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Premio Costa Smeralda 2025
28 Aprile 2025

Premio Costa Smeralda 2025: i vincitori

Wanda Marasco e Riccardo Falcinelli si aggiudicano il premio Narrativa e Saggistica

I loro nomi dallo scorso 26 aprile sono stati aggiunti nell’albo d’oro del premio letterario smeraldino e vanno ad aggiungersi agli altri vincitori delle cinque edizioni passate del Premio a Costa Smeralda: Wanda Marasco con Di spalle a questo mondo edito da Neri Pozza, per la sezione Narrativa, e Riccardo Falcinelli con Visus. Storie del volto dall'antichità al selfie, edizione di Einaudi, per la Saggistica, sono i vincitori dell’edizione 2025. Nella suggestiva cornice del Conference Center di Porto Cervo si è svolta la cerimonia di premiazione del prestigioso premio promosso dal Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico, con la Smeralda Holding società italiana indirettamente controllata da Qatar Investment Authority, come partner e sponsor principale della manifestazione. La giuria composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, sotto la direzione artistica di Stefano Salis, ha decretato i vincitori tra una rosa di scrittori di altissimo livello e opere degne di nota. Di spalle a questo mondo di Marasco, in corsa anche per la cinquina del Premio Strega 2025, è "un romanzo necessario, fluviale e concentrato", è stato sottolineato nella motivazione al premio. “La scrittura organica, e drammaturgica, di Wanda Marasco costruisce e trasmette con “Di spalle a questo mondo” un resoconto sublime dell’ossessione per la cura, nelle sue molteplici accezioni, come ideale e come metafora di un’esistenza”, ha commentato ancora la giuria. Visus di Falcinelli è stato premiato per "la profondità, lo studio, il pensiero, il catalogo, la volontà e la capacità di dire" ha spiegato la giuria che si è posta la domanda: Ogni epoca ha una sua faccia? "Associamo certi lineamenti a certe mode e correnti- ha spiegato l'autore, saggista e graphic designer, che ha parlato di Visus come di "un libro libero da moralismi".

I vincitori del Premio Costa Smeralda 2025

Quest’anno il Premio Internazionale è stato assegnato allo scrittore svedese Björn Larsson. “Considero un grande onore aver ricevuto il Premio Costa Smeralda. Un premio letterario dipende dalla qualità della giuria, e visti i nomi per me è stato un onore averlo ricevuto. Io scrivo per i lettori e vorrei essere ricordato come qualcuno che ha fatto del bene o che è stato gentile”, ha affermato Larsson dialogando con la conduttrice della serata, Roberta Floris, e raccontando il suo rapporto con il mare, protagonista dei suoi libri.

Il Premio Speciale è stato conferito a Giorgio Spanu, co-fondatore insieme a Nancy Olnick della Magazzino Italian Art Foundation di New York e di una delle collezioni più prestigiose di vetri di Murano del XX secolo e di arte italiana del dopoguerra, con particolare attenzione all'Arte Povera. “Questo premio non va visto come premio concesso a me, ma va condiviso con Nancy e con tutti gli artisti che hanno fatto parte di Magazzino; senza di loro non sarebbe esistito. Noi non ci siamo mai definiti collezionisti, ma dei guardiani delle opere che custodiamo e preserviamo fisicamente”, ha raccontato Spanu, il quale ha ricevuto il premio realizzato anche per l’edizione 2025 dall’artista Giuseppe Sanna, scultore che ha creato un premio unico per ciascuna categoria, simbolo della connessione tra il Premio e il territorio della Sardegna, utilizzando pietre locali che rappresentano la solidità, la resistenza e la bellezza senza tempo della cultura e della natura dell’isola. Il premio per Giorgio Spanu è stato ricavato da una pietra proveniente dal paese di Laconi. “Ho visto questo come un segno del destino. Laconi era il cognome di mia nonna Vitalia, e la pietra che oggi mi donate in premio mi è stato detto che arriva da Laconi. Mia nonna mi ha insegnato che donare è più bello che ricevere”, ha affermato commosso Giorgio Spanu.

Assegnato anche il Premio Cultura del Mediterraneo all'artista Adrian Paci, nato in Albania nel 1969 ma che da tempo risiede a Milano. Nelle sue opere, esposte in alcuni dei musei più prestigiosi del mondo, come il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi, Paci affronta temi legati all'identità, alla migrazione e alla memoria. "Mi piace quando un oggetto richiama a una possibilità simbolica. Credo che l'arte dovrebbe insieme alla costruzione della forma dare e aprire spazio anche per il silenzio, per il non detto, per quella zona che rimane buia" ha detto Paci collegato in videochiamata dal Canada durante la cerimonia di premiazione.

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