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Tore Oppes incanta AltaRoma 2020
7 Febbraio 2020

Tore Oppes incanta AltaRoma 2020


Lo stilista Tore Oppes dalle sfilate nella provincia della Sardegna balza ad AltaRoma 2020, e nello spazio ex caserma Guido Reni, davanti a un pubblico di addetti ai lavori, presenta una collezione strepitosa all’interno della kermesse The look of the year. La collezione nasce dall’incontro di due creativi: l’artista Angelo Maggi e il giovane designer Tore Oppes, che sta conquistando una sua visibilità guadagnando terreno a grandi falcate nel mondo dell’alta moda. AltaRoma 2020 è un progetto fortemente voluto dalla presidente Silvia Venturini Fendi, supportata nell’ardua impresa di internazionalizzazione da Agenzia Ice e Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Ministero degli Affari Esteri e Risorse per Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, per scoprire le nuove proposte del made in Italy e non solo.



Spiega Silvia Venturini Fendi: «Come ha ricordato nel suo intervento il sottosegretario Ivan Scalfarotto -afferma Venturini Fendi, che a dicembre è stata riconfermata alla presidenza della società - il ruolo che la Capitale si è ritagliata con grande intelligenza è quello di essere la ‘pipeline’ dei talenti del made in Italy. A Roma ci può e deve essere il futuro della moda italiana. Condividiamo il suo pensiero e guardiamo a questa edizione appena conclusa con grande soddisfazione


Grande soddisfazione per la qualità di marchi, designer e progetti proposti; per la ricchezza dei contenuti emersi durante i workshop; per la quantità di pubblico, tra addetti ai lavori e non, che ha partecipato a eventi e laboratori e ha apprezzato il lavoro dei designer. E grande attenzione ricevuta dalle istituzioni del territorio e nazionali. La collaborazione istituzionale a un progetto che oggi ha una valenza di sistema e non solo territoriale è determinante affinché la città si affermi definitivamente come punto di partenza e culla di una nuova generazione di creativi. «Ho fiducia che le istituzioni pubbliche, che hanno accompagnato il processo di cambiamento di AltaRoma 2020, nei prossimi anni consolideranno il loro sostegno rafforzando l’efficacia di un irrinunciabile strumento di crescita per i sempre più numerosi giovani creativi che si rivolgono alla fashion week


I marchi partecipanti alle iniziative in calendario sono stati 154, quasi 200 gli studenti degli istituti, 51 gli eventi in calendario, 21 le sfilate, 16 fra proiezioni, talk, workshop, laboratori e istallazioni in 3mila metri quadrati di superficie allestita. Più di 15mila i presenti tra fashion addicted e non.



Ma il caso rappresentativo di indiscutibile successo è senz’altro quello di Hilabela, brand fondato dal designer sardo Tore Oppes che si ispira per le sue belle e raffinate stampe alle opere del pittore Angelo Maggi trasformate in tessuti per fluidi modelli in seta. «Il sogno della vita» dichiara entusiasta Tore Oppes, subito dopo il suo rientro nell’Isola. Angelo Maggi, di Sassari, e Tore Oppes, di Pozzomaggiore, uniscono estro, capacità realizzativa, intuito e passioni firmando abiti in cui il colore e la figura della donna assumono una sconcertante centralità. Proprio come nei dipinti dell’artista Maggi che lo stilista Oppes sa imprigionare nelle sue stoffe.


«Non è stato facile attirare l’attenzione di Angelo Maggi - dichiara Tore Oppes raccontando gli esordi - ma grazie a un amico e tramite Marco Varvello, il giornalista responsabile dell\'ufficio di corrispondenza Rai per il Regno Unito, conduttore del tg1, che ha curato su RaiUno il Fatto di Enzo Biagi, alla fine ci siamo conosciuti. Quindi a seguito di un lungo pedinamento, sono riuscito a convincerlo e ne è nata una solida intesa.» 


Le sfilate presentate ad AltaRoma 2020 sono state l’incanto di abiti realizzati con stile e sobrietà, i mille colori dell’arcobaleno conducono in un mondo magico in cui accedere all’idea di una donna follemente sensuale. Il sex appeal diventa intrigo della modernità mentre si fonde a qualcosa d’inspiegabile e primordiale, qualcosa che attiene sia alla donna che alla creazione pittorica.


Tessuti in voile soffici, trasparenze che hanno la capacità di evidenziare non soltanto una femminilità senza tempo ma anche la morbidezza avvolgente del qui e ora. Tore Oppes ha trasformato le tele artistiche del pittore Angelo Maggi in arte viva, creazioni da indossare con disinvoltura in un quotidiano giorno e sera dove i volti e le foglie creano una mappa.»


Senza eccessi gli strass adornano ed esaltano la bellezza del corpo mostrando con discrezione colori e linee dei volti inconfondibili di Angelo Maggi, fiaba nella fiaba in cui permettersi l’antico lusso di sognare.



I ventagli sono accessori affascinanti, versatili e leggeri, l’abbinamento con gli abiti, che si accendono con i colori della terra e del fuoco, è una scelta precisa perché Tore Oppes accosta antico e moderno un incrocio di sguardi, fugaci e intensi eppure leggeri come una piuma.


Amico di Michela Murgia, con cui ha un’intesa basata sulla sperimentazione in cucina, Tore Oppes confessa: «La collezione Hilabela nasce da un percorso articolato. All’inizio ho avuto paura di non essere all’altezza del lavoro artistico di Angelo Maggi – spiega Oppes - Il valore dei suoi dipinti, la quotazione di mercato dei suoi lavori mi mettevano decisamente in soggezione. Oggi dopo che Hilabela a The Look of the Year, ultimo evento della settimana della moda di Roma, ha riscosso un successo trionfale, decretando il prestigio di una collezione di abiti senza tempo e senza confini, mi sento grato e a tratti incredulo. Non più tardi di due anni fa, giuro, aprivamo un negozio ad Alghero con pochissimi pezzi, un esperimento pilota per cercare di intercettare il gusto di una fascia di consumer, senza minimamente immaginare la portata consenso che stiamo raggiungendo. Ora la produzione pittorica di Angelo Maggi ha una sezione appositamente destinata alla nostra linea moda.»


Una galleria d’arte e insieme un atelier per Hilabela, l’intuizione interamente nata in Sardegna e, tra capi colorati, moderni ed estremamente riconoscibili, di una fantasia sconfinata che difficilmente può essere imbrigliata nei canoni consueti sia della sfilata che della classica collezione moda, ci costringe al viaggio dentro il viaggio; come Angelo Maggi che da AltaRoma2020 si sposta al Salon International d’art contemporain art3f, nel cuore di Parigi.



Anna Maria Turra


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