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SHINE, l’Haute Couture di Giorgio Armani è un inno alla luce

Preziosa e leggiadra, sfila la Collezione Armani Privé Autunno Inverno 2021/22

Shine

Una nuova stella brilla sull’alta moda, riporta la luce dopo mesi di buio e investe di festosa leggerezza l’Ambasciata d’Italia a Parigi. L’haute couture torna ad affascinare e a prendersi i suoi spazi, e Giorgio Armani le restituisce il suo ruolo da regina nel paesaggio della moda. Shine è la Collezione Privé per l’Autunno Inverno 2021 2022, è una stella che brilla nel firmamento, raffinata e leggiadra, senza tempo e senza confini se non quelli del palazzo che l’ha accolta con fasto e riconoscenza.

Nella nuova collezione i tessuti splendono impreziositi dai bagliori e dalla liquida luminosità di sete e rasi percorsi da sottili fili di metallo che ne alleggeriscono il peso, offrendo un impercettibile e delicato sostegno. I colori spiccano il volo come farfalle e si posano sugli abiti sconfinando in palette fiabesche: verde giada, viola malva e fiordaliso, grigio ardesia, il misterioso indaco, e infine il rosa nelle sue più intense declinazioni: dalla nuance fard al melograno, dal ciclamino al kasaya, il colore dei monaci buddisti.

Rosa come un ritorno alla femminilità più delicata, innocente e sensuale. Ma rosa anche come calma e positività, come le vibrazioni positive che emana. Abiti da sera scultorei e ricchi di movimento accarezzano le silhouette, bluse e gonne impalpabili sfoggiano grandi volants e crinoline, piccoli corpetti e giacche morbide evocano la cifra stilistica della maison, i gessati si declinano in una versione di grande femminilità.

Un inaspettato fil rouge collega questa collezione alla precedente, In Omaggio a Milano, con l’inserimento di alcuni pezzi senza tempo, superando il concetto di stagionalità.

Shine, la luce accende il defilè Armani Privé

Sugli abiti ricami pregiati si avvicendano a grandi boccioli di fiori che sembrano sospesi nell’aria e gli accessori rivelano elementi preziosi nella loro essenzialità: mini clutch gioiello ammantate di pietre, borse decorate con piume impalpabili, stivali-calza color nude tempestati di cristalli, scarpe basse e allungate, ballerine di tessuto, ma anche décolletés con tacchi sottilissimi.

La frizzante aria parigina pervade l’atmosfera e nasce una nuova voglia di leggerezza. Le trasparenze colmano lo spazio fra il reale e l’immaginario lasciando intravvedere luccichii, ricami, pennellate di colore e tessuti eterei. Pacate e consapevoli le donne guardano a futuro di ottimismo, lontane dal rigore dei mesi passati, indossando lunghe gonne fluttuanti a balze che enfatizzano le forme con una sublime lezione di stile. Paillettes e cristalli invadono tutto, gli abiti si aprono a corolla, o mostrano un’asimmetricità raffinata, inseguendo “una traiettoria espressiva, che supera il senso del tempo”, come afferma lo stilista.

La luce, da fenomeno immateriale si trasforma in materia tangibile, assumendo le forme di cristalli, paillettes e tessuti scivolati dai riflessi metallici. Brillare, splendere dalle prime luci del mattino fino alle ultime stelle della notte.

Nathalie Anne Dodd

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