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Le Giornate Fai d’Autunno, il programma

Nove punti nevralgici della Sardegna al centro di un programma di valorizzazione di tutte risorse del territorio

Giornate Fai d’Autunno

Le Giornate del Fai sono da sempre un’occasione di scoperta. Oggi però c’è qualcosa di più che rende questo evento speciale. Un numero, il 10. Sono gli anni di questa iniziativa che ha sempre sostenuto il territorio italiano, con le sue meraviglie sparse in ogni regione. Per questo, sabato 16 e domenica 17 ottobre, il pubblico potrà tornare a visitarle grazie al supporto dei responsabili del FAI, che sapranno come raccontare tutto ciò che ruota attorno a queste strutture.

La Sardegna, ovviamente, c’è. Il che non dovrebbe sorprendere, avendo in mano un patrimonio che va valorizzato in ogni giorno dell’anno. E la stagione migliore, lontana dai flussi estivi, è proprio questa, l’autunno. Dove tutto si respira lentamente, a cominciare da questi momenti di condivisione e di spensieratezza. Le Giornate Fai dAutunno sono spettacolare anche da questo punto di vista, offrendo la possibilità di scoprire dei luoghi che non sono accessibili oppure, nella maggior parte dei casi, non si ha l’opportunità di conoscere.

Il FAI a Sassari

In Regione sono nove i siti che verranno messi a disposizione del pubblico. Possono essere suddivise in base allo stile architettonico, all’uso che se n’è fatto (civile o militare) oppure, aspetto altrettanto importante, al significato simbolico a seguito di alcuni eventi che hanno segnato la storia recente. A Sassari sono ben quattro le aree coinvolte per questa manifestazione d’interesse culturale. Ci sarà infatti la possibilità di visitare nelle campagne di Bulzi la Chiesa di San Pietro e di San Sebastiano, dove si possono trovare delle opere d’orte d’arte straordinarie, e prendere parte alla mostra di Pina Demelas, dedicata alle icone sacre.

Vicino alla Costa Smeralda c’è questa grande costellazione di isole, l’arcipelago della Maddalena. Lì, grazie al Gruppo Fai di La Maddalena e dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo “G.Garibaldi”, il pubblico potrà conoscere tutto sul forte Sant’Andrea, la Caserma dei Cannonieri e le officine di artiglieria, tutte legate tra loro grazie al filo rosso delle storia cominciato nel Settecento. Non troppo lontano da qui ci sta la Batteria Militare Talmone, posizionata sulla spiaggia delle piscine a Punta Don Diego, tra Palau e Costa Serena. Un pezzo di storia che rimane ancora lì ad avvistare che cosa accade in mare aperto con i suoi 50 fortini e batterie militari. Durante le Giornate Fai dAutunno la visita prevedrà anche una passeggiata immersi completamente nella natura sarda, percorrendo dei sentirei che porteranno alla scoperta dei luoghi più affascinanti di quest’area (Cala di Trana, ad esempio), fino alla Batteria Talmone.

A chiudere questo giro a nord della Sardegna è la chiesa della Santissima Trinità di Saccargia, un simbolo eterno dell’arte romanica in regione, realizzato attorno al periodo giudicale da Costantino I, Giudice di Torres, e dalla consorte Marcusa de Lacon Gunale. Si trova a Codrongianos, a una manciata di chilometri da Sassari, e con gli storici dell’arte e gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Spano, e del Liceo Canopoleno di Sassari si proverà a snocciolare tutta la storia che si cela dietro a ogni singolo dettaglio di questo monumento.

Gli altri appuntamenti

Sul sito si possono trovare tutte le informazioni in merito agli altri grandi incontri delle Giornate Fai dAutunno, dalle Saline Conti Vecchi, l’antico borgo di Galtelli, alla Diga di Bau Muggeris. Ma non si può concludere senza segnalare questo appuntamento particolarmente sentito qui in Sardegna. Il Gruppo FAI di Oristano, insieme al  comune di Santu Lussurgiu, ha scelto di creare un piccolo percorso a Santu Lussurgiu, nella zona di Montiferru a Oristano. Un mondo non tanto di riportare l’attenzione sul tragico incendio di quest’estate, quanto per marcare la fase di ricostruzione che sta avvenendo in questi mesi, attraverso aneddoti, racconti, e un viaggio che porterà verso il centro storico del paese.

Riccardo Lo Re

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