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Quattro mostre da non perdere al Man di Nuoro

Il taglio del nastro è previsto per il prossimo venerdì 3 marzo per quattro mostre e quattro piani diversi proposti: arte, architettura, fotografia e tessitura

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Il Man, museo d’arte della provincia di Nuoro, è uno degli spazi culturali più importanti della Sardegna. Le iniziative che vengono organizzate non conoscono sosta nemmeno nei periodi invernali e anzi sono l’occasione per vivere questi preziosi spazi. Ed è anche in quest’ottica che nasce il nuovo progetto dedicato all’arte, all’architettura, alla fotografia e alla tessitura. Con un evento dal titolo “Il Man si fa in quattro” e che da venerdì 3 marzo e fino al 25 giugno 2023 proporrà quattro momenti culturali diversi, Odessa Steps con la Scalinata Potëmkin fra cinema e architettura; Olivo Barberi _Twelve ee h s nine. Dolmen e Menhir in Sardegna, Massimo Grimaldi_ Fading In, Studio Pratha Trame e geometrie.

La prima delle quattro è stata curata da Giovanni Francesco Tuzzolino e Federico Crimi in collaborazione con il Polo Territoriale Universitario di Agrigento_Università degli Studi di Palermo, National University Lviv Polytechnic Archivio dello Stato della Regione di Odessa ha come obiettivo quello di raccontare la storia del mito della scalinata di Odessa, poi rinominata “Scalinata Potëmkin” in seguito alla fortuna del celeberrimo film di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, La corazzata Potëmkin del 1925. Il progetto iniziale della scala era stato firmato nei prima anni dell’800 dall’architetto Francesco Carlo Boffo la cui storia sarebbe legata alla Sardegna. Alcune recenti scoperte d’archivio rederanno note alcune vicende del tutto inedite.

La seconda delle mostre sarà invece dedicata ad Olivo Barbieri, considerato uno dei maggiori fotografi e artisti contemporanei chiamato dalla Fondazione di Sardegna ad effettuare tre viaggi nell’arco di due anni per raccontare il legame tra archeologia e immaginario. E nello specifico l’attenzione è stata rivolta ai numerosi megaliti, dolmen e menhir disseminati sull’isola, secondo logiche ancora non chiare agli studiosi, osservati nella loro capacità di modificare lo spazio che li circonda. Barbieri aveva effettuato lo stesso viaggio in Bretagna dove sono ugualmente presenti questi reperti. La mostra è curata da Marco Delogu e Chiara Gatti.

La terza iniziativa dal titolo Fading In mette in luce l’opera i Massimo Grimaldi attraverso la selezione di reportage fotografici realizzati tra il 2010 e il 2021.  Grimaldi collabora da anni con Emergency e nel 2009 ha vinto il concorso MAXXI 2per100 con un progetto che stabiliva di devolvere il 92% del premio di 700.000 euro a Emergency per la costruzione del Centro Pediatrico di Port Sudan e di documentare l’attività dell’ospedale, dalla sua costruzione fino alla piena operatività. Il progetto in mostra al Man è stato coordinato da Elisabetta Masala con il testo di Luca Cerizza.

La quarta e ultima mostra dal titolo Trame e Geometrie è dedicata al lavoro dello Studio Pratha, un gruppo creativo nato da un’idea di Graziella Carta nel 2017. Pratha reinterpreta in chiave contemporanea una tecnica di tessitura dalla storia millenaria, ormai praticata solo nel borgo di Sarule. La fase esecutiva degli arazzi resta ancorata al cuore della Barbagia, dove le maestre tessitrici creano le opere Pratha utilizzando  lana di pecora sarda e lavorando sul tradizionale telaio verticale, totalmente manuale.

Davide Mosca

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