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Autunno, un aiuto dalla natura per rinforzare le difese immunitarie
18 Novembre 2020


Autunno, un aiuto dalla natura per rinforzare le difese immunitarie


L’autunno, con i suoi colori dorati e morbidi, con le giornate che si accorciano e le notti che si allungano, è una stagione preziosa per mettere a fuoco i nostri obiettivi e dare un nuovo assetto alla nostra vita. Dopo i mesi estivi in cui abbiamo fatto un pieno di sole, di aria e di libertà – quest’anno più che mai dopo il lockdown – dobbiamo tornare a dedicarci al nostro corpo e alla nostra interiorità per trovarci pronti a fronteggiare il nuovo assalto della pandemia.



L’autunno è stagione di cambiamento e di raccolti, di bilanci e di interrogativi ma dietro all’apparente malinconia che sembra pervadere le giornate, in realtà si cela una ricchezza profonda, che trova nei mutati ritmi della natura la possibilità di trovare nuovi equilibri. Per la natura l’autunno è una stagione  ricca, il suo nome infatti deriva dal verbo latino “augere” che significa “aumentare”; è il periodo  dell’abbondanza dei raccolti di frutta.


Assecondare questa fase di cambiamento, che ci accompagna sia fisicamente che spiritualmente, è una fonte di arricchimento personale e spirituale, e anche il nostro corpo può trarre beneficio dai doni della natura e dalle pratiche spirituali che più ad essa si avvicinano. Per cogliere il significato più profondo di questa stagione, le sue potenzialità e l’impatto che può avere su di noi, oggi incontriamo oggi la dottoressa Patrizia Pellegrini, naturopata, bioterapeuta nutrizionale® e riflessologa plantare.



Dott.ssa Pellegrini, lei è esperta in naturopatia, vuole spiegarci brevemente in cosa consiste questa disciplina?

«L’essere umano è dotato di una innata vis sanatrix naturae, ossia di un potere di auto-guarigione. Lo squilibrio mente/corpo porta a uno scompenso, la malattia. La naturopatia, o medicina naturale, nasce non tanto per curare un malato bensì per evitare che si ammali. Sono sempre più numerose le persone contrarie all’utilizzo di farmaci tradizionali e propense a utilizzare i metodi naturali. Ippocrate, medico dell’Antica Grecia, oltre duemila anni fa affermava: “Quando qualcuno desidera la salute occorre chiedergli se è disposto a sopprimere le cause della malattia,  poiché la causa di ogni nostra sofferenza risiede unicamente dentro di noi”.



Il compito del naturopata, attraverso una consulenza specifica, è quello di promuovere la salute di donne e uomini. Il suo obiettivo è incrementare le risorse vitali per prevenire le patologie e attivare i  processi di auto-guarigione. In primo luogo bisogna favorire i processi di eliminazione delle tossine e rafforzare il sistema immunitario, in un secondo momento ricostituire l’assetto organico. Come recita un altro motto della scuola di Ippocrate: “Primo non nuocere, recare il minor danno possibile, l’ideale sarebbe non arrecarne alcuno”.



Il naturopata quindi è un consulente per la salute, un curatore che educa alla comprensione degli errori che hanno causato il malessere fisico, psichico e sociale, e opera affinché non ci sia bisogno di ricorrere a una revisione dello stile di vita ma propone un modus vivendi perfettamente naturale».



Quali sono gli alimenti da cui possiamo trarre beneficio per rafforzare le nostre difese immunitarie, anche in vista di una nuova ondata pandemica?

«In autunno la natura offre alimenti semplici e facili da cucinare ricchi di ferro e vitamine, come il cavolo, i finocchi, le lenticchie, gli agrumi, le melagrane e le verdure amare, che sono anche drenanti e ottimi potenziatori del sistema immunitario. Dobbiamo anche sapere che i carboidrati non favoriscono l’aumento di peso ma, al contrario, facilitano la scomposizione dei grassi; devono però essere consumati con moderazione e associati ad altri cibi e condimenti in base alle diverse esigenze. Aglio, peperoncino, olio extra vergine di oliva sono un prezioso alleato della salute.



Tra i frutti che ci regala l’autunno, un posto di riguardo spetta sicuramente alla melagrana. Questo frutto non può mancare sulle tavole di chi vuole preservare al meglio la sua salute: ricco di vitamina A e C e di flavonoidi, è un vero e proprio antiossidante con un’azione specifica sul microcircolo; ha proprietà ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti, pertanto risulta indicato anche nel trattamento e nella gestione di patologie metaboliche come il diabete.
Secondo la Bioterapia Nutrizionale la melagrana si rivela utile anche in caso di anemia, grazie all’elevata biodisponibilità di ferro in essa contenuto, inoltre essendo un frutto a ridotto contenuto di sodio e fosforo svolge una notevole azione diuretica e drenante».



