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Mustazzoleddus de mendula – i biscotti di mandorle

Ne esistono di diversi tipi. I mustazzoleddus prevedono mandorle, limone e zucchero cotto “a puntu”

I mostaccioli di mandorle (o mustazzoleddus, utilizzando il termine sardo) è un altro dolce che accompagna l’arrivo delle vacanze natalizie. Sono dei biscotti particolarmente usati nella zona a sud della Sardegna, a cominciare dalle zone di Oristano, anche se questa non è altro che una delle innumerevoli versioni che vengono cucinati in Italia. Esiste la variante napoletana, salentina, calabrese, ma i Mustazzoleddus de mendula si contraddistinguono per gli ingredienti a base di mandorle, limone, sambuca, e per la glassa di zucchero che, per come viene composta, viene definita a puntu. Questo rivestimento conferisce eleganza e un sapore delicato. Per questo, rappresenta un biscotto che, con l’arrivo del Natale, può diventare un bellissimo oggetto ornamentale da mettere al centro della propria tavola.

Ingredienti:

  1. 200 grammi di farina di mandorle
  2. 100 grammi di zucchero
  3. 2 uova
  4. sale
  5. un goccio di sambuca
  6. 100 grammi zucchero a velo
  7. 2 cucchiai acqua di fior d’arancio

Preparazione

Si prende la farina di mandorle e si comincia a lavorarla inserendo le uova e lo zucchero. All’impasto sarà poi aggiunto un goccio di sambuca e un pizzico di sale, in modo da equilibrare il gusto e rendere il composto omogeneo al punto giusto.

Una volta terminato, è necessario lasciar riposare il tutto per circa 30 minuti. A questo punto, si stende il preparato creando le figure che più vi aggradano. I formati spesso utilizzati sono quelli romboidali, ma si possono ottenere dei mostaccioli davvero invitanti riallacciandosi a una festività o a un evento speciale. Nel caso in cui si volesse proseguire con la forma a rombo, si possono ottenere i lati con un coltello da cucina, stando attenti ad smussare i vertici del biscotto, oppure con le classiche formine che si trovano nei negozi. Una volta compiuto, si inseriscono i dolci in forno per un massimo di 20 minuti, con una temperatura che può variare da 150 a 180 gradi. Nel frattempo, si può cominciare a lavorare sulla glassa. Per questo tipo di dolce, deve essere “a puntu”, lasciando che il peso iniziale dello zucchero sia il doppio di quello dell’acqua in modo che sia denso. S’inserisce prima lo zucchero, e poi l’acqua, scaldandolo insieme a 2 cucchiai d’acqua di fior d’arancio. Per essere certi della cottura, toccando lo sciroppo si deve praticamente formare un filo tra il pollice e l’indice. Se tutto ciò avviene, allora il liquido sarà pronto per essere sparso attorno ai mostaccioli, che otterranno così un colore candido e un gusto prelibato, perfetto per le grandi occasioni.

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