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Consorzio: che cosa fa e cosa non fa

Il Consorzio Costa Smeralda ha numerose competenze in materia di ambiente. Cosa fa? Spiagge, strade, verde. E cosa non fa? Concessioni demaniali

Il Regolamento edilizio del Consorzio Costa Smeralda, adottato per la prima volta nel 1963, quando non c’era ancora una legislazione urbanistica né nazionale né regionale sulle lottizzazioni, ha sempre messo al centro la natura e la sua massima tutela. Un impegno che il Consorzio porta avanti quotidianamente, tutto l’anno, anche a seguito della Convenzione firmata con l’amministrazione comunale di Arzachena il 22 maggio del 2018. Riassumiamo qui le attività principali, al servizio dei consorziati e della destinazione, che saranno svolte dai nostri uffici sino al maggio del 2028.

SPIAGGE
Il Consorzio Costa Smeralda ha ottenuto la «pulizia delle spiagge nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre di ogni anno consistente nella rimozione della posidonia spiaggiata con mezzo meccanico, nel conferimento dei rifiuti provenienti dalle spiagge e nella pulizia manuale delle spiagge». Le spiagge di competenza del Consorzio sono le seguenti:
Il Bagaglino, Pitrizza, Liscia Renè, Cala del Faro, Cala Granu, Cala della Ghiaia, Cala Ginepro, Il Giglio, Dolce Sposa, Cala Romantica, Porto Paglia, Piccolo Pevero, Grande Pevero, Porto Liccia, Romazzino, Spiaggia del Principe, Piccolo Romazzino, Fumagalli, La Celvia, Li Itriceddi, Liscia Ruja, Cala Petra Ruja.

POSIDONIA
Tutte le operazioni di rimozione e spostamento della posidonia sono svolte dall’Ufficio infrastrutture e protezione dell’ambiente seguendo la normativa vigente. In particolare, il Consorzio Costa Smeralda interviene per la gestione della posidonia spiaggiata, seguendo le prescrizioni dettate dalla Regione Sardegna con la delibera del 6 luglio 2016 (numero 40/13) intitolata “Indirizzi per la gestione della fascia costiera”. Nell’allegato 1 della delibera, che fissa gli indirizzi operativi, la Regione spiega che “gli studi condotti suggeriscono che la strategia da preferire sia il mantenimento in loco dei banchi di posidonia” perché la “presenza della posidonia spiaggiata quale parte integrante dell’ecosistema costiero evita l’instaurarsi o il perpetrarsi di processi erosivi delle linee di spiaggia e rappresenta un indicatore del buono stato di salute dell’habitat Praterie di posidonia”. Il mantenimento in loco, poi, “rappresenta l’opzione da preferire in quanto garantisce la naturalità dei processi di accumulo e degrado di tali biomasse” e “produce effetti positivi, diretti e indiretti, per la conservazione degli habitat di interesse comunitario e per le biocenosi animali della spiaggia”.
La Regione indica anche le modalità da seguire per lo spostamento della posidonia spiaggiata e alle quali il Consorzio Costa Smeralda si attiene scrupolosamente.”Le operazioni di movimentazione della posidonia spiaggiata devono essere effettuate in modo da non comportare l’indebolimento della struttura difensiva dell’arenile e devono essere evitate nel periodo invernale, in quanto priverebbero le spiagge di un naturale sistema di protezione costituito dai banchi, esponendole alle modificazioni dovute all’azione delle mareggiate – è scritto negli Indirizzi operativi – Lo spostamento deve essere stagionale, con rimozione della posidonia in primavera e/o estate ed eventuale riposizionamento in autunno (al termine della stagione balneare se il materiale non risulti nel frattempo essersi biodegradato/integrato con il substrato) nella porzione di spiaggia di provenienza. Gli interventi dovranno essere preceduti dalla bonifica dell’arenile dei rifiuti di natura antropica (plastica, metallo, legno, vetro). Questa bonifica dovrà essere effettuata preferibilmente con attrezzi manuali, ma è consentito anche l’uso di mezzi meccanici di opportune dimensioni dotati di un sistema di trigliaggio (griglie che consentono l’asportazione del rifiuto e il contestuale rilascio della sabbia e dei residui di posidonia) che non dovranno in alcun caso arrecare danno all’arenile: è sempre vietato l’uso di mezzi cingolati”.
“Lo spostamento in situ della posidonia prevede l’individuazione di idonee zone, nell’ambito dello stesso arenile, nelle quali accumulare il materiale raccolto dalla battigia – è scritto ancora negli Indirizzi operativi della Regione -. La fase di selezione del materiale vegetale dovrà essere preferibilmente condotta con mezzi manuali, ma è consentito anche l’uso di meccanici di opportune dimensioni che non dovranno in alcun caso arrecare danno all’arenile”. Anche in questo caso “è sempre vietato l’uso di mezzi cingolati”. “In caso di mareggiate eccezionali che comportino accumuli di biomassa di notevole volume potrà essere consentito un intervento straordinario rispetto all’attività programmata” è sempre scritto negli Indirizzi operativi della Regione.

