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Fordongianus tra storia e benessere

Il piccolo centro sardo è oggi una famosa meta per chi desidera godersi una vacanza alle terme

Nell’entroterra sardo, non troppo lontano dalla città di Oristano, si trova la cittadina di Fordongianus. Casa di circa 1000 abitanti, il piccolo centro è oggi una famosa meta per chi desidera godersi una vacanza alle terme in Sardegna, specialmente nel periodo invernale quando la neve si manifesta in tutta la sua bellezza.

Fordongianus però racchiude in sé una grande storia che risale fino al periodo preistorico delle domus de janas e ci porta, nel corso dei secoli, attraverso tante vicende che l’hanno fatta diventare nel periodo romano un grande e fiorente centro militare e commerciale.

La storia del centro in epoca romana

Il primo nome conosciuto del centro risale al I secolo d.C., quando i romani lo chiamarono Aquae Ypsitanae in onore delle calde acque di sorgente intorno alle quali furono edificate poco dopo gli impianti termali omonimi. Situato su un lato guadabile del fiume Tirso, posizionato al centro dell’isola e in una zona di accesso all’entroterra dalla spiaggia, Aquae Ypsitanae rappresenta da subito un ottimo punto strategico sul quale nel corso dei secoli i romani investiranno tempo e risorse. È nel periodo dell’imperatore Traiano che la città ottiene il nome di Forum Traiani grazie all’elevazione a forum, un vero e proprio centro di scambi commerciali reso ancora più importante dalla sua importanza militare e strategica.

Ma la fama di Forum Traiani è destinata a crescere ancora nei secoli avvenire, portandola a diventare una sede vescovile intorno al IV secolo d.C. e un centro per la raccolta dei tributi dalle altre zone dell’isola. Sarà nel secolo successivo che la cittadina si guadagnerà il nome di Chrysopolis (città dorata) grazie all’espansione e al grande benessere economico che la contraddistinguevano nell’epoca romana e di cui oggi possiamo ancora vederne le testimonianze. Passeggiando per il territorio infatti è ancora possibile trovare, oltre agli edifici storici, anche le tante strade ad uso militare e commerciale che attraversavano Forum Traiani.

Le terme romane oggi

Oggi gli impianti termali ancora ben visibili, attraggono turisti da ogni parte dell’isola e oltre per via della loro antica bellezza. Non bisogna dimenticare infatti che le terme romane, specialmente nei centri abitati di grande importanza, erano molto più che semplici ambienti con vasche riscaldate.

Gli impianti venivano intesi come luogo dedicato al benessere fisico e mentale dei cittadini i quali spesso potevano usufruirne gratuitamente e senza restrizioni di ceto sociale. Alle volte nei casi più fastosi, al loro interno erano spesso presenti aree dedicate anche allo sport e alla semplice conversazione oltre che alla cura del corpo, ecco perché oggi molte rovine antiche di questo genere risultano così grandi.

Per quanto riguarda le antiche terme di Forum Traiani, sono state identificate due zone termali ben distinte ma dal difficile inquadramento cronologico per via della poca documentazione rimasta, tuttavia grazie alle diverse tecniche costruttive gli storici le hanno potute datare rispettivamente al I e al III secolo d.C. .

Le terme del I secolo d.C. sono forse la parte che salta più all’occhio. Il primo elemento visibile è l’unico lato conservatosi del porticato adiacente alla natatio, la grande piscina rettangolare alla quale gli antichi romani accedevano per rilassarsi nelle acque calde termali. Del porticato oggi possiamo ammirarne solo un lato, tuttavia si pensa che un tempo la struttura fosse completa di un soffitto a botte (intuibile dalla sua forma inclinata) e che coprisse la piscina e i suoi avventori.

È interessante sapere che la temperatura dell’acqua termale, ieri come oggi, è piuttosto alta (scorre a 54 C° tutto l’anno) così prima di giungere nella vasca veniva mitigata grazie ad un sistema di riserve d’acqua fredda poste più in alto, che unendosi al percorso dell’acqua termale la facevano arrivare alla natatio a temperatura ambiente. L’uscita dell’acqua è visibile e in funzione ancora oggi, si tratta di una bellissima scultura a forma di testa di pantera.

Il secondo edificio risalente al III secolo d.C. presenta la più classica struttura delle terme romane. Collegato al primo da una porta e da una piccola scalinata, era costituito da quattro vani: lo spogliatoio, la zona di acqua fredda detta frigidarium, quella di acqua tiepida chiamata tepidarium e quella riempita invece da acque calde detta calidarium. Quest’ultima zona veniva riscaldata grazie a fornaci poste là vicino.

Diverse piccole vasche minori circondano i due impianti termali e tra queste ne è stata trovata una che, come conferma un’iscrizione, era dedicata al culto delle ninfe e per questo chiamata ninfeo. Si pensa che questa sua denominazione derivi dagli antichi culti delle janas sarde testimoniati in questa zona dalle domus de janas presenti nelle vicinanze.

L’impianto termale si trova nei pressi dell’ancora oggi visibile foro romano. Questa grande piazza di quasi 700 metri quadrati pavimentata in lastre di trachite è solo una delle tante tracce che ancora oggi testimoniano l’antica grandezza che la cittadina di Forum Traiani prima, e Fordongianus poi, rivestì nel corso del tempo.

Benedetta Piras

Crediti immagini:

  1. Gianni Careddu – Opera propria
  2. Gianni Careddu – Opera propria

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