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I dolci che diventano opere d’arte

Dal cuore della Sardegna, Oliena, per esportare i suoi gioielli a tema dolciario, esposti in tanti musei fino ad arrivare all’Expo 2015

Anna Gardu

Quando si pensa allarte scultorea viene subito in mente Michelangelo. Chi potrebbe pensare a lavori scolpiti nelle materie prime che solitamente danno origine a dolci della tradizione sarda? Lestro e la genialità di Anna Gardu, artigiana di Oliena che ha ereditato una storia familiare fatta di prelibatezze e creazioni di alta pasticceria che deliziano da oltre 130 anni generazioni di buongustai di tutte le latitudini.

Il pubblico dellattività di famiglia non si è mai limitato ad estimatori autoctoni ma già dai primi decenni di vita i clienti ed i turisti arrivavano dal Continente europeo e da oltreoceano.

Con questo sigillo di qualità e di eccellenza Anna Gardu ha intrapreso una strada di artista a tutto tondo. I dolci diventano non solo meraviglie per il palato ma autentiche opere darte che stupiscono gli occhi per la perfezione e per la reinterpretazione originalissima che lautrice inventa  diventando punto di riferimento per musei e festival in tutta Italia, fino a guadagnare palcoscenici internazionali dopo esperienze esaltanti come le esposizioni al Mart di Rovereto, al Museo degli Usi e dellArtigianato di Roma, a Valenza Po allinterno della mostra Gioielli dartista” assieme ai preziosi di Damiani e allEXPO 2015 nellambito della mostra curata da Vittorio Sgarbi I tesori dItalia”.

Tra le tantissime esperienze allestero Anna Gardu è stata lunica rappresentante isolana tra i cinque italiani scelti per esporre alla mostra dell’Artigianato Artistico presso il museo di Toyama: il suo gioiello a tema dolciario è un unicum irripetibile che strega e incanta i visitatori.

A fine anno larte sublime di Anna Gardu metterà radici a Nuoro: nellAtene sarda aprirà uno spazio espositivo dedicato al gusto e alla bellezza, con annesso bistrot e percorso sensoriale di degustazione.

Gigi Maestri

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