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Al Cala di Volpe, un nobile gioco di pietra e legno grezzo

L’architetto Bruno Moinard ha firmato il restyling di settanta camere del celebre hotel

Hotel Cala di Volpe

Tra passato e futuro, nel segno di una continuità che fa del lusso, del piacere visivo e dell’eccellenza del soggiorno, un marchio conosciuto in tutto il mondo. Dopo il primo intervento dell’anno scorso, si è completato il restyling su suite e camere del Cala di Volpe.

Alla riapertura l’hotel offre, infatti, settanta camere completamente rinnovate dall’architetto francese Bruno Moinard. Creatura di Jacques Couëlle, il Cala di Volpe è stato concepito come un’architettura-scultura che esprime l’alleanza indistruttibile tra la visione dell’artista e le esigenze della natura.

L’orizzonte artistico è stato quello di preservare l’anima del luogo. Questa è stata l’idea portante che ha guidato gli architetti francesi Bruno Moinard e Claire Bétaille con il loro studio di architettura 4BI & Associés. Hanno giocato con la pietra, il gesso, il legno grezzo, eppure così nobile, il vetro, che perfora le pareti con luci colorate. Portici, ogive, contrafforti, scale nascoste, panchine, la disposizione irregolare dei marciapiedi: caratteristiche che rendono unica la struttura, ma che hanno rappresentato una sfida dal punto di vista del design.

I mobili sono liberi, comodi e senza artificio, dialogano calorosamente con le pareti, combinandosi con la luce e le aperture irregolari in una sintesi senza tempo. Luoghi di intimità e relax, ogni camera rappresenta un universo unico e a sé stante.

Tuttavia, alcune costanti le accomunano. Gli angoli arrotondati, nascosti, e le partizioni parziali creano un ambiente morbido. La luce si sposta senza ostacoli da un capo all’altro dello spazio. I grandi letti sovrastati da soffitti coperti da canne, un richiamo alla tradizione sarda, orientati verso il mare. Il legno di ginepro scuro e lucido contrasta con il bianco opaco della muratura. Sono stati progettati mobili specifici: una cassettiera arrotondata e con piedini in bronzo; tavolini a forma di alghe con piani di vetro spesso; sedie a sdraio e divani sono disposti lungo le pareti o come prolunga dei letti; consolle in pietra e tavoli in legno massiccio.

Nei bagni, tutto è come lucidato dall’acqua: i lavandini di granito locale, gli specchi che richiamano le aperture, circondati da un’illuminazione studiata. Le aree doccia e vasca sono rivestite con piastrelle zellige in colori vivaci. E in alcuni bagni la presenza di vetri colorati per richiamare quelli di Couëlle. Le terrazze, poi, sono un’estensione delle camere e delle suite. L’arredamento in rattan è stato appositamente progettato per l’hotel. Creato da uno degli ultimi laboratori italiani specializzati nella realizzazione di questo prezioso materiale.

Giandomenico Mele

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