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«Le parole chiave sono: tutele, semplificazione e trasparenza»
10 Agosto 2023

«Le parole chiave sono: tutele, semplificazione e trasparenza»


Solamente per citare uno dei suoi tanti legami con il mondo dello sport si può prendere ad esempio il percorso accademico di studi universitari compiuti a Roma presso la facoltà di economia e commercio della LUISS, uno degli Atenei italiani più prestigiosi a livello internazionale, e conclusi brillantemente con una Tesi di Laurea emblematica: “Le sponsorizzazioni sportive nell’ambito della comunicazione d’impresa”.


Forse il destino di Andrea Abodi era già scritto a partire dalle prime esperienze nel mondo della pratica sportiva giovanile.


Oggi, a 63 anni, una passione coltivata da ragazzo con entusiasmo e dedizione lo ha portato a raggiungere l’apice dello Sport made in Italy.


Vista la sua vastissima esperienza nel settore, contrassegnata da incarichi di grande responsabilità e di straordinario prestigio, viene scelto da Giorgia Meloni come Ministro dello Sport e Giovani, due deleghe importantissime all’interno del dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un incarico che calza a pennello per un uomo di Sport che prima di approdare a Palazzo Chigi è arrivato ai vertici di quell’Ente di Stato, l’Istituto per il Credito Sportivo, che da sempre sviluppa la pratica sportiva cercando di renderla universale, democratica e senza barriere.


Precedentemente, dal 2010 per sette anni, ha ricoperto il ruolo di Presidente della Lega Nazionale Professionisti B, assumendo anche quello di Consigliere Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio


Un curriculum sterminato di esperienze esaltanti e brillanti successi che ne hanno fatto un personaggio estremamente empatico e molto seguito, in particolare dai giovani.


Ha fatto il giro del mondo la sua foto nelle acque del Poetto, quando, nel Sud dell’Isola per un importante evento tennistico mondiale, si era concesso una rigenerante nuotata nel mare d’inverno di Cagliari grazie al clima particolarmente mite della città capoluogo e al cielo terso di un dicembre generoso e primaverile.


Recentemente Olbia ha ospitato una tappa del mondiale di Rally. Come si può incentivare in Gallura e nell’Isola lo sviluppo dei grandi eventi sportivi?


I grandi eventi sportivi, ancor di più quelli di respiro internazionale, rappresentano significative opportunità per lo sviluppo della singola disciplina e dello sport in generale, per la valorizzazione del territorio e delle eccellenze che esprime nelle varie declinazioni, per la promozione turistica soprattutto in chiave di destagionalizzazione. Tutto questo per una terra meravigliosamente generosa di cose belle e buone come la Sardegna, di cose che soddisfano profondamente i cinque sensi, vale ancor di più. La scommessa da vincere è quella di fare di questa isola affascinante un luogo di \"destinazione 365\", partendo dai grandi avvenimenti sportivi e culturali, occasione di miglioramento delle infrastrutture, moltiplicatore di contatti con il mondo. Utilizzare bene tutte le risorse finanziarie disponibili, investendo e non spendendo, programmando. Se dovessi indicare in ambito sportivo quattro \"chiavi\", direi: il golf, la ciclabilità, il surf e la vela. E il pensiero va alle World Series America\'s Cup, con l\'augurio che quella fantastica opportunità, purtroppo perduta da Cagliari, la Sardegna e l\'Italia, aiuti a fare tesoro dell\'esperienza per non subire altre  “sconfitte” di carattere sportivo ed economico.


C’è un’idea che vorrebbe realizzare nel corso del suo mandato?


Più che un\'idea da realizzare, coltivo il sogno e l\'ambizione, sana, di contribuire a elaborare un modello sportivo italiano che possa essere preso a esempio e non solo per le vittorie ai massimi livelli, ma soprattutto per l\'allargamento della base sportiva. Lavoro, in squadra con tanti, per molto più sport a scuola, per meno sedentarietà e più socialità attraverso la cultura del movimento, più attività fisica e sana alimentazione con i nostri meravigliosi prodotti, più salute fisica e psicologica grazie a una relazione amichevole con lo sport in tutte le sue forme, per cittadini di tutte le età, di ogni condizione sociale e fisica, di qualsiasi lembo della nostra Nazione, a partire da quelli che vivono nelle periferie urbane e nelle periferie sociali, ai quali dobbiamo garantire impianti accessibili, sicuri e rispettosi dell’ambiente, a condizioni sostenibili. È questo il senso più profondo che vorrei dare al mandato che mi è stato affidato dal presidente Meloni, assicurando un valore e degli obiettivi a ogni giorno di questi cinque anni, a beneficio della nostra gente, a partire dai nostri figli e i nostri nipoti. Passo dopo passo, senza soste e senza troppe parole.


Gigi Maestri


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