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Touch the light: Cate Woodruff illumina il Mancaspazio

La mostra è la prima esposizione a Nuoro delle opere multimediali dell’artista che si divide tra New York e la Sardegna

La mostra Touch the light, co-curata con l’architetta Paola Mura, è la prima esposizione delle opere di Cate Woodruff a Nuoro. 
Nel percorso espositivo di MANCASPAZIO per il 2022/2023 è già evidente la necessità di coinvolgere artisti internazionali che, dopo periodi di residenza nell’Isola, hanno avuto l’esigenza di raccontarne le peculiarità, la storia, la cultura e l’essenza attraverso le loro opere. 
Le tredici opere di Woodruff in mostra, tutte di grandi dimensioni, raccontano l’Isola attraverso il filtro dello sguardo, della luce e delle sperimentazioni tecniche che rendono l’artista unica nel panorama artistico internazionale.

Chi è Cate Woodruff

Vive e lavora a Brooklyn, New York e in Sardegna, in Italia, con il marito, il compositore/percussionista/disegnatore del suono David Van Tieghem, e ha uno studio a Industry City, Brooklyn.

Cate Woodruff è un’artista riconosciuta a livello internazionale. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private, in particolare delle collezioni permanenti del MoMA Pop Rally di New York, dell’International Center of Photography NYC.
Le sue installazioni sono esposte nel NYU Langone Science Center, NYU Langone Orthopedic Center, NYU Langone Hansjörg Wyss, NYU Langone Chelsea, e nell’ iconico Citicorp Building di New York City. 
Una sua opera è bordo della navicella spaziale OSIRIS-Rex della NASA, che viaggerà nello spazio per millenni.

La galleria


MANCASPAZIO è a un passo da quella che per Nuoro è stata la galleria d’arte più significativa fino agli anni Novanta, la Chironi88 di Sandra Piras, figura fondamentale nel panorama artistico isolano che con le sue esposizioni è stata un’apripista per l’avanguardia visiva in Sardegna. Seguendo il filo e l’insegnamento della Chironi88, MANCASPAZIO nasce per la scoperta o la riscoperta degli artisti contemporanei, lasciando aperto il dialogo con quelli storicizzati, dei quali è possibile conoscere lavori ancora inediti, di particolare interesse. Ogni mostra di MANCASPAZIO è accompagnata da un catalogo bilingue, illustrato mediante fotografie di Nelly Dietzel, curato nella grafica da Sara Manca corredato dai testi di Chiara Manca tradotti da Shahrazad Hassan.

Sibilla Panfili

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