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Flavio Briatore
May 6, 2025

Flavio Briatore e il suo forte legame con Porto Cervo

La nostra intervista all'imprenditore che per 26 anni ha animato le notti sarde con il suo Billionaire

Dopo 26 anni da protagonista assoluto nell’intrattenimento notturno della Sardegna più esclusiva, Flavio Briatore lascia la scena. A segnare questa svolta storica è la cessione del marchio Twiga e di quattro location simbolo, tra cui il leggendario Billionaire di Porto Cervo - locale iconico della costa nord-orientale - a Leonardo Maria Del Vecchio. L’acquisizione, attraverso la fusione con Triple Sea Food, segna la nascita del nuovo polo dell’ospitalità di lusso: LMDV Hospitality Group, che punta a ridefinire l’ospitalità d’élite in chiave contemporanea. Di seguito, la mia ultima intervista fatta a Flavio Briatore qui in Sardegna, un incontro ricco di riflessioni, dal quale emerse il suo legame autentico con questo territorio. Un imprenditore che non ha bisogno di presentazioni, senza rimpianti, pronto a parlare di affari, successo e della sua visione della vita, che avevo avuto il piacere di avere come ospite al mio format Audaci a cuore aperto già qualche anno prima. Quando lo saluto, capisco che il Billionaire non era solo un progetto imprenditoriale, ma una dichiarazione d’identità. Un simbolo del suo modo di intendere il lusso: dinamico, coinvolgente, in continua trasformazione. Oggi, con il passaggio a LMDV Hospitality Group, quel progetto entra in una nuova dimensione.

Billionaire Costa Smeralda

Chi è Flavio Briatore?

Una persona comune, nata in un piccolo paese di montagna vicino a Cuneo dove le massime aspirazioni erano fare il maestro di sci o gestire la casa cantoniera. Ho però deciso di rischiare, ho seguito le mie idee, la mia creatività, facendo sempre quello che volevo fare. È chiaro che certi presupposti hanno un peso, sicuramente una persona nata a New York ha possibilità diverse rispetto a una nata a Cuneo, ma ho sempre pensato che sarei andato via da quel paesino e che avrei fatto qualcosa di importante. Un libro chiamato ‘destino’ c’è, ma ne possiamo cambiare alcune pagine.

Le più grandi soddisfazioni della sua carriera da imprenditore?

Come imprenditore mi sono realizzato in diversi settori, quello sportivo, quello industriale, nella comunicazione... In Formula 1 ho vinto sette mondiali e penso di essere l’unico team manager ad aver vinto con due team diversi.

Mi racconta il suo primo ‘incontro’ con la Gallura?

Era circa la metà degli anni ’80. Quando arrivi qui, vedi subito che il posto è spettacolare. Il Principe Karim aveva i soldi per svilupparla, io no, ma credo che la sensazione di bellezza che provai fu identica alla sua.

Billionaire

Come nacque l’idea del Billionaire?

Dopo il mare e la spiaggia, c’era poco da fare la sera. Un locale per chi desidera nightlife di qualità. Così nacque il Billionaire, all’interno di una villa che avevo acquistato.

Qual è la formula del successo?

La differenza la fa lo staff: se vuoi un’azienda di successo, devi trattare bene chi ci lavora.

Cosa ama di più fare?

Pensare a come sviluppare nuovi business, perché quando sviluppi nuove imprese crei posti di lavoro, e questo è molto importante, specialmente per i giovani. Ci sono molte persone che dipendono da noi, e questa è una grande responsabilità, ma anche una grande motivazione. I risultati non arrivano per grazia o per fortuna, quando si ottengono risultati è perché ci sono dietro strategia, creatività e sacrifici.

La paura di sbagliare cosa le ha impedito di fare?

Niente. Il prezzo per non sbagliare è il non fare, ma a quel punto è finita.

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