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Orgosolo, un museo a cielo aperto nel cuore della Sardegna
26 Marzo 2020

Orgosolo, un museo a cielo aperto nel cuore della Sardegna


I musei di arte contemporanea non sono tutti al chiuso. A Orgosolo basta passeggiare per le sue antiche viuzze per perdersi in un mare di forme, volti, slogan e colori. Il paese nel cuore della Barbagia, di gran lunga uno dei più famosi  della Sardegna, è una delle mete preferite da chi desidera imbattersi nelle storie e nelle tradizioni più autentiche dell\'isola. Orgosolo si trova nella zona centrale della Sardegna, a pochi chilometri da Nuoro, ed è circondato dai profili e dalle vette dell\'impervio e selvaggio Supramonte. Il paese, che conta poco più di 4mila abitanti, è conosciuto soprattutto per i suoi murales. Opere d\'arte che fin dagli anni Sessanta raccontano la vita del luogo e le grandi battaglie anche politiche che hanno cambiato il mondo.



A realizzare il primo murale a Orgosolo, nel 1969, furono gli anarchici milanesi del collettivo Dioniso. Qualche anno più tardi, nel 1975, in occasione dei trent\'anni dalla Liberazione dal nazifascismo, il pittore e insegnante toscano Francesco Del Casino, insieme agli alunni della scuola media del paese, realizzò più di dieci murales. Poi fu la volta del pittore Pasquale Buesca e del gruppo culturale Le Api. Nel giro di poco tempo gran parte delle mura del centro di Orgosolo furono colorate dalle belle e caratteristiche opere d\'arte. I temi trattati sono svariati, ma il grosso si concentra sui personaggi e sugli avvenimenti storici e sociali, sia italiani che internazionali.



Così a Orgosolo si possono ammirare murales dedicati alla Liberazione, alle tradizioni barbaricine, alla difesa dell\'ambiente, a Karl Marx, al pacifismo, a Salvador Allende, ad Antonio Gramsci, a Ernesto Che Guevara e allo scandalo di Tangentopoli.



Ma Orgosolo, che vanta una storia che affonda le radici nell\'epoca prenuragica, non è soltanto murales. L\'area attorno al paese è infatti ricca di siti archeologici, come nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas. Numerose anche le chiese, sia nel paese che nelle aree campestri. A richiamare numerose persone è poi la storia della beata Antonia Mesina, una giovane donna uccisa nel 1935 nel tentativo di sottrarsi a una violenza sessuale. Tra gli eventi che hanno segnato la storia del paese c\'è la Rivolta di Pratobello, nel 1969, quando 3.500 persone occuparono i campi utilizzati dai pastori e che l\'esercito voleva trasformare in un poligono di tiro. Di grande importanza sono le tradizioni del luogo, dall\'enogastronomia alle feste fino ai colori dei costumi tradizionali. Il territorio di Orgosolo, che abbraccia una buona fetta del Supramonte, è poi molto frequentato dagli amanti dell\'escursionismo. Sono infatti diverse le associazioni che organizzano tour guidati negli angoli più suggestivi e incontaminati della zona. Segnato per decenni dal fenomeno del banditismo, nel 1961 il paese ha ospitato le riprese del film Banditi a Orgosolo del regista Vittorio De Seta.



Informazioni utili


Nel territorio comunale di Orgosolo sono presenti diverse strutture ricettive, come b&b e agriturismi. Il paese dista 20 chilometri da Nuoro, il capoluogo di Provincia. Da Olbia è lontano 123 chilometri, da Arzachena 147, da Sassari 140 e da Cagliari 199. Per maggiori informazioni: visitaorgosolo.it.



Dario Budroni


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