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4 Settembre 2019

L’aeroporto Costa Smeralda verso un nuovo decollo


Molto più di un semplice aeroporto. Lo scalo Olbia Costa Smeralda è un modello virtuoso che rappresenta un solido punto di riferimento per un intero territorio. Merito di una gestione lungimirante e di una serie di strategie che puntano non solo alla qualità dei servizi ma anche a far vivere una nuova esperienza ai passeggeri.



Un aeroporto, nel 2017 inserito al secondo posto tra i migliori scali europei di medie dimensioni, che adesso si prepara a compiere una fondamentale e decisiva rivoluzione. In agenda ci sono l’ampliamento dell’aerostazione, l’allungamento della pista, progetti di sostenibilità e piani per favorire l’innovazione tecnologica.



E tutto questo mentre nel corso dell’anno, per la prima volta in assoluto, il numero dei passeggeri sfonderà quota 3 milioni, grazie a un network di 116 collegamenti operati da più di 30 compagnie. «Per noi il 2019 è un anno di svolta. Per quanto riguarda l’ampliamento dell’aerostazione, siamo in fase di progettazione. L’obiettivo è il raddoppio degli spazi. Poi ci sono i lavori per l’allungamento della pista e per la riqualificazione di quella esistente. In questo caso, le operazioni dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno» spiega Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar, la società che gestisce l’aeroporto Olbia Costa Smeralda.



Lavori non più rinviabili, visto che gli spazi attuali risultano ormai troppo stretti rispetto al numero dei passeggeri. Tra gli altri interventi infrastrutturali anche la riqualifica e l’ampliamento del piazzale aeromobili e la realizzazione di un nuovo terminal per l’aviazione generale, che lavorerà in parallelo con quello già esistente per l’assistenza ai voli privati ma con ulteriori operatori, considerato che presto l’handling non sarà più in regime di monopolio.



«Quest’anno supereremo i 3 milioni di passeggeri. E, strategicamente, il nostro scopo è anche quello di favorire la destagionalizzazione. I primi risultati, tangibili e verificabili, sono arrivati: nei periodi di spalla il numero dei voli e dei passeggeri è aumentato» sottolinea Pippobello.



Anche per questo la Geasar è diventata un valido interlocutore per gli operatori del settore turistico, con i quali è in atto una collaborazione sempre più incisiva. Lo stesso aeroporto è da tempo diventato un luogo dove promuovere l’intera destinazione Sardegna. «Ma il 2019 è un anno di svolta anche per altri motivi. Stiamo infatti rivedendo la nostra vision. Punteremo molto sulla sostenibilità dell’aeroporto, sia ambientale sia sociale, e su un aspetto importante come l’innovazione tecnologica. Inoltre, stiamo lavorando per andare oltre la qualità del servizio: l’idea è quella di puntare ancora di più sulla customer experience, affinché gli utenti possano vivere nel nostro aeroporto una vera e propria esperienza» conclude l’amministratore delegato della Geasar, società che vanta un management composto prevalentemente da sardi.


Dario Budroni

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