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L’ABC dei prodotti naturali
16 Marzo 2020

L’ABC dei prodotti naturali


Conosciamo davvero i prodotti delle nostre tavole? Non è una domanda superflua. L’associazione Road to green 2020, da tempo impegnata in campagne a favore della sostenibilità ambientale, ha cercato di dare una risposta esauriente a questa domanda. Come? Attraverso un vocabolario del contadino, composto dagli alimenti (frutta, verdura) abitualmente consumati, a dalle loro specifiche proprietà.



Una persona su due, secondo Road to green 2020, non conosce la stagionalità dei prodotti che acquista. È del tutto normale non pensarci, soprattutto quando la preoccupazione è del tutto rivolta al rebus della lista della spesa. Capita invece di stupirsi di fronte al banco della frutta del nostro supermercato di fiducia, dove si trova praticamente di tutto. I confini tra le stagioni (almeno nelle grandi catene) si sono praticamente ridotti, se non addirittura estinti, e questo non fa che accrescere la curiosità alla presenza di un prodotto fuori stagione. In precedenza la varietà di frutta e verdura si contava sulle dita di una mano; ora non è più così. Alla luce di tutta questa offerta alimentare (assolutamente positiva per chi ha voglia di scoprire le culture gastronomiche internazionali), un abbecedario dei sapori può essere utile ad accrescerne i saperi. Il vocabolario del contadino serve proprio a questo. Offrire al cliente una linea guida generale per mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.



«Un tempo, quando si andava a fare la spesa, si trovavano soltanto prodotti di stagione, spesso a KM 0, coltivati dai contadini locali - afferma Barbara Molinario, Presidente di Road to green 2020 - oggi, possiamo acquistare qualsiasi cosa in ogni periodo dellanno. Sempre più persone negli ultimi anni stanno scegliendo, però, di consumare solo prodotti di stagione, per motivi legati a questioni ambientali o di salute, ma non sempre è facile scegliere. Ad esempio, quante persone sanno quando è la stagione della cicoria o delle susine?».



Alcuni studi affermati dimostrano i benefici della frutta e verdura di stagione. Una dieta che la fondazione Veronesi appoggia in ogni sua declinazione. La quantità è fondamentale (una ricerca del British Medical Journal consiglia almeno cinque porzioni al giorno, con la possibilità di ridurre il rischio di rischio di contrarre malattie cardiovascolari o tumori), ma anche la qualità dell’alimentazione conta. 



Elena Dogliotti, nutrizionista e divulgatrice scientifica della Fondazione Veronesi, sostiene che «un frutto o una verdura che è cresciuto e maturato sulla propria pianta, nel proprio terreno, avrà una maggiore ricchezza di nutrienti rispetto a un alimento che invece è maturato al di fuori del proprio ambiente naturale». Da non dimenticare, infine, gli effetti della produzione agroalimentare nelle serre, che per mantenere un microclima ideale per alcuni generi di prodotti, possono influire negativamente sull’ambiente.



Qui sotto il vocabolario del contadino, con la lista degli alimenti ordinati in ordine alfabetico:



AGLIO: la pianta nel nostro paese viene raccolta tra giugno e agosto; il suo pregio sta nella conservazione, che può durare per diversi mesi;


ALBICOCCHE: i frutti si possono trovare a giugno e a luglio, ma non è raro trovare le albicocche anche a fine maggio e a metà agosto;


ANGURIA: un’anguria di qualità si gusta solo a luglio e agosto;


ARANCE: Le arance si contraddistinguono per la loro incredibile varietà. Il periodo può variare da novembre ad aprile, ma per gustare i frutti più rossi e più dolci, il consiglio è di attendere dopo le festività natalizie;


ASPARAGI: sono di 3 varietà: verdi, bianchi e selvatici. La pianta di asparagi si trova principalmente in primavera, e si raccoglie tra la seconda metà di marzo e il mese di giugno;


BARBABIETOLE ROSSE: per avere delle ottime barbabietole, il periodo di raccolta di questa pianta va tra agosto e febbraio;


BIETOLE: le bietole sono capaci di adattarsi a qualsiasi condizione climatica, crescendo in qualsiasi periodo dell’anno; 


BROCCOLI: i broccoli hanno il pregio di avere una stagionalità molto lunga; si possono raccogliere dal mese di settembre a quello di marzo;


CARCIOFI: i carciofi sono di diversi tipi: esiste lo Spinoso di Sardegna, il carciofo di Paestum, il Violetto di Chioggia, il Brindisino e il Romanesco, e si affermano nei mesi che vanno da novembre ad aprile;


CAROTE: le carote sono onnipresenti, ma, come sostiene Road to green 2020, le più dolci si trovano a gennaio, a seguito di un’estate calda e un autunno mite;


CASTAGNE: non esiste ottobre senza il loro arrivo; le castagne sono perfette nel periodo autunnale.


