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L’arte del Kokedama

Il giardino volante che ci fa tornare bambini.

La leggenda narra che un povero contadino giapponese non potendo permettersi di comprare dei vasi in coccio per le sue piante, ne avvolgesse le radici con del muschio e le fissasse con dello spago; cresciute, le disponeva su un piatto in modo che tutti le potessero ammirare.

Tanto tempo è passato, ma l’amore per il verde sembra avere sempre maggiori adepti, complice il bisogno di essere sempre più a contatto con la natura e di condividerne la salutare bellezza. Dall’antico Giappone l’evoluzione delle piante disposte su piatti si declina nella loro versione aerea, quella delle sfere vegetali fluttuanti, quasi dei bonsai volanti.

Visualizzate la vostra casa o il vostro ufficio, e pensate a quante volte li avreste desiderati più verdi, più vitali, più armoniosi, ma lo spazio a disposizione non ve l’ha consentito. Ecco che con il Kokedama (da koke che in giapponese significa “muschio” e dama che significa “perla” o “sfera”) potete creare un giardino volante che vi permetterà di soddisfare il vostro senso estetico, ma anche di depurare l’aria viziata e riposare la vista.

La presenza di uno o più kokedama può evocare suggestive scenografie, farvi spaziare oltre le quattro pareti o stupirvi come bambini alzando semplicemente lo sguardo. Potrete arredare un angolo spoglio e anonimo, dare vitalità a una camera dall’energia stagnante, portare una presenza positiva nella stanza dove soggiorna un malato. Nei vivai e nei mercatini potrete trovare infinite composizioni di kokedama, più o meno curiose ed elaborate, ma se volete cimentarvi nella creazione in totale autonomia, potreste rivelarvi inaspettatamente artisti del verde con pochi elementi e grande semplicità. Questa attività si può condividere gioiosamente con i bambini o può diventare un’attiva forma di meditazione.

Ma veniamo alla parte pratica. Procuratevi un terriccio acido dall’aspetto fangoso, il ketotsuchi, e amalgamatelo con l’akadama, un terriccio di componente argillosa e dalle proprietà drenanti (si trovano nei garden center più forniti). Mescolateli in proporzione di 5:1 (5 parti di ketotsuchi e 1 parte di akadama) con un po’ d’acqua all’interno di una bacinella, fino a ottenere un composto umido e sufficientemente morbido; ponete lo strato di muschio in un catino d’acqua inumidendolo per alcuni minuti; inserite all’interno della sfera di terriccio la pianta prescelta, dopo aver liberato le radici dalla terra in eccesso; ogni pallina dovrà essere grande a sufficienza per ospitare le radici delle piantine (circa la grandezza di un pompelmo); vaporizzate con un po’ di acqua.

Avvolgete quindi la palla con il muschio, premete con le mani in modo delicato e avvolgete il tutto con un filo di cotone o di spago; immergete la palla finita nel catino d’acqua in modo che sia irrorata adeguatamente, e fatela sgocciolare sufficientemente prima di appenderla. Il gioco è fatto!

Potete utilizzare piante fiorite come la camomilla o le orchidee, piccoli frutti, peperoncini, oppure piante grasse o succulente come il sedum o la crassula; ancora potrete ottenere un effetto a cascata con comuni getti di pothos o di edera. Potete appendere i kokedama in modo ordinato o asimmetrico, a più altezze, seguendo una palette di colori o una monocromia, e inserire piccoli elementi decorativi: lasciate libero spazio alla vostra fantasia e alle infinite suggestioni della natura.

La manutenzione è facile: le sfere volanti necessitano solo di un ambiente sufficientemente luminoso, e vanno mantenute idratate usando regolarmente un vaporizzatore; nei mesi più caldi vanno immerse nell’acqua per qualche minuto e poi lasciate sgocciolare prima di riappenderle. Evitate di spostarle e manipolarle troppo di frequente, e se inizialmente notate una perdita di foglie e di fiori non preoccupatevi, è una fase del tutto temporanea e dura per il tempo dell’adattamento.
Ora potete godere della vostra piccola foresta fluttuante, lasciare che lo sguardo e le farfalle si posino sopra o farne dono a chi amate; ma potete anche creare una collezione personale a cui aggiungere elementi nuovi al ritorno da un viaggio, col cambiare delle stagioni e del vostro umore.
Buon kokedama!

Nathalie Anne Dodd

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