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Elva: come lei, nessuna
20 Febbraio 2020

Elva: come lei, nessuna


Elva: come lei, nessuna


McLaren ha realizzato un\'esclusiva roadster in edizione limitata in soli 399 esemplari dalla devastante potenza di 815 cavalli.



Una serie di grande fascino. Una roadster a due posti secchi che ricorda le migliori auto degli anni Sessanta, ma con un tocco di moderna aggressività e un occhio all\'aerodinamicità, dal costo proibitivo, 1,7 milioni di euro di base, senza optional e personalizzazioni. Solo 399 le unità disponibili di questa sportivissima senza parabrezza né finestrini, - ma per l\'Europa è prevista  una versione con parabrezza - leggerissima, telaio in fibra di carbonio e dalla prestazioni incredibili garantite da un potente V8 biturbo 4 litri co 815Cv 800 Nm montato al centro-posteriore che permette prestazioni estremamente interessanti - anche se non è stata comunicata la velocità massima che la Elva può toccare - l\'accelerazione da 0 a 100 km/h è inferiore  ai 3 secondi, mentre in 6,7 secondi di passa da 0 ai 200 km/h. Il cambio automatico robotizzato è a 7 marce e il sistema di trazione posteriore e launch control, le sospensioni sono adattive a controllo elettronico, regolabili dal selettore delle modalità, Active Panel, insieme alla mappatura del motore, il servosterzo è elettro idraulico, l\'impianto frenante è rinforzato con dischi carboceramici sinterizzati, sistema già usato sulla Senna, ma rinnovato per la Elva con l\'introduzione di pinze con pistoncini di titanio che hanno portato alla riduzione di un chilo il peso dell’impianto frenante. Altra diminuzione è arrivata dalla scelta di usare scarichi in titanio e Inconel. Per realizzarli la McLaren ha utilizzato, per la prima volta su un’auto stradale, una nuova tecnica di stampa tridimensionale.



Una macchina che si fa ammirare ma dal tono minimalista, fedele al motto “less is better”, meno è meglio. Infatti, alla spartana estetica esterna, ne corrisponde una altrettanto minimalista all\'interno dell\'abitacolo, realizzata con materiali interni resistenti all’acqua: i sedili potranno essere rifiniti con materiali come l’Ultrafabric o dei particolari pellami con trattamento idrorepellente, dato che la McLaren Elva è una open bel vero senso della parola, perché non è prevista alcuna capote. La protezione è data dall’Active Air Management, un sistema che convoglia l’aria al di sopra dell’abitacolo alle alte velocità, incanalandola all’interno di un condotto integrato nel frontale e inviata così verso un deflettore che spinge il flusso sopra dell’abitacolo, rendendo superfluo l’utilizzo di un casco, per cui è previsto un apposito alloggiamento nel tonneau, anche se ne è consigliato. Alle basse velocità il sistema si ritrae in automatico e può essere disattivato manualmente dal guidatore. A deflettore inattivo l’aria spinta verso i due radiatori, uno per l\'olio del cambio e l\'altro per ridurre la temperatura dell’aria compressa dalle turbine, posizionati davanti alle ruote anteriori. A questi si aggiungono i due ad alta temperatura (HTR) collocati davanti alle ruote posteriori, utili a raffreddare il motore, e che possono sfruttare l’aria proveniente dalla zona anteriore e dalle prese d’aria laterali. Non manca, l\'alettone posteriore attivo con funzione airbrake la cui altezza e inclinazione sono regolati simultaneamente per ottimizzare l’equilibrio aerodinamico che lavora congiuntamente al diffusore. E sempre in tema con il tono dell\'auto è anche la plancia dominata centralmente dal display touch, a sviluppo verticale, dell’impianto d’infotainment, a prova d\'acqua, così come i pulsanti del volante, i selettori e l’impianto audio opzionale, di derivazione nautica. Tra le dotazioni di serie ci sono gli speaker, il sistema di sollevamento della vettura, i cerchi di lega forgiati a cinque razze e gli pneumatici Pirelli P Zero Corsa.  Tra le innumerevoli personalizzazioni proposte dal McLaren Special Operations (MSO) ci sono quelle che consentono di scegliere il colore della carrozzeria, il design dei cerchi forgiati, le finiture esterne, lo scudo termico d’oro 24 carati per il propulsore o i badge di platino o d’oro bianco a 18 carati per la carrozzeria. (Fabio Schiavo)


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