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Pamuk intervistato da Annachiara Sacchi sul nuovo numero de «la Lettura»

Oggi il supplemento del Corriere della Sera pubblica un’intervista al Nobel turco che il 28 maggio a Porto Cervo riceverà il riconoscimento internazionale del Premio Costa Smeralda 2022

La conversazione con Annachiara Sacchi, e pubblicata su «la Lettura» di domenica 22, è avvenuta lo scorso 11 maggio via Zoom. La giornalista del supplemento letterario del Corriere della Sera ha intervistato Orhan Pamuk, Nobel per la Letteratura nel 2006, sul suo nuovo romanzo Le notti della peste (tradotto da Barbara La Rosa), che uscirà a settembre, pubblicato in Italia da Einaudi come i precedenti libri. Ma non solo, si è parlato anche del Premio Costa Smeralda 2022. L’arrivo a Porto Cervo dello scrittore turco è previsto infatti tra pochi giorni: la cerimonia della premiazione sarà sabato 28 maggio.

Gli sarà conferito il Premio internazionale con questa motivazione: «Pamuk rinnova oggi la figura e il ruolo dello scrittore e si muove, nello scenario millenario del Mediterraneo, come una personalità che mischia tutte e ciascuna delle sue valenze. Ci ricorda che l’artista e lo scrittore si incaricano di rivelare, non rinnegando il passato ma cercando di capirlo e interpretarlo, tracce di futuro e scenari di possibilità. Le sue parole e le sue immagini sono un monito e un esempio di qualità, di umanità, di stupore: è questo che chiediamo ai modelli. E lui certamente è uno».

Il Premio Costa Smeralda è promosso dal Consorzio Costa Smeralda presieduto da Renzo Persico e diretto da Stefano Salis. Sponsor: Smeralda Holding.

Le notti della peste

Il nuovo romanzo in uscita a settembre con Einaudi è ambientato su un’immaginaria isola del Mediterraneo in cui, all’inizio del Novecento, scoppia la peste. Un medico e un giovane ufficiale ordinano la quarantena, ma si scontrano con difficoltà di natura politica e religiosa. Va sottolineato che anche per questo motivo Pamuk in Turchia è stato accusato di vilipendio nei confronti del suo Paese. Per lo scrittore non è la prima volta. Il suo rifiuto del titolo “artista di Stato” nel 1998, seguito dalle dichiarazioni sul genocidio armeno e l’oppressione dei curdi suscitarono serie reazioni del suo governo, culminato nel 2005 con l’accusa di aver offeso l’identità turca, da cui fu prosciolto nel 2006, l’anno in cui gli fu assegnato il Nobel.

Il Museo dell’Innocenza

Arte, letteratura e attualità. Con «la Lettura» ha parlato anche di guerra in Ucraina, di migrazioni e ingiustizie, di interessi economici ma anche di grandi artisti. E alla soglia dei settant’anni (li compirà il 7 giugno), con ottimismo racconta del «Museo dell’Innocenza», che sta “costruendo” da dieci anni nel vecchio palazzo di Istambul dove “abitava” Füsun, il personaggio femminile dell’omonimo romanzo, in cui raccoglie gli oggetti eterogenei che comporranno le 83 teche – tante quante i capitoli dell’omonimo romanzo –. Il museo è nato dalla forza dell’immaginazione dello scrittore. Una delle storie immaginate da Pamuk ha dato quindi origine a un museo vero e proprio da visitare, un tesoro nel cuore di Istanbul: una storia di collezionismo e amore, la celebrazione del potere dell’immaginazione di plasmare la realtà che ci circonda.

Arianna Pinton

Premio Costa Smeralda

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