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Giuseppe Morici, leader ma non troppo

Il ciclo d’incontri di Porto Cervo Libri si chiude il 3 settembre con la presentazione dell’ultimo lavoro letterario del celebre manager

Giuseppe Morici

Leader ma non troppo. E già il titolo dovrebbe in qualche modo destare la curiosità del lettore. Porto Cervo Libri è alle sue ultime battute conclusive, e Giuseppe Morici, dopo aver scritto Fare marketing rimanendo brave persone e Fare i manager rimanendo brave persone, avrà l’onore di terminare questo ciclo d’incontri il 3 settembre all’Hotel Luci di La Muntagna – Terrazza Fendi con la presentazione di un’opera sul concetto di leadership insieme alla regista e sociologa Francesca Chialà. Da manager di spicco conosce il settore come le sue tasche, ma la definizione trattata nel suo volume potrà sembrare scontata viste le innumerevoli volte in cui viene usata, se non addirittura abusata. In verità, non è stato semplice nemmeno per lui sintetizzare tutti gli elementi dentro i confini materiali di un libro, essendo un termine che sfugge a qualunque controllo. Eppure, con questo lavoro ha accettato la sfida tenendo conto anche dei rischi e delle critiche.

L’evento a Porto Cervo

Per un manager che ha lavorato nel marketing, e poi direttore generale e amministratore delegato di varie aziende, è normale spingersi oltre l’ordinario. Ma in questo caso non servono frasi a effetto per raccogliere tutte le informazioni utili per questa definizione di leadership. Essere leader, come viene più volte rimarcato dall’autore, significa sapersi rendere non indispensabili. Potrà sembrare un controsenso, o persino una contraddizione pensando a ciò che intendiamo con questa parola. Un capo deve avere delle responsabilità, degli oneri. Che, per carità, esistono e sono evidenti a qualunque CEO che ha a che fare con una piccola o grande impresa. Per Giuseppe Morici ricoprire quel ruolo vuol dire anche la capacità di lasciare spazio anche agli altri, permettendo di crescere e di sviluppare nuove abilità. Solo che la formula non è poi così semplice da controllare. Serve ingegno, tecnica, pratica e visione. Per il resto, non resta che scoprirlo nel corso dell’evento.

Riccardo Lo Re

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