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Olio extravergine di oliva, principe della dieta salutista

L’oro verde sulle nostre tavole

Mediterraneo e solare, ecco l’albero di olivo.

Se avete avuto la fortuna di viaggiare nelle campagne della Puglia o della Grecia sarete rimasti affascinati dalla distesa di quegli alberi pacifici e bitorzoluti, dal tronco spesso cavo, dalle foglie lucenti e dai frutti i cui colori spaziano dal bianco avorio a intense tonalità del verde fino al nero violaceo.

Sembrano alberi fragili per quel loro aspetto contorto, ma in realtà gli olivi sono piante longeve che ricrescono dai virgulti radicali, necessitano di poca acqua e di molto sole. L’olivo non è indigeno dell’Europa meridionale, ma pare sia giunto dall’Asia minore dove inizialmente cresceva allo stato selvatico, col nome di oleaster, i cui frutti aspri e piccoli danno pochissimo olio. Dalla selezione effettuata in Siria sull’oleastro deriva probabilmente l’olivo che i Fenici diffusero in tutto il Mediterraneo, e che il mito racconta essere stato piantato per la prima volta in Grecia da Atena. In passato, dal frutto dell’olivo si ricavava l’olio per le lucerne e i romani ritenevano che un massaggio d’olio fosse un bagno di giovinezza, grazie alle sue virtù lenitive ed emollienti.

Oltre all’abbondante letteratura, alla mitologia e alle leggende che celebrano l’olivo, la sua meritata fama deriva dalla ricchezza dei suoi frutti che sono una fonte preziosa di glucidi, protidi e vitamine.

L’olio d’oliva è il condimento più famoso e più apprezzato al mondo, e oltre che per il suo unico e distintivo sapore, è ricco di tantissime proprietà che lo rendono l’alimento principe della dieta mediterranea. Dal semplice filo d’olio da gustare su una croccante bruschetta, al condimento per insalate, paste asciutte e pietanze fino al gelato (provare per credere, la sua dolcezza con una punta di piccante è sorprendente), non c’è preparazione gastronomica che non possa beneficiare della sua presenza. E la sua grande fama è anche dovuta alla semplicità della sua produzione.

Le olive raccolte in autunno vengono trasferite in cassette, e dal campo al frantoio non passano più di 24 ore, in modo da garantirne la freschezza. Si procede quindi alla spremitura a freddo che preserva le proprietà nutrizionali e benefiche dell’olio. Per essere definito extravergine, l’olio deve rispettare parametri ben precisi e non superare l’0,8 % di acidità; il suo impiego migliore è a freddo, tecnica che ne preserva tutte le proprietà organolettiche e i principi benefici.

Nell’ambito di un’alimentazione equilibrata, l’olio extravergine d’oliva aiuta a prevenire i problemi cardiovascolari, tenendo a bada il cosiddetto colesterolo cattivo (LDL) e producendo colesterolo buono (HDL); è ricco di antiossidanti (vitamina E, acido oleico, polifenoli) che aiutano a contrastare i radicali liberi e aiuta la digestione.

Possiede proprietà antinfiammatorie, apporta acidi grassi essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare da solo, ed è un supporto ideale per le vitamine liposolubili A, D, E, K, di cui agevola l’assorbimento intestinale. È adatto al consumo a ogni età, dalla prima infanzia alla vecchiaia avanzata.

Inoltre, è stato dimostrato che all’interno di un’alimentazione di tipo mediterraneo svolge funzioni preventive contro alcuni tumori come quelli del seno, del colon, del tratto digestivo e quelli legati a cause ormonali.

Quest’anno, fra il 7 e l’8 dicembre 40 cooperative e frantoi hanno promosso il progetto “Un extra per la ricerca” firmato dalla Fondazione Airc con gli olivicoltori di Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola, per sostenere il lavoro dei 5 mila ricercatori Airc e valorizzare l’olio extravergine d’oliva italiano, informando il pubblico sull’importanza di adottare comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro.

“Attraverso queste iniziative – sottolinea il presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo – intendiamo avvicinare i consumatori a questo prodotto straordinario per le sue caratteristiche organolettiche e nutraceutiche”. Come produttori di materie prime, interviene il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, “abbiamo una responsabilità nei confronti dei consumatori e aderiamo a questa iniziativa quale occasione per promuovere una corretta alimentazione di cui il nostro Paese può a pieno titolo essere testimonial”.

Un numero sempre crescente di studi scientifici sta dimostrando la stretta correlazione tra un’alimentazione varia ed equilibrata e la prevenzione del cancro. L’American Institute for Cancer Research ha calcolato che abitudini alimentari poco salubri sono responsabili di circa tre tumori su dieci. I risultati di un recente studio italiano, sostenuto da Fondazione AIRC, hanno dimostrato in esperimenti di laboratorio che il consumo quotidiano di olio extravergine d’oliva aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali. La scoperta, pubblicata sulla rivista Gastroenterology, è del gruppo di ricerca di Antonio Moschetta dell’Università degli Studi di Bari: “L’olio extravergine di oliva tipico del nostro territorio è ricco di acido oleico, una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare. In studi preclinici abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico è in grado di garantire notevoli benefici per la salute”.

 

Pertanto lasciatevi tentare dall’oro verde, dal suo profumo e dal suo sapore delicato o deciso, è un bene prezioso che tutto il mondo ci invidia e tenta di copiarci.

Nathalie Anne Dodd

Credits

Immagine di copertina

  • Olio per condire, Jessica Lewis ©unsplash

Galleria verticale

  1. Ulivo Grecia Don Fontijn ©unsplash
  2. Olio extra vergine Roberta Sorge ©unsplash
  3. Bruschette olio e pomodoro Calum Lewis ©unsplash

Galleria orizzontale

  1. Olio per condire mike-kenneally ©unsplash
  2. Olive bianche Nikoli Afina ©unsplash
  3. Olive nere Clem Onojeghuo ©unsplash
  4. Olivo Puglia Ernesto Bruschi ©unsplash
  5. Raccolta di olive John Cameron ©unsplash

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