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Il fumetto che racconta oltremare i Giganti di Mont’e Prama

A firmarlo lo scrittore Aleksandar Zograf che lo ha pubblicato per il settimanale di Belgrado “Vreme”

Mont’e Prama

La meraviglia del disegno a fumetti per raccontare una storia antica. Attraverso vignette e colori per esportare la magia di un’Isola tanto affascinante quanto misteriosa. Perché i Giganti di Mont’e Prama hanno conquistato mezzo mondo. Le esposizioni che ne hanno raccontato le origini hanno fatto capire la potenzialità di queste statue che rappresentano non solo dei ritrovamenti archeologici di straordinaria bellezza, ma anche le incredibili unicità che l’Isola racchiude. E di fronte a tale bellezza non è rimasto immune Aleksandar Zograf che ha firmato un fumetto proprio dedicato ai Giganti con lo scopo di far conoscere al pubblico dei Balcani le straordinarie ricchezze della Sardegna. Saša Rakezić, questo il vero nome dello scrittore serbo, già nel corso del festival Premio Emilio Lussu a Cagliari aveva annunciato questa sua idea che oggi si materializza grazie alla pubblicazione sul periodico indipendente “Vreme”, un settimanale di Belgrado. Ma come è nata questa idea?

«Nel mese di settembre del 2022 – ha spiegato Zograf – assieme a una squadra di rappresentanti serbi e austriaci, ho partecipato agli scavi archeologici presso la località di Banjska Stena, alle terme di Gamzigrad. Oltre ai reperti risalenti all’età del rame, a quelli della cultura di La Tène e dell’epoca romana, i più interessanti forse sono stati quelli dell’età del Bronzo, principalmente frammenti di contenitori di ceramica, ma anche rovine di antichi villaggi, importanti tracce di sepolture e altro. Poco dopo quegli scavi nella Serbia dell’Est, per puro caso ho avuto l’occasione di andare in Sardegna, dove ho presentato il mio ultimo libro a fumetti dal titolo “Il quaderno di Radoslav e altre storie della Seconda guerra mondiale”. Ovviamente non mi sono fatto sfuggire l’occasione di visitare il museo archeologico di Cagliari», ha proseguito Zograf, definendo il museo del capoluogo sardo come un «vero paradiso per chiunque sia interessato all’età del bronzo, grazie alle statuine (bronzetti) che raffigurano dettagli come armi, indumenti e oggetti d’uso quotidiano che non è facile invece notare nei ritrovamenti di altri siti europei».

Lo scrittore a quel punto ha concentrato la sua attenzione sui nuraghi e sui monumenti di Mont’e Prama. «Oltre alle imponenti costruzioni circolari di pietra – ha proseguito Zograf – , le più importanti tracce di quell’epoca sono senza dubbio i ritrovamenti delle monumentali statue di pietra, alte sui 2-2.5 metri, rinvenute a Cabras, nella zona occidentale dell’isola. Nel 1974, mentre aravano i campi, alcuni contadini notarono che i blocchi di pietra nascosti sottoterra che ostacolavano il loro lavoro, in verità potevano essere parti di una grossa scultura. Quindi li caricarono su un cassone e li portarono via». Ed ecco allora che le immagini dei Giganti compaiono nei riquadri della pubblicazione rappresentati in tutta la loro magnificenza. L’autore è molto conosciuto in Italia, ama anche all’estero soprattutto per le sue rappresentazioni in forma di fumetto per raccontare i terribili avvenimenti che nel passato hanno stravolto l’ex Jugoslavia.

Davide Mosca

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