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Vermentino, un brindisi alla ripartenza

Il vino simbolo della Gallura ha ripreso la sua corsa. Il Consorzio: «Anche quest’anno un’ottima qualità»

Vermentino di Gallura Docg

Il mondo dell’enologia ha rallentato la sua corsa ma non si è mai fermato. In attesa della ripartenza, in vigna si è continuato a lavorare anche nei mesi del lockdown. E così adesso, con la ripresa del turismo, il Vermentino di Gallura Docg è tornato a far innamorare i visitatori dell’isola.

Il vino simbolo del territorio, celebre per la sua sapidità e per il suo inconfondibile profumo, diventa così uno dei biglietti da visita di una Gallura che ha nuovamente spalancato le sue porte al mondo.

«I segnali di ripresa ci sono e li abbiamo registrati già nei primi giorni di giugno – spiega Daniela Pinna, la presidente del Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg -. Certo, il mondo non sta attraversando un periodo facile e di questo ne siamo ben consapevoli. Ma pian piano, con la riapertura dei locali, dei ristoranti e degli hotel, anche noi abbiamo ripreso a lavorare».

I segnali sono dunque positivi, anche per quanto riguarda l’enoturismo e l’esportazione. E poi c’è da considerare la qualità, che anche quest’anno è davvero eccezionale. «L’annata 2019, dal punto di vista della vendemmia, è stata davvero ottima. Il vino è molto buono – assicura Daniela Pinna -. I turisti che sbarcano in Sardegna devono inoltre sapere che il Vermentino è un prodotto che non inquina e che tutte le aziende sono da sempre molto attente al rispetto dell’ambiente. Stiamo parlando di un prodotto di altissimo livello che rappresenta perfettamente il territorio».

Sono in tutto 1300 gli ettari in cui viene coltivato il vitigno, mentre sono circa 5 milioni le bottiglie che, in tempi normali, venivano messe sul mercato in un anno. Per quanto riguarda le aziende, molte delle quali nate da poco e gestite da giovani imprenditori, sono oltre cinquanta quelle che fanno parte del Consorzio di tutela fondato nel 2008 con l’obiettivo di valorizzare quella che è l’unica Docg di tutta la Sardegna.

Dario Budroni

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