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21 Giugno 2019

Monte Limbara - 1300 metri di pura bellezza


I colori del mare regalano scenari da cartolina. Ma basta voltarsi verso l’interno per scoprire che la Gallura custodisce tanti altri tesori ambientali di immenso valore. Uno di questi è senza dubbio il monte Limbara.



Un massiccio granitico che supera i 1300 metri di altezza e che dalle sue vette domina un orizzonte fatto di mare, monti, pianure, isole e promontori. Quando il cielo è limpido si possono addirittura ammirare l’Asinara, Tavolara, la Corsica, il lago Coghinas e l’arcipelago della Maddalena.



Il Limbara, che si sviluppa verso il cielo nei territori comunali di Tempio Pausania, Calangianus, Berchidda e Oschiri, ai suoi visitatori regala cascate e sfumature verdi in primavera e vette innevate nei periodi più freddi, senza dimenticare i colori affascinanti dell’autunno e il piacevole refrigerio che si può trovare in vetta durante i mesi estivi. Raggiungere il massiccio gallurese, il terzo più alto della Sardegna dopo il Gennargentu e il Supramonte, è piuttosto semplice. Ed è facile anche scoprire le sue antiche bellezze attraverso una rete sentieristica che permette agli escursionisti di raggiungere i punti più alti e suggestivi dell’intero monte. La rete più battuta è quella del versante settentrionale, nel territorio di Tempio: un sentiero parte dalla località Curadureddu e arriva fino al pianoro di Vallicciola, dove comincia un altro percorso che conduce fino a Punta Balistreri, a quota 1359 metri.



Un’altra rete si snoda invece verso il versante di Calangianus, in località Li Conchi, e un’altra ancora tra vette e meravigliose conche di granito. Tanti percorsi, che derivano dall’antica attività dei carbonai, oggi frequentati in particolare dagli amanti del trekking, ma anche del trail e della mountain bike, mentre da qualche tempo lungo i torrenti che scivolano a valle attraverso gole e pareti di roccia si pratica addirittura il canyoning.



Ma non serve indossare le scarpe da trekking per imbattersi nel fascino della montagna. Esiste una strada asfaltata che conduce alle vette e inoltre sono presenti diverse aree picnic, a cominciare da quella più ampia che si trova in località Vallicciola.



Da non dimenticare, poi, la lunga storia del monte. Il Limbara è stato frequentato in ogni epoca e ai suoi piedi, in particolare nel territorio di Calangianus, si possono visitare nuraghi e una tomba dei giganti, più numerose chiesette che ogni anno fanno da cornice a numerose e pittoresche feste campestri. Il monte più alto della Gallura, in gran parte gestito dall’Ente foreste, è inoltre ricco di specie animali e vegetali.



La flora conta più di mille specie, tra cui un’ottantina di endemismi. Di grande valore anche il patrimonio micologico, che si basa su un qualcosa come 500 specie censite. Per quanto riguarda la fauna, sono presenti cinghiali, daini, aquile reali, falchi pellegrini, culbianchi e tritoni, mentre è in corso una attività di reintroduzione del muflone.



Il Limbara, durante il corso dell’anno, ospita numerose attività sportive ed eventi all’insegna della natura e della tradizione. Sono diverse le associazioni che da tempo concentrano qui i propri sforzi con l’obiettivo di valorizzare il monte. Una di queste si chiama appunto Gallura da Valorizzare, una realtà che organizza una lunga serie di originali iniziative. Così come sono numerosi anche gli agriturismi che si trovano alle pendici del monte. Tra cui L’Agnata, che per tanti anni è stata la casa di un Fabrizio De André follemente innamorato della Gallura.


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