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Previsione da record per la stagione 2022

A commentare i primi dati positivi il Ceo di Smeralda Holding, Mario Ferraro, che ha rimarcato l’impegno per allungare la stagione e rendere sempre più green ed ecosostenibile la destinazione turistica più iconica del Mediterraneo

La Costa Smeralda festeggia i 60 anni con numeri positivi. Nell’estate 2022 si conferma destinazione regina a livello mondiale e declina in modo sempre più innovativo il concetto di lusso, abbinato a una filosofia di sostenibilità che mai come oggi è un vantaggio competitivo e un trampolino per affrontare le sfide future della destinazione.

«Negli ultimi mesi abbiamo registrato un ritorno consistente della domanda domestica e di quella europea, nonché recuperato bacini di mercato scomparsi ormai da due anni come gli Usa, il Sud America e il Medio Oriente. Una richiesta tanto forte da porci ora nella prospettiva di un 2022 da record – spiega Mario Ferraro, Ceo di Smeralda Holding, proprietaria degli storici alberghi Romazzino, Pitrizza, Cervo e Cala di Volpe -. I mercati dell’ex Unione Sovietica rappresentano per noi storicamente una parte importante del nostro business, fino al 20% del totale. Quando è scoppiata la guerra c’era preoccupazione, ma oggi possiamo dire che le cose vanno bene».

In epoca pre-Covid, Smeralda Holding aveva infatti chiuso il 2019 con un fatturato di 106 milioni di curo e margine operativo lordo per 35 milioni. Le previsioni per quest’anno invece già parlano di un giro d’affari complessivo di 108 milioni, con un Ebitda a quota 36 milioni circa: «Sentiamo anche noi la pressione inflazionistica – ammette Ferraro -. Specialmente sui prezzi energetici, visto che la bolletta è cresciuta del 60%. Ma anche alimenti e bevande hanno registrato aumenti importanti. Parte di tali incrementi si riflettono evidentemente sulle tariffe, che però sono salite anche a seguito della spinta positiva della domanda. Non si può inoltre non sottolineare come gli ultimi due anni ci abbiano insegnato a essere più efficienti e a razionalizzare meglio i costi. Il che aiuta a mantenere le marginalità persino in tempi di pressione inflazionistica». Smeralda Holding, poi, prosegue nel piano di investimenti quinquennale, pilastro importante nella strategia di sviluppo e diversificazione dell’offerta turistica avviata dal Gruppo nel 2017. Un segnale importante quest’anno è arrivato dalle date di apertura, che sono state anticipate rispetto agli ultimi anni. Il Cala di Volpe e l’Hotel Cervo hanno aperto il 17 marzo, l’opening più anticipato nella storia dell’albergo iconico della Costa Smeralda. Un segnale importante e positivo per il mercato turistico e lo stesso territorio. Pitrizza e Romazzino hanno inaugurato il 25 maggio. Il lavoro continuerà in questa direzione, portando avanti il restyling delle strutture dopo l’imponente opera di rinnovamento dell’Hotel Cala di Volpe.

«Il nostro obiettivo è il rinnovo delle strutture entro il 2024 – sottolinea Mario Ferraro, Ceo di Smeralda Holding – in modo da completare il piano industriale di rilancio e posizionamento. Vogliamo arrivare a una stagionalità di almeno sei mesi». Confermati, quindi, ulteriori 80 milioni di investimenti complessivi, che hanno visto il completamento dell’ultima fase di restyling del Cala di Volpe e vedranno poi l’avvio dei lavori, nel 2023, negli storici hotel della Costa Smeralda: Cervo, Pitrizza e Romazzino. «Siamo molto orgogliosi di vedere procedere speditamente, secondo i tempi previsti, le tappe del nostro piano di investimenti – conclude Mario Ferraro -. Un programma che guarda al futuro, sempre più green ed ecosostenibile, di una delle destinazioni turistiche più iconiche e rappresentative a livello mondiale: la Costa Smeralda».

Giandomenico Mele

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