Non solo la Grande Mela o la Silicon Valley: le start up di successo nate dall’intuizione dei giovanissimi ci sono anche in Sardegna. E sfruttano talento e creatività per conquistare mercato globale e nuovi target. È il caso di Angelica Sorrentino, ventenne cagliaritana che l’anno scorso, assieme a Gabriele Aru e Giulia Ibba, ha creato il brand fkyouridèntity, nato dalla passione per la semplicità e per l’abbigliamento basico, accostata al desiderio di dar voce alla personalità del consumatore: il paradosso di prendere un capo di abbigliamento, come una felpa o una t-shirt e renderlo proprio, identitario. La filosofia del marchio risiede proprio nella iper personalizzazione: oltre al ricamo del proprio nome, il cliente ha la possibilità di scegliere fra varie palette di colori e prodotti. Il brand vanta ad oggi clienti fidelizzati tanto a Porto Cervo quanto in Grecia, Spagna, Germania, Francia, Finlandia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Azerbaigian, Arabia Saudita ed Hong Kong.

Angelica Sorrentino, direttrice creativa del brand, la vostra è un’attività nuova e le soddisfazioni sono in crescita. Che bilancio puoi fare di questo ultimo periodo?

«Estremamente positivo, alla fine del secondo semestre del 2020 abbiamo beneficiato di una inversione di tendenza anche grazie al revenge spending: il trend di crescita ha cavalcato l’emergenza post Covid e fatto impennare il fatturato. Abbiamo sfruttato il lockdown per eliminare le inefficienze del ciclo produttivo migliorando la logistica».

I millennial hanno scoperto i capi Fk e spesso quest’estate si sono visti a Porto Cervo tanti ragazzi con le vostre felpe personalizzate. Qual è il segreto di questo successo?

«Vedere indosso i nostri capi in un luogo iconico come la Costa Smeralda ci ha dato la percezione di quanto sia stata compresa la nostra filosofia. La semplicità è l’anima di uno stile senza tempo che vogliamo promuovere. Per questo stiamo pensando all’apertura di un corner nella prossima stagione estiva proprio a Porto Cervo».

Come è visto il vostro lavoro dalle grandi case di moda italiane, visto che siete un made in Italy che guarda agli under 20?

«In questo periodo di attività non sono mancate le copie della nostra idea. Ritengo però che la filosofia di Idèntity vada oltre il mero prodotto, quanto alla community che ruota attorno e al messaggio che vogliamo trasmettere. Abbiamo ricevuto commenti positivi da big della moda italiana ed europea, persone che lavorano nel settore del marketing e social influencer. Sul lungo periodo, stiamo valutando alcune importanti proposte di collaborazione in attesa di incontrarci in Costa Smeralda con la nuova collezione».

Gigi Maestri