L’alta moda femminile arriva a South Kensington. Fino al 25 febbraio 2024 il museo di arti visive Victoria and Albert Museum di Londra ospiterà la mostra Gabrielle chanel.Fashion Manifesto, interamente dedicata al lavoro della stilista francese ‘Coco’ Chanel. Questa è la prima esposizione nel Regno Unito a presentare nella sua totalità l’opera della celebre couturière ripercorrendo l’evoluzione del suo stile di design iconico e dell’origine del brand CHANEL, che continua ancora oggi a influenzare la moda femminile. Il percorso espositivo presenta oltre 200 creazioni e capi d’abbigliamento, dai primi modelli creati nel suo primo negozio di cappelli a Parigi fino all’ultima collezione presentata nel 1971.

Gabrielle “Coco” Bonheur Chanel, nata il 19 agosto 1883 in una modesta famiglia a Saumur, in Francia, è una delle figure più influenti nella storia della moda femminile del XX secolo. Durante la sua straordinaria carriera, Coco Chanel ha incarnato un approccio all’abbigliamento basato su principi fondamentali di comfort, semplicità e funzionalità. Attraverso oltre 60 anni di attività, ha costantemente rielaborato e perfezionato le sue creazioni, contribuendo in modo significativo a definire il guardaroba della donna moderna. Ma la sua influenza sulla moda va ben oltre i capi di abbigliamento. Chanel ha anche creato una gamma di profumi iconici, il più celebre dei quali è Chanel No. 5, tra i profumi più riconoscibili e apprezzati in tutto il mondo. Il suo lascito nella moda femminile è ancora oggi evidente e continua a influenzare le creazioni dei designer contemporanei.

Una storia di vita e di stoffa che continua ad affascinare appassionati e curiosi: la mostra  dedicata alla rinomata stilista ha infatti già registrato il tutto esaurito. Salvo ulteriori comunicazioni, sarà possibile visitare le sale dell’esposizione solo tramite abbonamento annuale al museo londinese. La mostra è organizzata con il supporto di CHANEL e la collaborazione dell’istituzione museale Paris Musées e il Museo della Moda Palais Galliera. (Francesco di Nuzzo)

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