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L’ambasciatrice di One Ocean Foundation Caterina Banti vince il Rolex World Sailor of the Year

Prima di lei solo un’altra velista italiana era riuscita a raggiungere il traguardo, la pliuricampionessa olimpica del windsurf Alessandra Sensini

One Ocean

È il massimo riconoscimento della vela assegnato da World Sailing. E quest’anno il Rolex World Sailor of the Year è andato a due italiani nella categoria femminile e maschile: a Caterina Banti ambasciatrice di One Ocean Foundation e a Ruggero Tita suo compagno di squadra nell’impresa epica che li ha visti trionfare alle olimpiadi di Tokyo 2020. Dodici mesi di ininterrotti successi che hanno portato i due velisti a vincere tutto nella classe catamarano misto Nacra 17 foiling, dalla medaglia d’oro di Tokyo al titolo mondiale. Nella storia del prestigioso premio l’impresa era riuscita solo ad altri due italiani, la prima nel 2008 grazie alla plurimedagliata campionessa olimpica Alessandra Sensini e poi nel 2019 al più giovane vincitore del Rolex World Sailor of the Year, Marco Gradoni che a soli 15 anni aveva già conquistato per tre volte consecutive il mondiale di Optimist. One Ocean Foundation si congratula con la propria ambasciatrice e con Tita, ma anche con lingegner Andrea Camin, presidente della Fraglia Vela Riva per il Presidents Development Award, assegnato dal presidente di World Sailing come riconoscimento per lattività di sviluppo giovanile attraverso il Meeting di Pasqua della Classe Optimist, caratterizzato da un alto numero di partecipanti e nazioni, che lo hanno di fatto inserito – nel 2012 – nel Guinnes World Record.

La Fraglia Vela Riva ha sottoscritto la Charta Smeralda, il codice etico di One Ocean Foundation, a suggello delle molteplici iniziative ecologiche e di sostenibilità già intraprese autonomamente dal circolo velico del Garda trentino. Il premio è stato istituito nel lontano 1994 e i vincitori vengono votati dalla autorità nazionali della World Sailing, ma anche dal pubblico. I nomi di Caterina Banti e Ruggero Tita sono da oggi, dunque, incisi sul globo d’argento e marmo coronato da cinque spinnaker che rappresentano i continenti.

Ecco il commento a caldo dei due velisti vincitori del Rolex World Sailor of the Year: «Siamo davvero felicissimi di ricevere questo premio; spiace che proprio quest’anno non sia possibile essere di persona a ritirare quello che rappresenta il massimo riconoscimento della vela mondiale. Vogliamo ringraziare tutti gli stakeholders che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo, e tutti i nostri fans che ci hanno votato da casa! già nel 2018 eravamo andati vicini a vincerlo ma sfortunatamente non lo avevamo raggiunto. Questa soddisfazione però non sposta i nostri obiettivi, rimaniamo con i piedi per terra perché questo è soltanto l’inizio. L’obiettivo è e rimane quello delle Olimpiadi di Parigi 2024. Questo è uno step che ci stimola ancor di più a lavorare duro e alzare l’asticella ogni giorno, passo dopo passo, per arrivare a Marsiglia con la possibilità di vincere una medaglia. Sarebbe bello, e qui lanciamo un’idea a World Sailing, poter assegnare questo premio anche a un equipaggio misto e non solo alla categoria maschile e femminile. Per noi è un percorso comune che ci lega fortemente e che riteniamo sia da consacrare, soprattutto in un premio di questa importanza, in maniera unita».

Davide Mosca

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