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La cultura non si ferma: la sfida dei musei sardi
1 Luglio 2020

La cultura non si ferma: la sfida dei musei sardi


La cultura non si ferma. Con le prime aperture dei musei, e non solo. Da marzo la Sardegna ha risposto alla chiamata del Mibact, partecipando alla proposta di mettere i suoi tesori a disposizione degli utenti su internet. E nel farlo, ha realizzato un breve video di tre minuti dove mostra il suo capitale inestimabile, filtrato, almeno per il momento, dallo schermo digitale. Una storia che parte dai complessi nuragici dell’età del Bronzo, continua in epoca romana, e prosegue toccando ogni singola tappa che ha portato alla costruzione del patrimonio culturale italiano, dal Medioevo al Risorgimento. È dalla fine che si vuole infatti partire. Tra le realtà museali che stanno partecipando all’iniziativa, ci sta infatti il Compendio garibaldino di Caprera, posizionato nell\'arcipelago de La Maddalena. Un complesso che tutti associano a una delle figure più rappresentative del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi. Si possono visitare la dimora e il sepolcro del condottiero di Nizza, ma non mancherà l’occasione di osservare alcuni cimeli legati alla sua vita, ben esposta nel Memoriale situato all’ex Forte Arbuticci.


ph Museo Archeologico di Cagliari

Nell’estremo sud dell’Isola, la cultura non si ferma nemmeno a Cagliari, con alcune serie di iniziative messe in campo dal Museo Archeologico nazionale, la Pinacoteca Nazionale, la Basilica di San Saturnino, lo Spazio San Pacrazio e l’Ex Regio Museo Archeologico. Tesori inestimabili, dalle sculture ai tessuti, dai dipinti alle ceramiche, passando per reperti storici di arredo, oreficeria e artiglieria. Il video continua il suo percorso virtuale passando per le aree archeologiche di Nora, Tharros e Nuraxi, con i suoi suggestivi resti appartenenti alla civiltà nuragica.



A Nuoro si potrà visitare virtualmente il palazzo ottocentesco del Museo archeologico nazionale Asproni di Nuoro con il suo patrimonio paleontologico che va dal Paleolitico al Neolitico. Dal nuorese si ritorna al Nord, nella provincia di Sassari, con il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico G.A. Sanna,  l’Altare prenuragico di Monte D’Accoddi e il Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano che aprono le proprie stanze ricche di storia al pubblico.




Di recente, un ultimo filmato si concentra su “I cantieri dei beni culturali”, con i lavori e i restauri che toccheranno alcuni siti della regione, dalla Torre di San Pancrazio nel quartiere Castello di Cagliari alla Fortezza di Capo d’Orso a Palau, raggiungibile da Arzachena grazie al trenino verde della Sardegna. 




L’iniziativa del Mibact


La cultura non si ferma è un progetto partito dal Ministero per i beni e le attività culturali, e va a coinvolgere tutto il settore che ha costretto a chiudere i propri siti per fronteggiare e limitare la diffusione del coronavirus. Diversi musei, come gli Uffizi di Firenze, si sono mobilitati per rendere accessibile il proprio patrimonio al pubblico. Lo stesso è stato fatto per il teatro, con le iniziative della Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il Regio di Parma, e il San Carlo di Napoli che hanno messo a disposizione il meglio degli spettacoli delle scorse stagioni. La televisione non è da meno, con la Rai che sta incrementando la sua offerta culturale nel suo palinsesto classico e all’interno della sua piattaforma appena aggiornata negli scorsi mesi, Rai Play.



Riccardo Lo Re


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