CAVOLI: il cavolo cappuccio cresce nel periodo tra giugno e aprile; il cavolfiore si raccoglie invece prima, da ottobre fino a maggio;


CETRIOLI: tipicamente estiva, la pianta è pronta per il raccolto da giugno a settembre;


CICORIA: la cicoria è presente tutto lanno, e sono di diversi tipi, da quella bianca, a quella rossa, verde, e la versione catalogna;


CILIEGIE: certifica di fatto l’arrivo della primavera, a cominciare dai fiori di ciliegio. Il frutto matura tra maggio e giugno;


CIPOLLINE: la maturazione avviene subito in primavera, da marzo a maggio;



FAGIOLI: i fagioli borlotti, Spagna, cannellini sono raccolti a partire da giugno fino a settembre; a volte si trovano anche nel mese di maggio;


FAGIOLINI: per gustarli appieno, la raccolta naturale dei fagiolini avviene tra luglio e ottobre;


FICHI: ce ne sono di due tipi: una che matura in estate, tra giugno e luglio; e i cosiddetti settembrini, i fichi che maturano proprio dopo il mese di agosto, e che si contraddistinguono per la loro dolcezza;


FINOCCHI: trae spesso in inganno la stagionalità di questa verdura. Può sembrare estiva, ma la maturazione della pianta avviene durante l’inverno, da ottobre a marzo;


FRAGOLE: il loro rosso acceso preannuncia l’estate imminente, grazie alla loro  crescita che avviene da maggio a luglio;


FUNGHI: grazie alla loro varietà, i funghi si trovano tutto lanno. I porcini si raccolgono in primavera e in autunno, ma il periodo perfetto sarebbe il mese di maggio e giugno;


KAKI: il frutto si mangia nel periodo autunnale, quando cresce nel periodo tra  ottobre e dicembre;


KIWI: la polpa verde di questo frutto è ricco di vitamina C, e si raccoglie da novembre a maggio;


LAMPONI: questi frutti dal colore acceso e dall’aspetto invitante si possono trovare nei mesi estivi (luglio e agosto);


LATTUGA: ha una stagionalità ampia, crescendo praticamente tutto l’anno. La lattuga romana matura tra aprile e novembre, mentre quella estiva si raccoglie tra giugno e ottobre; non mancano invece le lattughe autunnali e invernali;


LIMONI: la maturazione del limone avviene da ottobre ad aprile;


MANDARINI: i mandarini si possono raccogliere da novembre a febbraio;


MELANZANE: le melanzane maturano nei mesi più caldi dellanno, da giugno a ottobre;


MELE: per avere delle mele ben maturate, il periodo del raccolto ideale va da settembre a maggio, anche se è necessario tenere in considerazione le differenze geografiche, nonché i diversi tipi di frutto;


MELONE: il melone dalla polpa arancione è tipicamente estivo, con una maturazione che va da giugno ad agosto; quello a polpa bianca cresce a settembre, e si può conservare per molti mesi, fino a dicembre;


MIRTILLI: i mirtilli maturano con i primi giorni di giugno, arrivando fino a tutto agosto (in alcuni casi, anche a settembre);


MORE: le more sono perfette da gustare ad agosto, con l’estate ormai nel suo periodo più caldo, e si possono avere i primi frutti anche a luglio;



OLIVE: la raccolta delle olive si protrae spesso da ottobre fino a dicembre; vale in generale, ma ci sono alcune eccezioni, a seconda delle varietà di oliva e dal clima;


PATATE: le patate hanno una stagionalità ampia, maturando durante tutto l’anno;


PEPERONI: i peperoni sono degli alimenti estivi, che grazie a una temperatura calda, maturano nel periodo tra luglio e settembre;


PERE: le pere possono essere raccolte da giugno ad ottobre, e possono variare dai frutti estivi a quelli autunnali;


PESCHE: anche le pesche sono tipicamente estive, con un periodo di raccolta da giugno a settembre;


PISELLI: la raccolta varia da aprile a giugno, in piena estate;


POMODORI: per quanto riguarda i pomodori, la raccolta parte a giugno (in alcuni casi a maggio), e fino al mese di settembre;


PRUGNE: come per i pomodori, le prugne iniziano a maturare a giugno e possono essere raccolti fino a settembre;


RADICCHIO: il radicchio, come le patate, hanno una stagionalità che permette la raccolta nell’arco di tutto l’anno;


SPINACI: gli spinaci si possono raccogliere da settembre a marzo;


SUSINE: La susina è un prodotto estivo, che matura nei periodi che vanno da giugno a settembre;


UVA: l’uva ha una stagionalità che parte ufficialmente ad agosto; la raccolta può avvenire fino al mese di dicembre, con un particolare riguardo a settembre e ottobre, quando la maturazione è praticamente certa;


ZUCCA: si pensa alla zucca, e il pensiero è rivolto alla notte delle streghe, Halloween! Esatto, questa pianta cresce in quel periodo, e si può raccoglierla da settembre a novembre;


ZUCCHINE: a chiudere la lista sono le zucchine. Questo tipo di verdura viene raccolta inizialmente durante la primavera, dal mese di marzo fino a luglio.


Riccardo Lo ReCredits

Immagine di copertina

Immagine 1 e 2

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