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In barca a vela per raccontare la Sardegna

La nuova sfida di Renato Azara, l’imprenditore visionario che vuole promuovere la cultura e lo spirito dell’Isola nel mondo

L’ultima sfida dell’imprenditore e velista visionario tocca le corde della storia, inseguendo un mito che si culla sulle onde come in un inseguire perpetuo dei sogni. La sfida di Renato Azara si chiamava Coppa America, ma infranto il sogno davanti a un ostacolo troppo ripido, la navigazione di Adelasia di Torres prosegue, non si ferma. Lo dimostra l’ultimo risultato raggiunto in occasione della regata storica Palermo-Montecarlo. 500 miglia percorsi in soli due giorni non è un’impresa da poco, riuscendo ad agguantare un ottimo terzo posto a pochi passi dal 72′ Aragon di Arco Van Nieuwland e Andries Verder, salito sul secondo gradino del podio. Il traguardo è stato invece tagliato dalla Maxi Vera dell’argentino Miguel Galuccio, ma per l’Adelasia di Torres questo non è altro che un piccolo tassello di un mosaico in continua estensione.

L’imbarcazione che porta il nome dell’ultima giudicessa regnante è il cuore di un progetto che nasce per esaltare e promuovere la cultura e lo spirito della Sardegna nel mondo. Forte e fiera di una identità solida come la storia della nobile casata, Adelasia di Torres è l’imbarcazione che riunisce la passione e le energie di persone che hanno scelto di dedicare la propria vita al mare e alla diffusione radicale della Sardegna.

Un gruppo di appassionati, tra cui in prima fila Renato Azara, presidente della Fondazione Adelasia di Torres e skipper di Adelasia di Torres Sailing Team. Un viaggio in barca a vela, dove le rotte del mare rappresentano la spinta per un progetto ambizioso, imperniato su un insieme di azioni coordinate: sistema di monitoraggio dello stato di salute dei mari, promozione delle eccellenze sarde, realizzazione di un grande spettacolo promozionale e la riscoperta e la tutela del cetaceo Ziphius Cavirostis. Partendo da quest’ultimo assunto, si può sviluppare la filosofia che muove Adelasia Spirit of Sardinia, che ha scelto lo Ziphius come testimonial del suo progetto per tre motivi: è un cetaceo capace di immergersi a quasi 3mila metri di profondità, mammifero marino che ha bisogno di essere protetto e preservato dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici; è un animale resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti; è, inoltre, dotato di una intelligenza evoluta.

Ma il progetto di Adelasia si fonda anche sulla partnership con importanti realtà della produzione artigianale sarda: come Filiere Edilzero e Geolana Design, autentiche eccellenze nella creazione e sviluppo di manufatti tessili eco-sostenibili, che hanno creato Zyphy, il pupazzo di delfino, mascotte del progetto, interamente realizzato con eccedenze di lana di pecora sarda e materiali eco-sostenibili al 100%. Il nucleo vitale dell’iniziativa resta, però, il territorio e la promozione delle eccellenze della Sardegna.

Il motore turistico ha bisogno di benzina e il progetto Adelasia vuole essere una vetrina che, con l’ausilio delle più moderne tecnologie, offre visibilità completa al territorio, raccontando la storia del popolo sardo tramite lo sterminato numero di siti archeologici dell’isola, la conoscenza e l’approfondimento del mare e dei suoi abitanti, la formazione e l’avvicinamento dei giovani all’antica arte della navigazione, il tutto nella cornice di un ambizioso progetto storico: promuovere la Sardegna ripercorrendo le rotte commerciali degli antichi popoli nuragici. La riproduzione multimediale e televisiva degli antichi commerci in chiave moderna permette di ricostruire, con l’aiuto degli storici, le dinamiche commerciali e le più antiche tradizioni marinare nelle sue varie fasi.

Giandomenico Mele

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