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29 Ottobre 2019

La nuova vita dei gusci delle cozze: adesso diventano oggetti


Arriverà il giorno in cui i gusci delle cozze non finiranno più nei bidoni dell\'umido. Perché tutto si può riciclare e quindi anche gli scarti provenienti dalle attività di pesca e acquacoltura. È l\'ultima frontiera dell\'economia circolare. A Olbia, che in Sardegna è la storica capitale della produzione di cozze, se ne parla già da un po\'. E ulteriori passi in avanti sono stati compiuti nelle ultime settimane. C\'è per esempio una scuola, l\'istituto professionale Amsicora, che già da qualche tempo ha deciso di sperimentare il riciclo dei gusci di cozze, che, dopo uno speciale procedimento, diventano addirittura degli oggetti, come per esempio gioielli e piastrelle. Gli scarti possono essere trasformati anche in un particolare ed efficace fertilizzante per i campi.


Gioielli realizzati con i gusci di cozze

Per questo il Flag del Nord Sardegna ha organizzato un convegno proprio nella scuola olbiese. Nell\'occasione è stato presentato il progetto PrismaMed, che si basa sullo sviluppo dell\'economia circolare legata al recupero integrale dei prodotti di scarto tipici delle filiere della pesca e dell\'acquacoltura. Ne è nata una bella alleanza, che vede in prima linea il Flag, l\'istituto superiore Amsicora e la Coldiretti del Nord Sardegna. «Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta del Flag proprio perché si tratta di un progetto che valorizza un percorso avviato nel nostro istituto ormai tre anni fa. Un progetto, coordinato dal professore Ciro Punzo, tramite il quale si è cercato di valorizzare un rifiuto attraverso il riutilizzo» commenta soddisfatto Gianluca Corda, il dirigente scolastico dell\'istituto Amsicora.



Sulla stessa linea Ermanno Mazzetti, il presidente della Coldiretti del Nord Sardegna: «Il sottoprodotto della macinazione può diventare anche un ammendante agricolo per tutte quelle nostre aziende che aderiranno al progetto». Ovviamente soddisfatto Benedetto Sechi, il presidente del Flag del Nord Sardegna. «Il valore aggiunto di questo importante percorso consiste nella possibilità di chiudere una filiera in modo sostenibile: produzione, consumo, riciclo e nuovo utilizzo – sottolinea Benedetto Sechi -. In pratica è la sintesi della nostra missione: portare valore nelle comunità locali con grande attenzione all\'equilibrio delle risorse». Nei primi giorni di dicembre il Flag del Nord Sardegna presenterà un suo progetto di riciclo dei gusci delle cozze durante la Fiera dell\'economia circolare che si svolgerà a Bruxelles.


Dario Budroni

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