Un’auto da competizione, con le targhe

Con la nuova Radical Rapture prosegue la tradizione della Casa automobilistica inglese di vetture di livello.

Una “barchetta” con un’anima da super car, potenza incredibile da hot hatch capaci di far rizzare i capelli in testa anche a un calvo. Una perfetta rappresentazione del gusto british per le fast car aperte. Il peso estremamente ridotto, solo 765 kg e le soluzioni particolari la rendono una delle poche vetture da gara da guidare anche in strada, con le stesse emozioni. Grazie anche all’aggressività emozionante e a una sensazione di stabilità avvertibile soprattutto in percorsi sinuosi continui e in curve significative. E senza dimenticare la aerodinamica spettacolare che non fa sentire la mancanza di qualsiasi tipo di parabrezza. Sono le caratteristiche della Radical Rapture, la nuova nata in casa Radical Sportscars – marchio automobilistico inglese con sede a Petersborough, fondata nel gennaio 1997 dai piloti amatoriali e ingegneri, Mick Hyde e Phil Abbott, con l’intenzione di costruire auto da corsa aperte omologabili per l’uso stradale e utilizzabili senza modifiche anche sui circuiti stradali tradizionali.
La scocca e struttura sono in alluminio con inserti in fibra di carbonio, le linee sono un misto tra quelle tradizionali usate dalle vetture da competizione e quelle più moderne di altri modelli. Tutto però senza concedere molto alla moda, ma rimanendo essenziale e dinamica. Linee esaltate ulteriormente dagli specchi laterali alquanto stilosi che sembrano alzarsi vigorosamente dalla carrozzeria come lance protese. Quindi innovazione e classicismo. Per il motore si è optato per un Ford 2.3 litre EcoBoost rivisitato, con 355cv e 442 Nm di coppia e velocità massima di 274km/h con un’accelerazione che la porta da 0 a 100km/h in 3 secondi e pochi decimi e 8”4 per raggiungere i 160 km/h e coppia di torsione a 320 lb/ft/44,241Kg-m

L’impianto frenatane è composto da un freno a disco anteriore da 300mm e posteriore da 280mm, entrambi a 48 palette, completamente flottante con pinze a quattro pistoncini. Vista la struttura a cielo aperto si consiglia la guida con casco. Le modifiche del motore sono state approntate soprattutto nella sezione elettronica, in quella della sovralimentazione e dell’aspirazione. Tra gli impianti di sicurezza è previsto un immobilizzatore remoto del motore e un sistema anti combustione. Il cambio scelto è un sei marce con paddles al volante e sospensioni regolabili che e derivano dalla SR3 SL e dalla RXC e barre antirollio sostituibili, alla ricerca dell’handling ideale a secondo del percorso che si è scelto di seguire, differenziale Quaife e triangoli delle sospensioni a lunghezza differenziata Radical Nik-link. Una gabbia sormonta l’abitacolo dove all’interno si trovano i sedili in stile competizione, su misura, con imbracatura e di poggiatesta integrati. Sul retro uno, splitter, un alettone ad ala doppia e un estrattore, aumentano la deportanza e stabilizzano la vettura inchiodandola meglio al suolo. Il volante è un classico multifunzione tutto a portata di mano con un display Lcd che permette di gestire sia la strumentazione dell’auto e tutta la telemetria e lavora anche come data logger.
Insomma, un’auto fatta per portare in strada «performance ineguagliabili grazie all’enorme esperienza britannica nell’ingegneria e nel design di auto sportive di massimo livello» come hanno affermato i responsabili del reparto comunicazione della Radical Sportcars. Al momento la Radical non ha ancora fornito alcuna indicazione su quale sarà il prezzo della Rapture, ma ha confermato che compreso nel prezzo, ci sarà anche un corso di guida personalizzato che permetterà ai clienti di conoscere tutti i segreti della guida su pista. (Fabio Schiavo)

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