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Salta definitivamente la World Series di Coppa America a Cagliari, Persico: «Da sardo difendo la Sardegna»

Dichiarazioni fuori dal coro arrivano dal presidente del Consorzio Costa Smeralda, l’avvocato Renzo Persico, che in un’intervista sulle pagine dell’Unione Sarda ha spiegato la sua visione sulla intricata vicenda

Coppa America

Richieste di dimissioni, interrogazioni in consiglio regionale, accuse al veleno che mettono sul banco degli imputati la Regione Sardegna e nello specifico l’assessore al turismo Gianni Chessa. Il motivo? La tappa preliminare di Coppa America, denominata World Series, che si sarebbe dovuta svolgere a Cagliari non si farà più e migrerà a Villanova, a 45 chilometri da Barcellona. L’ufficialità è arrivata in mattinata con la conferenza stampa dell’assessore Chessa che ha spiegato le motivazioni del dietrofront della Regione che a suo dire ha tentato fino alle scorse ore di ricucire lo strappo con gli organizzatori. «Tutto ciò che ho fatto – ha dichiarato l’assessore Chessa – l’ho fatto a tutela delle istituzioni e della legalità. In Italia esiste un codice degli appalti che prevede acconti e non la consegna di una cifra subito per intero. Chiunque è invitato a provare il contrario. Evidentemente non sono scese giù agli organizzatori le condizioni delle nostre leggi. E alla fine sono mancati documenti fondamentali per completare l’iter. È ora di smetterla di pensare che i sardi abbiano l’anello al naso». E mentre imperversa da giorni la bagarre sulla vicenda tra le voci fuori del coro c’è stata sicuramente quella del Presidente del Consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico, che in un’intervista rilasciata al giornalista Enrico Pilia dell’Unione Sarda ha dato la sua lettura della vicenda spezzando una lancia a favore della Regione. Il Presidente parla da manager di una delle più importanti destinazioni turistiche al mondo, ma anche da avvocato che conosce bene leggi e normative che non si possono aggirare. «La procedura prevista dal codice degli appalti non si discute e la Regione doveva comportarsi così, Chessa è stato attaccato e linciato mediaticamente, ma invece a mio avviso ha operato correttamente. Una regata non ci serve per diffondere l’immagine della nostra Isola, siamo ben altro», con queste parole l’avvocato Persico ha risposto alle domande del giornalista in un’intervista che è stata pubblicata sul quotidiano Unione Sarda  in edicola. E il Presidente Persico si è poi detto amareggiato  per una “campagna alimentata da una sola voce”: «Da sardo difendo la Sardegna – si legge nell’intervista – e l’immagine della Regione e dell anostra Isola: mi pare immorale e ingiusta la campagna di stampa e social che stanno subendo l’istituzione e il suo rappresentante nella giunta. Ma come può apparire la Regione, l’istituzione, come “traditrice”, mentre sono altri che non hanno rispettato le regole? Adesso basta». E’ la terza volta che Cagliari manca l’appuntamento con le World Series, nel 2015 il motivo era stato causato dal ritiro di Luna Rossa e successivamente il Covid aveva fatto la sua parte. Nel frattempo lo stesso team di Luna Rossa  in queste ore sta per fare armi e bagagli da Cagliari per raggiungere  la nuova base di Barcellona che sarà pronta per luglio in vista degli allenamenti per le regate di questa estate e per la World Series “soffiata” a Cagliari e ora in programma in Spagna dal 14 al 17 settembre.

Davide Mosca

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