CONCESSIONI DEMANIALI
Il Consorzio Costa Smeralda non ha tra le sue competenze quelle del rilascio o del rinnovo delle concessioni demaniali marittime e turistiche, competenze che sono in capo alla Regione Sardegna e ai Comuni, nel nostro caso ai Comuni di Arzachena e di Olbia. Questo importante settore economico è regolato dalla Legge regionale del 12 giugno 2006 (numero 9), intitolata “Conferimento di compiti e funzioni agli enti locali”. Sotto la voce Demanio, la legge stabilisce quali sono le competenze. Alla Regione spettano “tutte le concessioni sui beni del demanio della navigazione interna, del mare territoriale e del demanio marittimo non attribuite ai comuni o allo Stato” e inoltre “le concessioni di aree e specchi acquei connessi a strutture portuali di interesse regionale”. Nello specifico
sono di competenza regionale le “funzioni amministrative concernenti il rilascio e la gestione delle concessioni di aree e specchi acquei connessi a strutture portuali di interesse regionale e le concessioni aventi ad oggetto pertinenze demaniali marittime”, come per esempio i campi boe per l’ormeggio degli yacht, e le “concessioni aventi ad oggetto specchi acquei (gavitelli e pontili amovibili) prospicienti le concessioni demaniali marittime di competenza dei Comuni destinati all’ormeggio di imbarcazioni da noleggiare ed al posizionamento di giochi acquatici”.
Ai Comuni spettano la “elaborazione ed approvazione dei Piani di utilizzazione dei litorali; le concessioni, sui beni del demanio marittimo o della navigazione interna, per finalità turistico-ricreative, su aree scoperte o che comportino impianti di facile rimozione”. Nello specifico, ai Comuni spetta il rilascio delle concessioni per i chioschi sulle spiagge.
Con la delibera del 21 febbraio 2017 (numero 10/5) e le Direttive allegate, la Regione ha infatti precisato che per “finalità turistico ricreative” si devono intendere la gestione di stabilimenti balneari; gli esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande, cibi precotti e generi di monopolio; il noleggio di imbarcazioni e natanti in genere” e che per aree scoperte si devono intendere “le aree destinate alla semplice posa di ombreggi ed al posizionamento di sdraio ed affini” e che per “opere ed impianti di facile rimozione” si devono intendere le “strutture possono essere effettuate con montaggio di parti elementari, come quelle costruite con strutture prefabbricate a scheletro leggero di acciaio, di legno o altro materiale leggero con o senza muri di compagno costruiti con copertura smontabile”.
I Comuni, anche in assenza di PUL, possono rilasciare autorizzazioni temporanee per un “periodo non superiore a 20 giorni, per lo svolgimento di attività ludico ricreative, sportive di spettacolo che comportino il posizionamento di strutture di facile rimozione”.

STRADE
Il Consorzio Costa Smeralda deve provvedere alla «manutenzione ordinaria e straordinaria della strada comunale numero 43 “Farina-Liscia Ruja-Razza di Juncu” e della strada che «collega l’incrocio di Baja Sardinia Castelcervo con la località Liscia Renè” su cui, nella primavera del 2018, è stato posato un nuovo manto d’asfalto.

SPAZI PUBBLICI
Il Consorzio Costa Smeralda ha competenza sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della piazzetta di Porto Cervo (piazzetta Rossa) su cui, insieme al Comune di Arzachena, coordinerà, entro il 15 maggio di ogni anno, il piano degli eventi

INVESTIMENTI PREVISTI
Il Consorzio Costa Smeralda ha stimato in circa 7 milioni di euro all’anno li investimenti per la gestione delle infrastrutture oggetto della convenzione, per in totale di oltre 80 milioni di euro in dieci anni. A questa somma si aggiungono impegni per circa 10 milioni di europer la realizzazione di nuove opere, come le trentacinque isole ecologiche a scomparsa e il rinnovamento dei depuratori, tra cui quello del Piccolo Pevero terminato nel maggio del 2019.

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