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Filippo Magnini e Breil, è tempo di performance

Il grande nuotatore firma con Breil un inedito cronografo che celebra il tempo con cui, nel 2005, si laureò campione del mondo dei 100 stile libero

Filippo Magnini

Filippo Magnini è stato il primo e finora unico italiano a vincere l’oro nei campionati mondiali di nuoto a stile libero. E lo ha fatto non una ma due volte, nel 2005 e nel 2007. Nella prima delle due occasioni, ha stabilito anche il record italiano, con 48’’ 12. Un tempo che il campione pesarese celebra oggi insieme a Breil con un orologio dedicato.

Il segnatempo è stato presentato a Milano a fine giugno da Filippo Magnini stesso e da Marcello Binda, amministratore delegato di Binda Italia, azienda proprietaria del marchio Breil. Un’occasione alla quale ha voluto partecipare personalmente Binda per sottolineare come la genesi di questo orologio, il cronografo Breil 48”12, sia stata davvero a quattro mani con il grande nuotatore e non sia stata casuale.

«Sono da sempre un appassionato di orologi e un collezionista – ha infatti confessato Magnini -. Sono grato a Breil di avermi dato l’opportunità di partecipare alla vera e propria ideazione e progettazione di un orologio. Con il progetto 48”12 ho potuto dare forma ad uno dei miei più grandi desideri: realizzare un cronografo che potesse rappresentare il mio rapporto con il tempo e, insieme, la mia personalità, oltre alla passione per il mio sport».

Il DNA di Magnini, la perizia di Breil

E il suo apporto è stato costante e continuo in fase di progettazione, soprattutto nella scelta dei colori e della struttura del quadrante. Colori che richiamano l’universo di Magnini, la piscina, e materiali tecnici pensati per un appassionato attivo, che cerca la performance non tanto e non solo in acqua ma nella vita.

L’orologio ha una cassa d’acciaio con una finitura IP blu ispirata al colore delle piscine olimpioniche. La sportività del segnatempo è enfatizzata dall’accostamento di superfici lucide a superfici satinate. La linea della cassa è molto morbida, quasi a cuscino, e le forme stondate ne attenuano visivamente (e non solo) le dimensioni: indossato, l’orologio sembra misurare meno dei suoi 45 mm di diametro.

Come detto, il lavoro sul quadrante evidenzia l’apporto determinante di Filippo Magnini nella fase di studio di quello che sarebbe stata la versione definitiva. Il quadrante è infatti realizzato in fibra di vetro e animato da un motivo “a onde” – evidente richiamo all’acqua – che sembra davvero prendere vita a seconda dell’inclinazione con cui lo si guarda. I diversi angoli di incidenza della luce ne fanno cambiare il colore e lo muovono continuamente.

La leggibilità e la celebrazione del record

I contatori del cronografo sono posti a ore 6, 9 e 12 e sono decorati con un motivo sunray a cerchi concentrici. La lancetta centrale dei secondi ha la forma cosiddetta a lollipop, mentre le lancette di ore e minuti, sono luminescenti e in parte scheletrate, quasi come se l’orologio fosse un subacqueo professionale, per accentuarne il carattere sportivo.

A ore 3 compaiono il logo Breil e la scritta 48”12 che rende omaggio al record italiano fatto segnare da Magnini a Montreal nel 2005 che gli è valso l’oro mondiale. Ma il richiamo al record non è solo nella scritta. Il rehaut interno è infatti bicolore, di un azzurro più scuro da 0 a 48”12 e più chiaro da 48”13 a 0. Affiancano il rehaut gli imponenti indici in rilievo con tecnologia luminescente di alta qualità.

Un movimento inedito

Come è naturale aspettarsi, un cronografo che ha alle spalle una storia di questo tipo ha bisogno di un movimento all’altezza, in grado di tenere il tempo di performance di alto livello. Per questo motivo, Breil ha scelto di equipaggiarlo con un calibro al quarzo, la cui precisione è accentuata dalla sua capacità di misurare il centesimo di secondo.

Come è naturale aspettarsi, un cronografo che ha alle spalle una storia di questo tipo ha bisogno di un movimento all’altezza, in grado di tenere il tempo di performance di alto livello. Per questo motivo, Breil ha scelto di equipaggiarlo con un calibro al quarzo, la cui precisione è accentuata dalla sua capacità di misurare il centesimo di secondo.

Il calibro giapponese Epson YM82 ha uno spessore limitato, di soli 3,7 mm, che contribuisce a contenere le dimensioni della cassa, come abbiamo scritto sopra. La sua batteria ha una durata accreditata di tre anni e i pulsanti del cronografo hanno un innesto molto morbido che innalza la qualità percepita dell’orologio.

A garantire l’impermeabilità fino a 10 atmosfere c’è il fondello serrato a vite, con il numero di serie dell’orologio e la firma incisa di Filippo Magnini. Il cinturino è in poliuretano nero con fibbia ad ardiglione. Come ogni orologio sportivo che si rispetti, specialmente se vive la propria vita a contatto con l’acqua, il cronografo Breil 48”12 ha il vetro zaffiro con trattamento antiriflesso.

Doppia soddisfazione

«Desideravo che questo orologio fosse unico, ricco di dettagli da scoprire e da raccontare, oltre che evidentemente legato al mondo dell’acqua. Per me è stata una bella sfida», ha commentato Magnini.

Soddisfatto della collaborazione con il campione pesarese anche Marcello Binda: «I nostri designer hanno saputo cogliere gli spunti di Filippo per realizzare quello che per Breil rappresenta un orologio assolutamente di primo livello, per costruzione, finiture e, soprattutto, meccanismo: cuore pulsante dell’orologio è infatti un calibro di fabbricazione giapponese YM82, del tutto inedito per gli orologi Breil. Un movimento di grande qualità che assicura un’ottima affidabilità e precisione, quella necessaria a strappare il centesimo di secondo».

Davide Passoni

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