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Monte d’Accoddi, una ziqqurat alle porte di Sassari

L'altare preistorico è un unicum nel Mediterraneo. Più antico dei nuraghi, è uno dei siti più visitati in Sardegna

Solitamente in Sardegna ci si imbatte in nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas. Invece in un preciso punto tra Sassari e Porto Torres si può rimanere incantati davanti a un monumento che non ha eguali in tutto il bacino del Mediterraneo. Per ammirare un qualcosa di simile bisogna andare fino in Mesopotamia, dove sorgono le più famose ziqqurat. L’altare preistorico di Monte d’Accoddi è un singolare capolavoro del passato in parte ancora avvolto dal mistero. A colpire è anche la sua età: basti pensare che fu costruito circa cinquemila anni fa, molto prima dell’avvento della civiltà nuragica. Per secoli imprigionato nella terra di una collina, il prestigioso sito fu scoperto e poi scavato verso la metà del Novecento.

L’altare, di vaste dimensioni e a forma di piramide, si trova nel centro della storica regione della Nurra, a pochi chilometri dalla zona industriale di Sassari. Tende verso il cielo, visto che con tutta probabilità doveva rappresentare un ponte tra il mondo dell’uomo e quello divino. Il santuario fu utilizzato in due fasi: quella del Neolitico finale, dal 3500 al 2900 avanti Cristo, e quella dell’Eneolitico, dal 2700 avanti Cristo in poi. In questa ultima fase attribuito alla cultura prenuragica di Abealzu-Filigosa, l’altare preistorico di Monte d’Accoddi è sovrastato da una grande piattaforma alla quale si può accedere attraverso una lunga rampa.

Nel corso dei millenni il monumento è stato più volte abbandonato e riutilizzato attraverso importanti modifiche strutturali. C’è da dire, comunque, che il suo scopo non è ancora chiarissimo. Esistono diverse ipotesi, ma in ogni caso è fuori discussione la funzione religiosa che l’altare esercitava per gli antichi abitanti della Nurra.

Attorno al sito, uno dei più visitati in Sardegna, si possono inoltre ammirare altri manufatti prenuragici, sempre connessi all’altare. Come per esempio una grande lastra di pietra che veniva probabilmente utilizzata come altare sacrificale e poi ancora un menhir di oltre 4 metri e due grandi massi lavorati a forma di sfera.

Come arrivare. L’altare di Monte d’Accoddi si trova a metà strada tra le città di Sassari e Porto Torres. Ben segnalato, si accede attraverso un incrocio lungo la strada statale 131, al chilometro 222.

Info utili. Il sito archeologico è visitabile dal martedì alla domenica. Il biglietto singolo di ingresso costa 4 euro, con riduzioni per gruppi e scolaresche. Per altre informazioni visitare il portale ufficiale del Ministero per i beni e le attività culturali.

Dario Budroni

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