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10 Gennaio 2020

Maestosa, la ruota panoramica che ha conquistato Olbia


Il suo profilo e le sue ottimila luci si possono ammirare da ogni angolo della città. La Maestosa è la ruota panoramica che nel giro di pochi mesi è riuscita a diventare un simbolo di Olbia. È stata tirata su soltanto la scorsa estate e adesso sembra quasi impossibile immaginare il lungomare senza di lei. Di proprietà della ditta Lupetti di Pistoia, e accolta a braccia aperte dall\'amministrazione comunale, la Maestosa è ormai diventata una vera e propria star. Basta fare un giro su Instagram per rendersi conto di quanto la ruota panoramica, l\'unica fissa in Sardegna e una delle più grandi in Italia, sia fotografata e apprezzata da olbiesi e turisti.



Alta 36 metri, visibile da ogni angolo del golfo interno, la Maestosa conta ottomila punti luce e ventisei cabine, di cui una riservata alle persone con disibilità e un\'altra più lussuosa, con parquet, sedili in pelle e uno spazio dedicato a chi sogna un brindisi ad alta quota. Un gioiello circolare nuovo di zecca che proprio a Olbia ha fatto il suo esordio assoluto.



In realtà la ruota panoramica sarebbe dovuta restare a Olbia pochi mesi. Montata a fine luglio, avrebbe dovuto lasciare la città nel mese di ottobre. I proprietari della ruota, evidentemente soddisfatti della location e della risposta da parte di olbiesi e turisti, hanno però deciso di non fare le valigie.



Così si sono rivolti all\'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, che ha competenza sull\'area di fronte al centro storico, e hanno ottenuto una concessione di quattro anni. La Maestosa resterà dunque a Olbia, per la felicità dei cittadini, del Comune e anche dei commercianti del centro. Sempre in funzione, la ruota panoramica è stata letteralmente presa d\'assalto anche in occasione del concerto di Elisa dello scorso Capodanno. In centinaia hanno fatto la fila per godersi dall\'alto lo spettacolo della cantante e anche dei fuochi d\'artificio sparati sul mare. Di giorno, fare un giro sulla Maestosa significa invece imbattersi in un panorama a 360 gradi che va dall\'isola di Tavolara fino alle fredde vette del massiccio del Limbara.


Dario Budroni

Inspiration

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