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9 Dicembre 2019

Tree Time: tra incendi, cambiamenti climatici e deforestazione


Fra cambiamenti climatici e deforestazione selvaggia, la natura sta reagendo in modo devastante all’azione distruttrice dell’uomo. Il fragile equilibrio del mondo vegetale è sempre più compromesso e anche le popolazioni che vivono a stretto contatto ne pagano le conseguenze drammatiche.



Dalla tempesta Vaia, che nell’autunno 2018 ha distrutto interi boschi del nord-est d’Italia, agli incendi che hanno colpito le foreste dell’Artico fino alla deforestazione amazzonica, è un susseguirsi di eventi allarmanti che sembrano sfuggire al nostro controllo e sono responsabili della perdita di identità e di biodiversità vegetali; il global warming, inoltre, è all’origine della proliferazione di malattie e agenti patogeni.



Invitandoci a una serie di riflessioni sul ruolo del cambiamento climatico nella perdita degli ecosistemi e sulle possibilità di mitigazione di tale fenomeno, la mostra Tree Time, in corso al Museo della Montagna di Torino, mette al centro del percorso espositivo le recenti dinamiche di alterazione e di distruzione di alberi, boschi e foreste.



Grande attenzione viene posta ai concetti di cura degli alberi e di gestione della montagna, di salute e biosicurezza delle piante, ma anche a temi come piantumazione e assisted migrations, indagati facendo ricorso a fotografie e documenti storici del Centro Documentazione del Museomontagna e della Biblioteca Nazionale del CAI, selezionati dai curatori della mostra Daniela Berta e Andrea Lerda.
Accanto a questi contributi, dipinti di 20 artisti internazionali e installazioni sonore e video invitano il visitatore a ragionare sulle tematiche ambientali, partendo da riflessioni sul passato per ipotizzare un futuro più responsabile.



Il viaggio nel tempo parte dal 1898, che fu un anno speciale per due eventi. Il primo è rappresentato dalla fondazione a Torino dell’Associazione Pro Montibus per la protezione delle piante e per favorire il rimboschimento. Il secondo è l’introduzione della Festa degli Alberi, celebrata per la prima volta presso il Club Alpino Italiano di Torino il 18 settembre del medesimo anno.



Figura centrale della mostra è quella di Ermenegildo Zegna, artefice negli anni Trenta del secolo scorso di un’imponente opera di piantumazione e dell’oculata gestione dell’ambiente montano attorno a Trivero (Biella), nonché sostenitore di un lungimirante “pensiero verde”. Il suo lavoro e la sua vita sono stati definiti dal desiderio di restituire qualcosa e di rendere la sua città natale e il mondo un luogo migliore.



Il progetto Tree Time è supportato dai contributi storico-scientifici di Matteo Garbellotto, fitopatologo e docente presso l’Università di Berkeley, e patrocinato da Legambiente in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche per l’Ambiente della Città di Torino, l’Università degli Studi e l’Orto Botanico di Torino, l’Istituto per le piante da legno e l’ambiente di Torino (IPLA), la Fondazione Zegna e la Fondazione Edmund Mach di Trento.


Nathalie Anne DoddCredits:

Immagine di copertina


  • Walter Bonatti, Sequoie, Yosemiti, 1977, diapositiva a colori 35mm. Archivio Walter Bonatti, Centro Documentazione Museomontagna - CAI Torino


Galleria verticale


  1. Vittorio Sella, Grande albero nella foresta bassa della Valle Bujuku (Ruwenzori), 1906 , 1934-1940.- Stampa da gelatina bromuro d’argento con viraggio a doppio colore, 39,5x30 cm. Centro Documentazione Museomontagna - CAI Torino


  2. Giuseppe Penone, Scrive, legge, ricorda, 1972. 3 fotografie 20x20 cm, cuneo di ferro 5x43 cm. Ed.: 50/50. Courtesy Collezione La Gaia, Busca


  3. Luca Andreoni, ALB 234,  2011. Fine Art Inkjet Print, Hahnemühle Photo Rag Baryta montata su alluminio, 141x114x5,5 cm. Courtesy lartista e MLZ Art DEp, Trieste


  4. Wolfgang Tillmans, Lutz & Alex sitting in the trees, 1992, C-print, 40,6x30,5 cm. Copyright the artist Courtesy Collezione La Gaia, Busca


  5. Jiří Havel, Krkonoše, Cecoslovacchia, 1987. Stampa alla gelatina bromuro dargento virata, 39,5x28,5 cm. Centro Documentazione Museomontagna - CAI Torino


  6. Tree Time, immagine del catalogo stampato su Stone Paper 100% TreeFree, in collaborazione con LArtistica Savigliano


Galleria orizzontale


  1. Lucy + Jorge Orta, Disappearance, 2015. HD Video, 731’’. Courtesy gli artisti


  2. Walter Bonatti, Vecchi faggi carbonizzati da un incendio, (Patagonia, Terra del Fuoco, Valle del Rio Tunel), 1988. Stampa fotografica da diapositiva, 24x36 cm. Fondo Walter Bonatti. Centro Documentazione Museomontagna - CAI Torino


  3. Ilkka Halso, Kitka River, 2004. C-print, trittico, 136x100 cm. Courtesy lartista e Taik Persons Gallery


  4. Sunmin Park, Architecture of Mushroom, 2018, single channel video, 1518’’. Courtesy lartista


  5. Thomas Berra, Untitled_Verde Indagine, 2019 olio su tela, 300x200 cm. Courtesy lartista e UNA Galleria, Piacenza. Foto Cosimo Filippini


  6. Craig Richards, Mubende tra Kampala e Fort Portal. Stampa fotografica, 2006, 50,5x40,5 cm. Centro Documentazione Museomontagna - CAI Torino


  7. Giusy Pirrotta, The Secret Life of Plants, 2019, veduta dellinstallazione presso il Museomontagna. Courtesy lartista e Galleria Massimodeluca, Mestre Venezia. Veduta dellinstallazione al Museomontagna


  8. Aron Demetz, Evidenza dislocata, 2018, legno carbonizzato e gesso, 175x45x35 cm. Courtesy lartista e Galleria Doris Ghetta, Ortisei. Foto Maria Chiara Piglione. Veduta dellinstallazione al Museomontagna


 

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