Come consumare la melagrana?

«Possiamo portare la melagrana sulla nostra tavola quotidianamente, a partire dalla colazione. Una spremuta di melagrana è facile da preparare, basta semplicemente schiacciarne i chicchi in uno schiacciapatate. I chicchi possono anche essere aggiunti a uno yogurt con cereali apportando al nostro organismo una quota aggiuntiva di vitamine e antiossidanti; consumata ai pasti principali, oltre ad essere una risorsa di vitamine, la melagrana ha una deliziosa funzione decorativa, non dimentichiamo che il nostro cervello “pregusta” i sapori nel momento in cui vede i cibi e ne sente i profumi. Un’insalata di rucola, finocchio crudo e melagrana è un contorno semplice e ricco di vitamine che oltre ad essere gustoso e fresco associa alimenti dalle molteplici virtù: la rucola stimola il metabolismo grazie al suo contenuto di iodio e di ferro che va a sommarsi a quello della melagrana, che contiene anche molta vitamina C. Il finocchio crudo svolge un’azione diuretica utile a eliminare le scorie metaboliche».



Il clima diventa più rigido e l’accorciarsi delle giornate incidono anche sull’umore. Quali altre pratiche possiamo associare all’alimentazione naturale?

«Si può abbinare a una corretta alimentazione una bella passeggiata quotidiana, alternando passi lenti a passi accelerati per attivare il metabolismo e anche eliminare le tossine attraverso la pelle; si può far seguire un bagno caldo nella cui acqua versare alcune gocce di lavanda e fiori d’arancio che aiutano a rilassarsi in modo naturale».



L’autunno possiede anche un forte significato simbolico e spirituale. In che modo possiamo farne tesoro per sostenere i ritmi quotidiani e affrontare le paure per il futuro?

«È una buona prassi “immergersi” nella natura per apportare importanti benefici alla mente, al fisico e alla spiritualità, per staccare dalla vita frenetica, per beneficiare della forza degli elementi naturali, migliorando il nostro benessere e anche la salute cardiovascolare. Uno studio pubblicato nel 2012 sul Journal of Cardiology ha evidenziato che nei pazienti anziani con ipertensione, dopo un soggiorno di qualche giorno nel verde della campagna, la pressione sanguigna si abbassa significativamente riducendo i rischi di diabete di tipo 2 e di malattie cardiache, soprattutto se confrontati con persone che hanno trascorso lo stesso tempo in un contesto urbano».



Quali sono i disturbi tipici di questa stagione e come possono essere affrontati? 

«Per contrastare i disturbi classici dell’autunno, i primi raffreddamenti e le prime influenze, dobbiamo aumentare le nostre difese immunitarie con una sana alimentazione e un buon movimento fisico, controllando i valori nel sangue della vitamina D, che è un vero e proprio ormone del benessere: se il suo valore è inferiore a 30 mg va integrata. Un’alimentazione appropriata contrasta anche problemi di insonnia, cefalee, dolori muscolari».



Lei si occupa anche di gravidanza, quali accorgimenti possono adottare le future mamme per affrontare al meglio i mesi più freddi?

«La vitamina D è importantissima in gravidanza per prevenire patologie come il diabete gestazionale, per sostenere lo sviluppo osseo del feto e nei bambini per prevenire il rachitismo; in età avanzata aiuta a prevenire osteopenia e osteoporosi. È molto importante tenere sotto controllo il peso: la vitamina D si
accumula nel tessuto adiposo e diventa meno disponibile da parte dell’organismo. Va però assunta al mattino e non alla sera perché inibisce la sintesi di melatonina, e può interferire con la qualità del sonno.


Suggerisco anche trattamenti di riflessologia plantare e di ginnastica specifica per la gravidanza come utile strumento per mantenersi in forma e favorire un atteggiamento mentale positivo. La donna incinta trarrà numerosi vantaggi da una corretta attività fisica, che incrementa il tono muscolare e la flessibilità, migliora la postura, apporta maggiore efficienza all’apparato respiratorio e aumenta il trasporto d’ossigeno al feto. Si avrà anche un miglior funzionamento del sistema cardiocircolatorio, minori gonfiori agli arti e minori dolori alla schiena, e numerosi vantaggi ormonali come la liberazione di endorfine; inoltre l’attività fisica prepara il perineo al parto e previene prolassi e incontinenza, facilitando il recupero post-partum, anche con notevoli benefici psicologici ed emozionali».



L’autunno dunque, con i giusti accorgimenti, può essere una grande risorsa per rafforzare le difese immunitarie e avviare nuove buone abitudini, e non dimentichiamoci che “la salute vien mangiando!”.



Nathalie Anne Dodd



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