Sease, i Loro Piana sulla Promenade du Port

Il luogo perfetto per un marchio d’abbigliamento attuale e in forte crescita, un brand che sembra nato per costanti immersioni nel pianeta, in mezzo alla natura oppure in città ma soprattutto un marchio riconoscibile nella tradizione di ricerca e qualità che reinterpreta la sartorialità classica con un elevato contenuto di design e funzionalità.
A Milano d’autunno tra gallerie d’arte in una incantevole Brera, nel novembre del 2017 apre il concept store Sease: un posto dalle suggestioni misurate in 170 metri quadri su due piani, un’intrigante selezione di vinili, abiti e accessori moda tra musica soffusa, evocazioni e oggetti dedicati alle passioni dell’uomo.
Ed ecco che si declina l’identico impatto emotivo nel nuovo punto vendita di Porto Cervo che, esprimendo una vocazione di affinità fortissima con il mondo vela, concede molto spazio al mare. Anche qui vinili e una superficie ricolma di emozioni a livello del mare come dimostra lo sviluppo stilistico dei kit dedicati alle passioni, introdotti a giugno 2018 a Pitti Uomo95, a cui oggi si aggiunge il kit montagna. Il negozio di Porto Cervo così come il progetto pilota di Milano si prefigge di diventare trampolino di lancio per vetrine internazionali come quelle di Londra, Parigi, New York, Miami, Tokyo seguendo le performance delle boutique italiane che indagano tra capi tecnici in fibre naturali per vivere all’aria aperta con la complicità di tessuti e di dettagli dalla straordinaria contemporaneità.

In estrema sintesi si tratta di un progetto che innova e pervade l’intera giornata: vado in barca a vela con la stessa giacca che uso per il consiglio di amministrazione, la mia tuta è in tessuto di fresco di lana gessato e con il completo Sunrise, in tessuto effetto Solero, 30% nylon e semi di ricino, ci potrei anche sciare.
Ibridando stile e performance per uno stile di vita dinamico, la maison riesce a incorporare una concreta visione di sostenibilità che si traduce nel percorso searching for the blue, un passaggio di filiera verticale che abbina lana sopravissana e guado, l’oro blu delle tinture vegetali, due riscoperte dagli scenari appenninici marchigiani che dimostrano la ricchezza del territorio italiano, valorizzando il tema del Social Impact come capacità contemporanea di fare impresa.
Un nuovo punto vendita internazionale questo di Porto Cervo dove a un guardaroba essenziale coincide la scelta di stile che è più un’intuizione estetica, una sintesi di eleganza e funzionalità, progettato per essere informale e al tempo stesso sofisticato e che, con questa idea di Franco e Giacomo Loro Piana, ci suggerisce ammiccante che un’avventura inizia con pochi capi in una borsa.

Anna Maria Turra