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Hyperloop: il treno supersonico sfreccia in Italia

A Roma nasce Hyperloop Italia, la startup che erediterà le tecnologie realizzate da Bibop Gresta

Hyperloop: il treno supersonico sfreccia in Italia

A Roma nasce Hyperloop Italia, la startup che erediterà le tecnologie realizzate da Bibop Gresta

12223 km orari. È la velocità che questo bolide sospeso in aria raggiunge lungo il suo (breve) tragitto. Breve perché il progetto Hyperloop ha lo scopo di ridurre la durata di un viaggio su un mezzo di trasposto, avvicinando le città, i luoghi di lavoro più frequentati, e, non per ultimi, gli amici che non vediamo da tanto tempo. In una conferenza stampa che si è tenuta verso fine gennaio a Roma, ciò che sembrava essere solo un’ipotesi, o, peggio, un sogno futuristico, si trasformerà ben presto in qualcosa di davvero concreto. Nasce ufficialmente Hyperloop Italia, la costola dell’azienda americana fondata nel 2013 da Bibop Gresta. La HTT (Hyperloop Transportation Technology) è stata la prima a sviluppare questo tipo di tecnologia dopo che nel 2012 era stato un certo Elon Musk a proporre la prima idea di un mezzo a levitazione magnetica. Un anno più tardi diverse aziende, Hyperloop One, Transpod e, per l’appunto, HTT, stanno sviluppando diversi progetti in giro per il mondo, alcuni dei quali in dirittura d’arrivo, come il collegamento di Abu Dhabi e Dubai. In cantiere c’è molto di più, a cominciare dagli Stati Uniti, con i primi test in Nevada e in California, alla Francia, con Tolosa a essere una delle prime città a sperimentarlo. Il sistema a levitazione magnetica passiva prevede l’utilizzo di una capsula che si muove grazie a un motore lineare elettrico. Il veicolo, quando viene avviato, si sposta all’interno di un tubo dove laria al suo interno viene completamente rimossa, in modo da ridurre al minimo lattrito.

«Sembrava fantascienza e ora diventa realtà. – afferma Bibop Gresta – Hyperloop non è il nuovo treno più veloce al mondo, ma bensì una capsula supersonica in grado di raggiungere una velocità di oltre 1223 km allora, ideata e progettata dai migliori specialisti del Pianeta. Levoluzione del trasporto terrestre prenderà forma entro questo decennio, e sono orgoglioso di poter pensare che il mio Paese sarà tra i primi al mondo a viaggiare alla velocità supersonica. Hyperloop segnerà il punto di svolta tra la terza e la quarta rivoluzione industriale, utilizzando le tecnologie a disposizione nel XXI° Secolo per sviluppare un sistema di trasporto sicuro, efficiente e sostenibile».

L’Italia si aggiungerebbe alla lunga lista dei Paesi coinvolti, dove sarà previsto anche un centro di ricerca a Milano per queste particolari tecnologie. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che ancora non ci sono in ballo dei progetti nel breve periodo. I responsabili della startup rassicurano. Prima dell’annuncio ufficiale della creazione della filiale italiana, sono stati effettuati dei primi colloqui con le principali realtà italiane, dalle industrie del territorio ai soggetti politici istituzionali. Non si sono sbilanciati troppo, anche se su un aspetto, per nulla secondario, che riguarda le prime rotte, hanno lasciato cadere qualche indizio significativo. Sono al momento stati individuati sei tratte, tre al Nord e tre al Sud, dove nelle prossime settimane verranno effettuati degli studi per comprendere la fattibilità dell’investimento. La prima a essere svelata è la tratta che collegherebbe la stazione di Milano Cadorna con l’aeroporto di Milano Malpensa. Tempo di percorrenza? 10 minuti, invece degli attuali 43. Una volta compiute tutte le valutazioni necessarie, Hyperloop Italia utilizzerà il capitale umano e le competenze tecniche tutte locali, creando posti di lavoro nel lungo periodo. «Cambieranno gli stili di vita, – continua Gresta –  le distanze saranno abbattute e le persone avranno più tempo per loro stessi, impiegando meno tempo per spostarsi da un punto allaltro della terra. Le città e i territori verranno ripensati in maniera positiva. È una evoluzione necessaria per ridurre linquinamento e migliorare la qualità della vita. Il nostro sistema produce più energia di quanto consuma». Il 30%, secondo quanto riportato da Repubblica; un dato che porterebbe dei benefici positivi, grazie all’uso dell’energia rinnovabile e di un sistema in grado di recuperarla quando la capsula si trova in fase di frenata. Innovazione e sostenibilità ambientale per Hyperloop sono dunque due elementi fondamentali, grazie ai quali è possibile guardare a un modello di sviluppo che pensi alla crescita e al futuro, che è più vicino di quanto sembra. (Riccardo Lo Re)

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