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Mortorio e Soffi, due isole deserte di fronte alla Costa Smeralda

Parte del Parco Nazionale della Maddalena, nel medioevo fecero da sfondo a violente battaglie navali tra genovesi e saraceni

Le vedi da lontano. Mentre ti fai il bagno in Costa Smeralda oppure quando percorri la strada che da Olbia arriva a Porto Cervo. Le isole di Mortorio e Soffi sono due gioielli incastonati nel mare da cartolina della Gallura. Fanno parte del Parco Nazionale della Maddalena e sono caratterizzate dai colori unici dell’acqua, dalle evoluzioni del granito e dal verde scuro della macchia mediterranea. Deserte e incontaminate, sono soggette a una lunga serie di rigide norme che ne tutelano l’integrità.

Dal punto di vista ambientale le isole di Soffi e Mortorio sono dei veri e propri capolavori della natura. Le calette regalano per esempio scenari da sogno, in linea con gli altri famosi angoli della Gallura. Inoltre qui nidificano sia il gabbiano corso che il falco pellegrino. Per anni contese dal Comune di Arzachena e dal Comune della Maddalena, il contenzioso riguardante le due isole è stato lenito dall’istituzione del Parco Nazionale della Maddalena.

Negli anni Cinquanta fu proprio a Mortorio che venne scritto il primo capitolo dello sviluppo turistico che avrebbe poi interessato la zona di Monti di Mola, poi chiamata Costa Smeralda. L’isola di Mortorio venne infatti acquistata nel 1954 dall’industriale Kerry Mentasti, allora proprietario dell’acqua San Pellegrino.

Più avanti Mentasti comprò anche i terreni di Porto Cervo, per poi rivenderli all’amico Karim Aga Khan. Sua figlia, morta pochi anni fa, si chiamava Esmeralda.

E fu proprio lei a dare il nome alla futura destinazione turistica divenuta celebre in tutto il mondo come Costa Smeralda.

Invece nel corso del Medioevo l’isola di Mortorio, ben visibile da Romazzino, Liscia Ruja, Rena Bianca e da tutto il golfo di Cugnana, fece da sfondo a importanti e violente battaglie. Per esempio si dice che qui le armate genovesi sterminarono i pirati saraceni, ammucchiando come monito i cadaveri sull’isola. Ma si sostiene anche che nei pressi di Mortorio a scontrarsi furono i Genovesi e i Pisani, in quel periodo in lotta per il controllo del nord Sardegna. Inoltre si parla  di una battaglia in cui gli stessi Genovesi e Pisani si allearono per sconfiggere i saraceni. In ogni caso l’origine sinistra del toponimo deriverebbe proprio dal ritrovamento di ossa umane nella piccola isola.

Dario Budroni

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