Un grande compleann: Type 32, la Bugatti “Tank” compie 100 anni

Il modello, dalla forma caratteristica ad ala di aeroplano, aveva fatto il suo debutto al French Grand Prix del 1923. Un design inconfondibile che ha fatto la storia dell’automobilismo.

Ettore Bugatti era proprio un tipo originale. Progettista e imprenditore visionario e sempre alla ricerca della perfezione, ha lasciato un’impronta indelebile nel settore dell’automotive, attraverso modelli dal design sempre innovativo e ingegnoso. Il 2 luglio il marchio di auto francese ha celebrato l’anniversario di uno dei suoi modelli più iconici – e strani – mai prodotti: la vettura da corsa Bugatti Type 32, presentata per la prima volta alla presenza di 300mila spettatori durante il French Grand Prix del 1923.

Quello che colpisce subito l’occhio della Bugatti Type 32 è il design atipico della sua carrozzeria, compatta e tagliente per essere il più possibile aerodinamica. Il telaio voleva ricordare la forma del profilo alare di un aeroplano; invece, venne associata subito a quello di un carro armato, da cui infatti deriva il soprannome “Tank” della vettura. Alla sua uscita la Type 32 si distingueva per diverse caratteristiche uniche ed innovative per l’epoca, come il telaio ribassato, i freni anteriori idraulici e una trasmissione a tre velocità, tutte feature poi riproposte in diversi altri modelli della casa automobilistica francese.

In totale furono costruiti cinque modelli della Type 32, un prototipo e quattro vetture che parteciparono alla competizione. Durante la corsa uno di questi veicoli, guidato da Ernest Friderich, riuscì ad arrivare al terzo posto. La Type 32 non ebbe, però, il successo sperato. La corsa francese fu l’unica a cui la vettura partecipò e gli sforzi produttivi successivi vennero concentrati sul nuovo modello Bugatti Type 35, che poteva vantare caratteristiche distintive come l’introduzione di ruote in lega e che arrivò a vincere, solo tre anni dopo nel 1926, il Grand Prix World Championship. Oggi una versione della Bugatti Type 32 è conservata presso il Musée National de l’Automobile di Mulhouse, in Francia, dove può essere ammirata dagli appassionati di tutto il mondo assieme a molte altre vetture che hanno fatto la storia dell’automotive internazionale. (Francesco di Nuzzo)

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