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18 Ottobre 2019

Klement, la nuova mobilità


Klement, la nuova mobilità


Da Škoda un interessante progetto per muoversi su due ruote in città in maniera ecologica e veloce. E con il giusto tocco di stile.



Innovativo. Rivoluzionario. In ogni aspetto. È Klement un veicolo che Škoda - la casa automobilistica ceca parte del gruppo Volkswagen - sta studiando e ha presentato come prototipo al Salone di Ginevra appena concluso. Un mezzo a metà strada tra la e-bike e lo scooter a emissione zero pensato per la mobilità urbana. Con innovazione, tecnologia d\'avanguardia e un omaggio alle origini della storia del brand Škoda, quando, nel 1925 assorbì il prestigioso marchio Laurin&Klement (fondato da Václav Laurin e Václav Klement) che produceva oltre a moto, macchine, autocarri anche cicli. Per questa ragione è stato scelto di dare al mezzo il cognome di uno dei fondatori di quel marchio. A colpire subito è il design del mezzo, morbido, ma sobrio e la struttura, telaio monoscocca in alluminio, moderna e accattivavate. Pensato per utenti di varie età, anche se in prevalenza giovani, che gradiscono spostamenti urbani veloci e comodi su due ruote, ma di fascia alta, Klement pesa solo 25 chilogrammi.
Il power pack, a due batterie al litio - semplici da rimuovere e ricaricabili con una presa di corrente casalinga e capacità complessiva di 1.250 Wh - da energia a un motore da 4 kW integrato nel mozzo posteriore. La ricarica avviene in marcia e anche attraverso presa corrente casalinga. L’autonomia è stata stimata in 62 chilometri. Le ruote sono larghe, ma non troppo, con battistrada scolpito ma per uso stradale. L\'innovazione arriva anche nei comandi: non ci sono né i pedali tradizionali e neppure i freni. Entrambi sono sostituiti da due pedane, illuminate per la visibilità laterale, che permettono al pilota di regolare la velocità come un hoverboard: esercitando la pressione con le punte sulla parte anteriore il mezzo accelera fino ad arrivare a 45 km/h, mentre per rallentare è sufficiente premere con il tallone la parte posteriore. La sicurezza della fermata è assicurata dal freno idraulico anteriore, dotato di Abs, mentre sul posteriore interviene invece il motore, che genera una coppia inversa e nel contempo ricarica la batteria.



Il manubrio, sobrio e pulito, ha solo uno slot per alloggiare lo smart phone che, oltre alla ricarica induttiva, permette sfruttare le soluzioni di connessione messe a punto da Škoda, dalla chiamata d’emergenza automatica, alla Coming Home, la diagnostica e la manutenzione da remoto e il Geofencing, cioè la possibilità di programmare un’area geografica ristretta di utilizzo. Sempre allo smart phone, attraverso l\'app dedicata, viene assegnata la funzione di indicare lo stato di carica delle batterie e la velocità, oltre a svolgere funzione di antifurto dato che la Klement senza collegamento non parte. Unico \'vezzo\' presente sono i pulsanti a Led per le luci, clacson e degli indicatori di direzione. Sono anche presenti le luci per lo stop. Per chi considera questa versione di Klement troppo innovativa alla Škoda hanno pronta anche una versione più tradizionale con i comandi classici a manubrio, freno e acceleratore. Entrambi targati richiederanno per la guida assicurazione, casco e patentino.
«Klement rappresenta la nostra prospettiva sul futuro – ha detto Guido Haak, responsabile del management del prodotto di Škoda auto - e permetterà al brand di parlare ai clienti più giovane e rispettosi dell’ambiente, un concept perfettamente allineato con la eMobility Strategy di Škoda.» (Fabio Schiavo)


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