custodi di antichi saperi che affondano le loro radici nei secoli. Non chiedono mai nulla in cambio. A loro interessa soltanto aiutare il prossimo. I loro unguenti, che sono il frutto di vecchie ricette a base di erbe tramandate in famiglia in forma rigorosamente segreta, curano le ustioni anche più gravi. Arrivano da tutto il mondo, in Sardegna, per lasciarsi curare dagli anziani e dai sapienti guaritori che vivono solitamente nei piccoli centri dell’isola. Ed è proprio dai saperi di una di loro, Chiarina Lecca, scomparsa diversi anni fa, che nasce la storia di una azienda che ha saputo trovare un punto in comune tra tradizione e innovazione. Kiarìn è infatti una realtà che guarda al futuro traendo forza dal passato. Le sue linee di prodotti, studiate e realizzate da professionisti del settore, si basano proprio sull’antica ricetta di una donna che, per curare le bruciature della pelle, utilizzava le erbe che crescono nel verde che colora la Sardegna. Lanciata pochi anni fa, Kiarìn è una azienda che nel giro di poco tempo è riuscita a diventare fornitore ufficiale del Cagliari Calcio.

Una lunga storia

La mente di Kiarìn è Carmelo Piras, un professionista con una esperienza ventennale nel campo del marketing, della formazione e del coaching. «Era nel 1990 quando chiesi a mia nonna, Chiarina Lecca, di poter studiare a casa sua, a Soleminis, in un ambiente di pace e di luce, lontano dalle distrazioni – racconta Piras -. Un giorno, poi, bussò una donna. Urlava il nome di mia nonna. Aprii la porta e vidi una signora che teneva in braccio una bambina con il volto ustionato dal latte bollente. Mia nonna la invitò ad accomodarsi. La bambina smise di piangere e, nel giro di venti giorni, guarì completamente». Nessuna magia, nessun miracolo. Solo il risultato di un mix di erbe isolane. «Ebbi modo di capire l’eccezionalità dell’unguento che realizzava mia nonna sulla base di una ricetta che, nella sua famiglia, si tramandava di generazione in generazione – continua Carmelo Piras -. Fui colto da un incredibile entusiasmo. Pensai che tutti avrebbero dovuto avere la possibilità di usufruire di quel tipo di unguento. Immaginai qualche soluzione e chiamai una parente che di professione faceva il medico. Ci incontrammo, c’era anche il marito, il chirurgo plastico Teobaldo Biggio».

La nascita di Kiarìn

Nonna Chiarina svelò al nipote la ricetta segreta del suo unguento. Ma per il momento non se ne fece nulla. Solo diversi anni più tardi Carmelo Piras avrebbe ripreso in mano il suo vecchio progetto. Dopo una serie di conoscenze, coincidenze e incontri provvidenziali, anche a spasso per l’Italia, nel 2011 fu finalmente costituita una nuova azienda. Nel 2014, invece, l’unguento di nonna Chiarina venne inserito nell’elenco dei dispositivi medici di classe 2B del Ministero della Salute. Sono tre i soci fondatori di Kiarìn, un nome pensato proprio per omaggiare la figura di Chiarina Ledda: l’imprenditore e formatore Carmelo Piras, il medico chirurgo plastico Teobaldo Biggio e il medico chirurgo fisiatra Sergio Cusino.

«Così è nata la nostra nuova attività. Una bella avventura che è in continua evoluzione e che punta fortemente sull’innovazione e sulle nuove tecnologie, partendo comunque dal passato. Abbiamo migliaia di clienti, tutti molto soddisfatti» commenta entusiasta Cusino. Le linee di prodotto Kiarìn sono principalmente tre: la linea dei dispositivi medici, la linea veterinaria e la linea cosmetica. Prodotti acquistati sia in Italia che nel resto dell’Europa. C’è innanzitutto Genergen Pro, un dispositivo medico per uso topico a base di estratti che deriva dalle piante endemiche della Sardegna. È indicato come coadiuvante per il trattamento dei danni della pelle causati da patologie o eventi esterni, come appunto le bruciature. Poi c’è Cutefix, un rimedio a base di estratti vegetali che coadiuva la rigenerazione e la riparazione delle lesioni cutaneo-muscose degli amici animali. Infine, c’è la linea Terra Morea, costituita da un insieme di prodotti cosmetici pro-age e anti-age con un siero e due creme, pensata per rendere la pelle sempre perfetta, rigenerata e nuova.

I segreti di Kiarìn

Il medico Sergio Cusino è particolarmente soddisfatto degli obiettivi centrati da Kiarìn. «Abbiamo una linea dedicata agli esseri umani, una cosmetica e un’altra ancora veterinaria. Io mi occupo prevalentemente della linea per gli esseri umani – spiega il medico -. Certi saperi, in Sardegna, vengono tramandati tramite via orale. Stiamo parlando di poche persone che raccoglievano e che raccolgono ancora oggi delle piante spontanee per creare oli e unguenti. Noi abbiamo avuto la fortuna di ricevere una ricetta e anche la bravura nell’utilizzare la tecnologia e la scienza per trasformarla in un dispositivo medico, che è stato poi ulteriormente potenziato. I risultati sono assolutamente soddisfacenti». Sergio Cusino, come il resto della squadra, guarda ovviamente al futuro: «In Sardegna esistono diverse donne e diversi uomini che realizzano degli unguenti. Penso però che ci sia una differenza tra il prepararli a casa e il renderli disponibili con delle importanti condizioni di sicurezza e di igiene. In ogni caso, stiamo parlando di saperi antichi anche di diversi secoli. E il nostro obiettivo è quindi quello di diventare i catalizzatori di questa tradizione sarda. È una ricchezza che deve essere convogliata e protetta, per evitare che un giorno vada dispersa, considerato che, spesso, i custodi di questi antichi saperi non lasciano nulla di scritto».

Dario Budroni

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